Sabatino Aracu resta in sella e dopo la Fihp punta alla Firs

"Portare il pattinaggio alle Olimpiadi". E' questo l'ambizioso programma di Sabatino Aracu, rieletto per la terza volta alla presidenza della Federazione Italiana Hockey e pattinaggio. Per centrare l'obiettivo ad Aracu non basta la guida della Fihp; per questo il deputato di Forza Italia ha già annunciato la sua candidatura ufficiale alla prossima assemblea elettiva della Federazione Internazionale (Firs) che si terrà a Roma il 12 febbraio prossimo.
In attesa di conoscere quel verdetto, Aracu si gode il 77% di consensi che l'Assemblea di Roma del 18 dicembre scorso gli ha riservato. Un successo significativo, favorito dal fatto di non avere nessun avversario a contrastarlo.
La sua squadra esce del tutto indenne dall'assemblea romana, come da pronostico. Del resto, con il meccanismo di voto in vigore che consente ad ogni settore di votare anche per gli altri (ad esempio alle società di pattinaggio artistico di votare anche i sei consiglieri dell'hockey e viceversa), solo la presenza di cordate trasversali ai settori permetterebbe una vera competizione elettorale.
Nessuna novità nel settore hockey dove escono riconfermati i sei consiglieri uscenti. Il più votato è il vice presidente vicario della Fihp, il veneto Angelo Sinico, che porta a casa 10.531 voti, una manciata in più di Claudio Bicicchi che si ferma a quota 10.198. Più staccati Rossi e Ubezio. Nessun problema, tra gli atleti, per Alessandro Cupisti (quasi 9.000 voti per lui), mentre Cesare Baiardi tra i tecnici si ferma poco oltre quota 7.000, con un buon margine sull'unica outsider, Catia Ferretti, che raccoglie il ragguardevole bottino di 2.000 voti che non le consentono, però, di entrare nel nuovo consiglio.
Nei prossimi giorni si riunirà per la prima volta il Consiglio Federale che avrà il compito di eleggere i vicepresidenti di Federazione e di Settore. Scontate le riconferme nei rispettivi ruoli di Sinico e Bicicchi.