Sulla carta era la squadra meno accreditata: l'Hockey Roller Scandiano si presentava alla Final Four della Coppa Italia di serie A2 come testa di serie numero quattro. Ma l'inserimento di Leonardo Squeo nel mercato invernale, unito alla determinazione di Roberto Crudeli di prendersi una parzial rivincita davanti a quello che è stato il suo pubblico ai tempi del primo scudetto del Forte dei Marmi, hanno trasformato Scandiano in una vera e propria corazzata.
La finale contro il Sandrigo di Gaetano Marozin inizia in modo non dissimile dalla semifinale contro il Castiglione: con Scandiano che macina azioni offensive a raffica e dà l'impressione di non avere rivali. Squeo è una macchina da gol e segna al volo, su rigore e su tiro da fuori, mandando lo Scandiano al riposo sul 3-0. Ma nella ripresa il Sandrigo accelera, pressa e mette in difficoltà uno Scandiano a corto di cambi e di fiato. Clodelli segna il 3-1 dopo nemmeno un minuto e quando Squeo ristabilisce le distanze al 2' la partita sembra ormai segnata. Marozin pesca il jolly con l'inserimento di Crovadore che si conferma bomber di razza: trasforma un rigore al 3' e riduce poi il 4-3 al 5'. Il pressing dà ottimi risultati al Sandrigo, anche perchè le parate di Pertegato e gli errori di uno Scandiano che sembra sull'orlo del tracollo bloccano lo score dei reggiani. Al 9' la partita è di nuovo in parità quando Pozzato trova la rete del 4-4. Non è un caso che a riportare subito in vantagio lo Scandiano sia proprio Roberto Crudeli: è lui quello che ha più voglia di vincere e in pista si vede. Il Sandrigo prova ad aggrapparsi al match con la punizione per il 10' fallo dello Scandiano siglata da Clodelli per il 5-5, ma sono proprio i tiri dal dischetto a fare la fortuna dei reggiani che segnano i due gol decisivi nel giro di 20" con una doppietta di De Pietri prima su rigore e poi su tiro diretto per l'espulsione di Pozzato. Il gol di Poletto a 70" dalla fine serve solo a tenere col fiato sospeso il numeroso pubblico reggiano fino al triplice fischio arbitrale.