Finisce una maledizione durata più di 40 anni

La Coppa dei Campioni, trasformata in Champions League nel 1996/97, è stata istituita nella stagione 1965/66. E' la più longeva ed importante tra le competizioni internazionali per club e nessuna squadra italiana era mai riuscita a vincerla. C'è voluto il Follonica, nell'edizione numero 41, per porre fine al duopolio ispano-portoghese.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 07/05/2006 - Ultima modifica
Il successo del Follonica mette fine ad un digiuno durato 40 anni: quello delle squadre italiane nella più importante e prestigiosa competizione europea.
Dall'anno della sua istituzione, nel lontano 1965, la Coppa dei Campioni prima e la Champions League poi sono sempre state preda delle squadre spagnole e portoghesi, con le prime a fare la parte del leona (36 successi) e le seconde a raccogliere le briciole (4 vittorie). L'Italia, pur essendo arrivata più volte alla finale, non era mai riuscita a vincere prima dell'impresa del Follonica.
Quarant'anni di frustrazioni e delusioni che hanno trasformato la Champions League nel vero e proprio oggetto dei desideri dell'hockey su pista italiano, nella chimera irraggiungibile contro cui si sono infranti i sogni di molti club.
E dire che le occasioni non sono mancate. Nelle prime tre edizioni ci hanno provato due volte l'Hockey Club Monza e una volta la Triestina ad avere successo nella finale. I lombardi furono sconfitti nella prima edizione dal Voltregà, poi incocciarano nel nascente grande Reus, vincitore di sei edizioni consecutive, di cui fu vittima per due volta anche l'Hockey Novara nei primissimi anni '70; gli azzurri persero una coppa che sembrava già vinta dopo il 10-2 a loro favore nella gara di andata, ma al ritorno in un ambiente a dir poco ostile e con le regole dello sport sistematicamente disattese i catalani si imposero 11-0.
Il primo successo portoghese arriva nel 1976/77 grazie allo Sporting Lisbona, mentre per ritrovare una squadra italiana in finale occorre attendere il 1980/81 quando il Giovinazzo si trova di fronte il grande Barcellona. I catalani sono nel mezzo della serie di successi più lunga nella storia della Coppa dei Campioni, otto successi consecutivi dal 77/78 all'84/85. I pugliesi pagano dazio e lo stesso fa l'Amatori Lodi l'anno successivo. Ad interrompere la serie d'oro del Barcellona ci pensa il Porto nel 85/86; a farne le spese è, per la terza volta, l'Hockey Novara.
Per i piemontesi non c'è gloria nemmeno nell'87/88 quando ad alzare la coppa è il Liceo La Coruna, prima squadra non catalana ad emergere dall'hockey spagnolo. Il 10' tentativo lo compie il Roller Monza che va vicinissimo al successo contro i portoghesi del Barcelos, ma è costretto ad arrendersi per un solo gol di scarto. L'anno successivo ci prova anche il Seregno e ancora una volta manca una rete per siglare l'impresa e la coppa torna a La Coruna.
Nel 1996 la Coppa dei Campioni cambia nome e formula; ora si chiama Champions League e si assegna con una final four in sede unica con semifinali e finali. La prima edizione si gioca a Barcellona ed è vinta dai catalani. La seconda va in scena a Vercelli al termine della stagione 97/98; è ancora una squadra catalana ad alzare la coppa, l'Igualada, che in finale batte nettamente i gialloverdi padroni di casa.
In Champions League le squadre italiane non hanno molta fortuna. Quasi sempre una nostra formazione arriva alla Final Four, ma non passa mai lo scoglio delle semifinali.
Poi arriva Torres Novas e soprattutto arriva il Follonica. E cambia la storia della Champions League.

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