I biancoblu scendono in pista con il collaudato starting five: Cunegatti, Campagnolo, Fariza, Peripolli, Bicego. Monza risponde con l’eterno Oviedo, Camporese, Roca, Martinez e Panizza. La Federazione schiera Ferraro ed Eccelsi a fischiare; spassosi i loro duetti in pista. Il pubblico risponde con lo zoccolo duro e qualche lombardo in curva sud: la vecchia dirigenza dimissionaria sfila e si accomoda in piedi in curva, snobbando la triennale consueta tribuna.
Valdagno inizia con buona lena, tuttavia va subito incontro ad una serie di svarioni e palle perse, che gradualmente frenano le certezze della serata. Non è che Monza vada poi meglio. Le due squadre difendono bene e sbagliano molto in attacco. Per dieci minuti si assiste ad un batti e ribatti dominato da portieri e difese. A 15 minuti dal riposo Fariza mette a segno un pallonetto, ma Ferraro annulla fischiando qualcosa di mistico, che nessuno capisce: Franco Vanzo dà in escandescenze ed è davvero cosa rara. Un minuto dopo Eccelsi assegna un penalty a Valdagno. Tira Fariza ma Oviedo para: peccato.
Dopo un altro minuto e mezzo il Monza va a segno. Panizza taglia l’area e incrocia, mentre quasi tutti i difensori valdagnesi seguono, ognuno, il proprio uomo: 0-1. Il primo tempo termina con un gol annullato al Monza per “palla alta” e qualche sbadiglio tra il pubblico. Gioco lento, molta fase difensiva per ambedue; svariate occasioni da rete, per lo più causate da errori e sventate dai portieri. All’intervallo i falli di squadra sono tutti contro Valdagno (7-2); troppa frenesia.
La ripresa inizia con lo stesso andazzo e Oviedo tiene l’uno a zero con tre/quattro ottimi interventi. Tullio De Piscopo avrebbe intonato: “Come un'onda libera ti porta via ... Andamento lento questa melodia ... vieni vieni con me .. ecc.” E vieni vieni con me e andamento lento, finalmente Peripolli si scuote e si sblocca; a 16.46’ pareggia: raccoglie una pallina rimbalzata su un tacco monzese, incrocia e gira sulla destra di Oviedo (gol molto simile a quello di Panizza). Purtroppo, per i biancoblu, da quel momento sale in cattedra Lucas Martinez, uno che sa trattare la pallina nera. Il “petrolero” a 14 minuti dalla fine incrocia da fuori fulminando Cunegatti con l’1 a 2. A nulla vale un rigore trasformato da Campagnolo, quattro minuti dopo, per il momentaneo pareggio valdagnese. Martinez fa la star della serata quando, un minuto dopo, il rigore è per il Monza. Martinez tira e Cunegatti para, ma Eccelsi fa ripetere. Lo scaltro argentino ritarda il tiro quanto basta per indurre il portiere valdagnese a muoversi ancora; Eccelsi sbandiera il blu al portiere. Entra Nieddu in porta, ma Martinez fa 2-3. Il match ora si infiamma e un Valdagno furente carica per arrivare ad un nuovo pareggio, subendo così pericolose ripartenze. In una di queste azioni, casualmente, Fariza colpisce un avversario al petto e si prende un altro blu, tra gli ululati del Palalido; Compagno sbaglia il diretto, ma Valdagno gira in tre. Ne approfitta ovviamente Martinez, a quattro dal termine, segnando il 2-4 in superiorità; poi, dopo trenta secondi, segna anche il 2-5 su diretto, per il decimo fallo di squadra veneto.
La partita non ha più storia ed il Valdagno esce di pista con tutto il rammarico per aver perso una buona occasione per fare tre punti. Quando il migliore in pista è il portiere, tuttavia, c’è poco da recriminare. Ora si va a Viareggio e poi in casa con il Giovinazzo con la necessità di serrare le fila e far quadrato in gruppo, certi che il lavoro alla distanza darà i suoi frutti.