Breganze si arrende e si scuce dal petto la coccarda tricolore

I rossoneri, detentori della Coppa Italia, escono di scena per mano del Lodi dopo una partita giocata meglio dei lombardi nel primo tempo, ma non chiudono la gara e nella ripresa vengono superati e battuti da un Lodi quasi perfetto.

Scritto da Fausto Pozzan - Pubblicato il 28/02/2016 - 11:13 - Ultima modifica 05/03/2016 - 10:09

Peccato, ma bisogna accettarlo e andare avanti. Anche se la delusione c’è, poco da fare, ed è giusto “elaborarla” per ricominciare.
Il Breganze si scuce la coccarda tricolore dopo un incontro dominato, ma purtroppo non “chiuso”, nella prima parte di gara, consentendo al Lodi di recuperare il parziale di 2-0, merito dei gol rispettivamente di Alvaro Gimenez e Tonchi De Oro, abili ad infilarsi velocemente in area lodigiana, eludendo la difesa avversaria, e battere il forte portiere Català.
Nella stessa prima fase di gara però, dove il Breganze era salito in cattedra mostrando trame di gioco a tratti anche spettacolari, due episodi orientavano la contesa nel peggiore dei modi per la squadra rossonera: l’infortunio alla spalla di Mattia Cocco, che poi ha stretto i denti ed è entrato nella ripresa, e il palo che ricacciava in gola al fratello Giulio l’urlo del possibile terzo gol breganzese.
Il Lodi riusciva quindi ad impattare sul parziale di 2-2, con un tiro da fuori di Platero, che un comunque ottimo Gnata non riusciva a contenere, e con un tap in di Ambrosio, che si era visto parare, in prima battuta, il rigore dallo stesso estremo difensore rossonero. Penalty concesso perché purtroppo Tonchi De Oro in area perdeva il bastone e commetteva fallo su un avversario.
Lo stesso Tonchi De Oro ristabiliva le distanze con il gol più bello della sfida e cioè un alza e schiaccia uscendo a velocità siderale da dietro porta, ma il Lodi riusciva ancora una volta ad impattare a poco dalla fine del primo tempo e ancora con Ambrosio, abile a risolvere in suo favore una situazione confusa vicino alla porta di Gnata.
Nella ripresa il Lodi aveva il merito di segnare subito con Malagoli il punto del 4-3 e lì la gara cambiava. I lombardi imprimevano la loro leadership sul match grazie alle accelerazioni e ai ritmi vertiginosi di cui è capace la squadra di De Rinaldis con i vari Verona, Illuzzi, Platero, Ambrosio e lo stesso Malagoli. Il Breganze peraltro ci provava ancora senza mai arrendersi ma aveva il torto di fallire il tiro libero diretto del possibile pari. Poi nel finale si verificava la doppia espulsione di Tonchi De Oro per un fallo di gioco e successive proteste, che un inflessibile Fronte non tollerava decretando la doppia espulsione e l’obbligo per il Breganze di giocare in 3 contro 5 gli ultimi minuti. A pochi secondi dalla fine il Breganze, allo scadere della prima penalità, toglieva Gnata per tentare di giocare almeno in 4 contro 4 atleti di movimento gli ultimi scampoli di gara. Ma di ciò si accorgeva il solito Ambrosio, lesto ad approfittarne e ad infilare a porta vuota nonostante il tentativo disperato di intercetto proprio di capitan Cocco, di cui vanno verificate, adesso, le condizioni fisiche sperando che il problema alla spalla sia risolvibile.
Finisce così, dopo il successo ai quarti per 3-1 col Follonica, l’avventura in coppa Italia 2016 del Breganze. In finale va il Lodi che affronterà il Bassano, rivelazione di questa manifestazione che, dopo aver eliminato a sorpresa i padroni di casa fortemarmini, ha sconfitto in semifinale per 6-5 il Matera.
Tornando alla gara del Breganze qualche recriminazione per certe decisioni della coppia arbitrale, apparsa eccessivamente fiscale nel reprimere ogni accenno di protesta ci potrebbero, al limite, anche stare. Lo stesso Mirco De Gerone si è visto sventolare un cartellino blu dall’arbitro Eccelsi nel primo tempo, ma non è sembrato nell’occasione che il tecnico rossonero avesse protestato più di tanto.
Ma non è proprio il caso di ricercare scuse adesso. Il Breganze deve avere invece la forza di assorbire questa “botta” e ripartire, conscio dei propri valori e delle proprie qualità tecnico-tattiche che ha mostrato anche in questa tre giorni versiliese. Che non si è chiusa come si sperava ma nello sport bisogna sapere accettare anche le sconfitte. Il Breganze insomma può fare tesoro di questa esperienza e trasformarla nella giusta carica e forza morale per affrontare nel modo migliore l’ultima parte di regular season e poi i play-off.
Perché nonostante l’epilogo amaro in coppa Italia la stagione del Breganze resta positiva. E non è finita qui.

FAIZANE' LANARO BREGANZE - AMATORI WASKEN LODI 3-5
MARCATORI primo tempo: 3:27 A. Gimenez (Breganze), 9:37 G. De Oro (Breganze), 18:49 F. Platero (Lodi), 22:03 F.Ambrosio (Lodi), 23:23 G. De Oro (Breganze), 24:35 F. Ambrosio (Lodi).
MARCATORI secondo tempo: 0:44 A. Malagoli (Lodi), 24:49 F. Ambrosio (Lodi).
FAIZANE LANARO BREGANZE: G. Cocco, M. Cocco, A. Gimenez, G. De Oro, G. Teixido, S. Dal Santo, Fil. Compagno, S. Costenaro, R. Gnata, A. Zanin. All. M. De Gerone.
AMATORI WASKEN LODI: A. Verona, F. Ambrosio, F. Platero, A. Malagoli, O. Coppola, E .Pochettino, F. De Rinaldis, D. Illuzzi, A. Català, R. Porchera. All. P. De Rinaldis.
ARBITRI: Eccelsi A. - Fronte F.
ESPULSI (nel secondo tempo): G. De Oro (Breganze, temporanea), G.De Oro (Breganze temporanea).

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