Valdagno vince dopo una rimonta emozionante nel finale

Il Giovinazzo mette a dura prova la squadra di casa e si trova a condurre di due gol a 10' dalla sirena. Poi le batterie dei pugliesi si esauriscono e il Valdagno ricuce il gap e vince.

Scritto da Enrico Acerbi - Pubblicato il 10/11/2015 - 18:12 - Ultima modifica 13/11/2015 - 16:57

Quando a dodici minuti dal termine i biancoverdi dell’AFP si portavano sul 2-4, pochi avrebbero scommesso su un esito finale di 7-4. Valdagno ha messo in campo le solite qualità di grinta, generosità e impegno e i soliti difetti e distrazioni, con in più la determinazione e migliori soluzioni davanti; Giovinazzo può stare contenta: ha dimostrato che l’imbarcata di Monza era un episodio, per tre quarti di match ha ribattuto colpo su colpo, infine ha ceduto per stanchezza (non ha giocato Dagostino per malanni muscolari; panchina decisamente corta).
Questa la cronaca. Di fronte ad un discreto concorso di pubblico (e all’ammirevole gruppo Emilia di tifo biancoverde, sempre a incitare la squadra col sorriso del sole sul viso) e ai comandi all’estemporanea coppia arbitrale Galoppi e Parolin, sono scesi in campo per Valdagno, Cunegatti (super match stasera), Juan Fariza (un vero leader finché regge il fiato), Campagnolo (man of the match), Andrea Bicego (caparbio e risoluto) e Guillem Ribot (in via di miglioramento); sua l’immagine alla Eisenstein, quando una sua, solitaria, rotella corre in moto circolare sulla pista, come la carrozzella sulla scalinata. I biancoverdi dell’AFP schierano Lucio Torres (prestazione maiuscola la sua), Angelo Depalma (generoso e guida del gruppo), Maurizio Sinisi (una piacevole sorpresa, gioca tutto il match anche se nel finale appare molto provato), Ricardo Rodriguez (senza acuti, ma che sta migliorando) ed Enea Monteforte (forse il migliore in campo nel primo tempo, e, nella ripresa, dichiara la sua età); unico cambio Vincenzino Bavaro, reduce da un infortuno all’occhio.
Valdagno va in pista con un’inedita e accattivante maglia blu, dopo indigestioni di bianco e giallo. La partita si apre subito in modo concitato. Le attente fasi difensive iniziali non riescono a fermare alcune buone iniziative individuali e si va a batti e ribatti sino al primo gol. Dopo nove minuti tirati, tocca a Bicego ribattere in rete un traversone teso di Campagnolo. Monteforte prende la traversa e si muove bene Ribot in ripartenza poi, a tredici dal riposo, gli arbitri fischiano un fallo su Monteforte in area; è penalty che Rodriguez realizza con un tiro secco: 1-1. La partita continua su ritmi elevati e a 5.45 dall’intervallo Depalma inventa un tiro da fine pista, un siluro che percorre tutto il parquet per essere deviato in rete da Monteforte: 1-2. Due minuti dopo Valdagno ha l’occasione di pareggiare per un rigore fischiato a Depalma, che danzava senza stecca in area: Fariza non realizza e dopo prende il palo. Il galiziano si rifà, a tre minuti dal fischio di metà gara, sparando un missile sulla destra di Torres: 2-2. Nei convulsi secondi finali del primo tempo Bavaro spreca da solo davanti a Cunegatti e Campagnolo inventa un tiro velenoso intuito da Torres.
La ripresa si apre con lo stesso andamento del primo tempo, rovesciamenti di fronte e occasioni con gran lavoro dei portieri. Al minuto 22.21 Galoppi fischia un fallo sul “Fino” Rodriguez; l’argentino spara su Cunegatti e la respinta innesca una pericolosa superiorità numerica. Al minuto 19.27 Maurizio Sinisi spezza l’equilibrio con una bomba centrale che fulmina Cunegatti: AFP ancora avanti 2-3. È il miglior momento dei pugliesi, tuttavia qualche segnale fa intuire un possibile inizio di debito d’ossigeno. Angelo Depalma ora rallenta il ritmo della gara per spezzare le azioni di un Valdagno teso a pervenire al pareggio; i falli di squadra pugliesi (3 a 8) iniziano a pesare. A tredici minuti dalla fine doccia fredda per i padroni di casa; Depalma, sornione, si avvicina all’area poi, rapido, scatta come un cobra e infila la palla a sinistra di Cunegatti: 2-4 e per Valdagno si fa difficile.
La squadra in blu arremba con Ribot e Peripolli davanti. Alberto Peripolli insiste con troppi alza e schiaccia ma ha il merito di far salire un sacco di palline. A sette dal termine “crossa” in area per Bicego che devia in rete il 3-4. Passano solo trenta secondi e lo stesso Peripolli pareggia, deviando sotto rete un tiro da fuori. L’AFP è palesemente provata ma non si richiude dietro; prova ancora a vincere il match e, forse, questo le sarà fatale. La partita qui è epica, non sarà Barcellona-Reus per precisione, ma è fantastica e divertente. E arriva il momento di Stefano Campagnolo: minuto 5.35 tira il decimo fallo AFP, un missile diretto nel sette di Torres e fa 5-4. Trenta secondi dopo Rodriguez prende un Blu e Campagnolo tira un altro diretto: stavolta avanza, scarta di lato, finta e accompagna, battendo ancora Torres; man of the match e 6-4. L’ultimo sforzo di una AFP stanca, ma mai doma, è a 2.28 dal termine (show di Cunegatti); poi a 10 secondi dalla sirena Fariza scatta avanti, dà dietro a Peripolli che sigla il 7 a 4 finale.
Inutile dire che questi tre punti per i biancoblu sono oro colato, perché, come dice il Giornale di Vicenza, si lotta per la salvezza. Personalmente a queste due squadre assegnerei un destino meno critico, ma, si sa, quest’anno può succedere di tutto.

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