Il Breganze è in salute, mai dire mai nemmeno a Barcellona

L'Eurolega del Breganze inizia da dove era finita, ovvero dai campioni d'Europa del Barcellona che nella Final Four di Bassano aveva eliminato i rossoneri in semifinale. Si gioca domenica in un... mezzogiorno e mezzo di fuoco.

Scritto da Fausto Pozzan - Pubblicato il 23/10/2015 - 23:02 - Ultima modifica 25/10/2015 - 21:17

Gaston De Oro, atteso protagonista a Barcellona.

Foto Gabriele Baldi

Una squadra, il Breganze, che col Monza ha vinto di goleada (8-0) dimostrando un’ottima condizione fisica, un assetto di squadra perfetto nelle due fasi, difensiva e offensiva, con Riccardo Gnata imbattuto per la seconda volta in stagione e con la voglia di tutti i componenti della rosa di giocare e mettere in mostra le proprie qualità. Primi gol stagionali anche per Filippo Compagno e Stefano Dal Santo.
Il prossimo incontro di campionato prevede la trasferta di Giovinazzo di martedì 27 ottobre. Perchè questo week end iniziano le coppe europee. Il programma per i rossoneri è di quelli importanti. Prevede la trasferta di Barcellona di Eurolega, dove domenica alle 12,30, il Breganze dovrà dimostrare che tutto quanto di buono fatto finora non è frutto del caso.
Ne è consapevole il mister, Mirco De Gerone.
Mirco, complimenti per la vittoria. Dopo un 8-0 casalingo sembra impossibile fare meglio.
Certamente è stata una prestazione positiva, contro una squadra che, forte dei risultati ottenuti nelle prime due di campionato, arrivava a Breganze molto carica e nello stesso tempo senza pressione. Dopo una decina di minuti di studio, dove abbiamo commesso un paio di errori in ripartenza che hanno messo il Monza nelle condizioni di concludere pericolosamente e dove Gnata ha fatto due interventi da vero fuoriclasse, abbiamo preso in mano il gioco e abbiamo sopratutto tenuto un ritmo gara veloce e intenso.
Eppure un tecnico attento come te sa che è necessario, anche dopo una prestazione positiva, ricercare gli aspetti su cui impegnarsi per migliorare il rendimento di squadra e dei singoli. Cosa ti ha soddisfatto della gara col Monza e su cosa invece bisogna comunque lavorare di più?
Dobbiamo crescere ancora in tutte le fasi ma sicuramente mi aspetto più concentrazione e cattiveria in difesa e un po' più di concretezza in attacco. A volte cerchiamo l'ultimo assist al compagno anche quando possiamo concludere da posizioni ideali. In certe circostanze bisogna essere più egoisti ma il bilancio finora è sicuramente positivo. Ma siamo appena alla terza giornata quindi... piedi per terra e tanto lavoro, ma pare che questo concetto sia già nel dna di questo gruppo.

E allora sotto con l’Eurolega, prima giornata girone A, arbitri Joao e Josè Pinto della federazione portoghese. L’altro incontro del girone si disputa sabato 24 ottobre alle ore 18,00 in Portogallo tra il Porto di Guillem Cabestany e la formazione tedesca dell’Iserlohn.
Per Alvaro Gimenez, nato e cresciuto nella capitale catalana, la partita di domenica è anche un derby in famiglia, visto che il padre, Francisco, è dirigente delle giovanili del Barcellona ed è appena arrivato secondo con la formazione blaugrana under 17 all’Eurokey di Blanes alle spalle del Manlieu.
Alvaro cosa significa per Te giocare al Palau di Barcellona? Cosa Ti senti di promettere ai tifosi rossoneri che tra l’altro saranno presenti anche lì?
Giocare al “Palau” è sempre una grande emozione, vuole dire tornare a "casa" e ricordare tutte quelle partite che avevo visto da spettatore sognando di un giorno giocare lì. Poi è una bella soddisfazione giocare la partita con tutti i miei amici e la famiglia sugli spalti. Parlando della partita loro non sono nel momento migliore e dobbiamo approfittarne. Siamo molto carichi, ci troviamo in ottime condizioni, ma dobbiamo dare il massimo ed essere sopratutto concentrati in difesa per giocarcela fino alla fine. L'unica cosa che posso promettere ai tifosi è che daremo tutto in in campo e proveremo a farli divertire regalando una bella partita.
Anche Gerard Teixido è catalano, di Voltregà, e anche per lui quindi è una sfida particolare. È un vero appassionato e, diremmo, uno studioso di questo sport che, nonostante abbia solo 26 anni, conosce come pochi avendo giocato anche in Francia, oltre che in Spagna ovviamente, prima di venire qui. Con lui quindi possiamo azzardare una domanda di carattere tecnico.
Gerard, nella storia dell’Eurolega solo una volta una formazione italiana (il Follonica nel 2006) è riuscita a vincere. Cosa manca secondo Te alle squadre italiane per vincere in questa competizione?
Se guardiamo agli 15 anni il Barcellona ha vinto la Eurolega 9 volte e solo due volte ha vinto una squadra non spagnola (il Follonica nel 2006 e il Benfica nel 2013).  È una competizione molto difficile ed esigente a ogni partita. Le squadre che vogliono vincere devono avere una formazione con grandissimi campioni ma anche di giocatori di esperienza. La squadra del Follonica nel 2006 aveva le due cose: grandi campioni ma soprattutto molta esperienza nell’hockey e nella stessa competizione.

La gara di domenica è quindi un test veramente importante per l’Hockey Breganze. Di fronte una squadra fortissima, vincitrice dell’Eurolega 2015, che, sabato 17 ottobre con lo Sporting Lisbona dell’ex Cacau, si è imposta in casa per 5-1 nella gara di ritorno, rimontando così i due gol di scarto della partita di andata (0-2) e vincendo così la Coppa Continentale, cioè la Supercoppa europea dell’hockey. È una squadra, come ha sottolineato Alvaro Gimenez, che non sembra ancora al 100% avendo registrato qualche battuta a vuoto in questo inizio di stagione come conferma la sconfitta per 2-3 proprio contro il Voltregà. 
Detto questo si tratta di una formazione, quella allenata da Ricardo Munoz, veramente fortissima perché apparentemente non ha punti deboli. A leggerne i nomi pare proprio che per ogni ruolo in pista, dal portiere alla punta, ci sia un ricambio come minimo all’altezza, quando non migliore, di chi sta giocando.
Questo, solitamente, il roster del Barcellona: Egurrola, Gual, Ordoñez, Álvarez, Panadero Costa, Lamas, Barroso, Fernàndez.
Servirà una prestazione al top di tutta la squadra rossonera, sia in difesa che in attacco, senza cali di tensione di cui il Barcellona ha sempre dimostrato di approfittare. Basta ricordare la semifinale di Eurolega dello scorso maggio con i blau-grana che imposero la svolta al match segnando due gol al Breganze quando erano (loro!) in inferiorità numerica.
Tanto doverosamente premesso il Breganze edizione 2015-16 ha dimostrato, sin qui, di essere squadra solida con ottime basi. E vuole ribadirlo anche in terra catalana.

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