Con una lunga lettera aperta, appoggiata dal presidente del Valdagno 1938 Domenico Cracco, Jordi Valverde sprona tutte le società di hockey su pista di Valdagno ad unire le forze per evitare di fare la fine di Novara, dove l'hockey è quasi scomparso a causa delle continue divisioni tra i dirigenti di società diverse. Valdagno è troppo piccola per tante società, è la sintesi della lettera: se non superiamo le reciproche diffidenze non abbiamo futuro. E c'è già una prima collaborazione con la Roller Sport Valdagno nell'attività di base e non agonistica.
Questo il testo integrale della lettera.
La Città di Valdagno ha una grandissima fortuna: avere una grande e ormai storica tradizione hockeistica che l’ha portata negli ultimi anni ad eccellere nel panorama Nazionale ed Internazionale dando lustro e portando in giro per il mondo il nome della nostra cittadina.
Questo ha portato ad avvicinare a questo sport tanti giovani Valdagnesi, tanti dei quali sono emersi in questo meraviglioso sport, ma d’altro canto ha portato anche a divisioni e incomprensioni, talvolta per futili motivi.
La storia, però, ci insegna, che già altre societá prestigiose (Novara, Monza ecc..) quando hanno incominciato a dividersi piano, piano sono sparite dai vertici del panorama sportivo con naturale conseguente perdita d’affetto per questo sport da parte di praticanti e tifosi.
Personalmente, ho vissuto quei tempi: vi assicuro che é molto triste. E’ triste che per l'”orgoglio” di qualcuno, tanti e soprattutto giovani possono smettere di amare e di crescere in uno sport così meraviglioso. Che pena.
Mi ricordo Novara, riconosciuta a livello Mondiale, vinti più di 30 scudetti e alla fine? Alla fine con 3 Società, si sono fatti male tra di loro annientando, di fatto, il Grande Novara.
Valdagno si sta avvicinando pericolosamente a questa realtà. Troppe società per un bacino piccolo come il nostro Comune.
Noi dobbiamo far tesoro di questi esempi storici e non cadere nella stessa “trappola”: Valdagno é una delle Società con più storia a livello hockeistico d'Italia e deve continuare: per molto tempo ancora, ma dipenderà solo da noi e dalle nostre scelte.
Lasciamo da parte tutte le incomprensioni e, se serve, mettiamo da parte l’orgoglio.
Anche se non Valdagnese di nascita, ma di adozione, so che Valdagno è stata e può diventare ancora grande. E questo lo si deve voler fare soprattutto per i nostri giovani che saranno loro stessi nel futuro a trasmettere ai loro figli l’amore per questa disciplina che è meravigliosa.
Io Jordi Valverde (49 anni in questo sport, Hockey Valdagno 1938) sono uno gran sostenitore di questo pensiero… perché lo sento: So che Valdagno, se lo vogliamo, può costruirsi un grande, grandissimo futuro.
Ad oggi, ho già iniziato personalmente a comunicare con le altre Società. E mi sono reso conto di una cosa bellissima: non sono solo; altre Società come il Roller Sport Valdagno, sono anche loro consapevoli di questo fatto e concordano con questo pensiero… Abbiamo già cominciato fianco a fianco a collaborare in questa direzione: le tre categorie più giovani, formate dai nostri bambini più piccoli, ovvero Il corso di Avviamento all’Hockey, il Minihockey Under 7 e il Minihockey Under 9, si allenano già tutti insieme, senza distinzione di Società, Colori o Maglia... anzi si allenano tutti con un’unica identica maglia azzura… Anche gli Allenatori insieme. Confrontano idee, si aiutano e crescono insieme… e questo già è un buon inizio.
Con il loro Presidente, il Sig. Scomparin e con i suoi collaboratori, c'è intesa. Mi hanno fatto capire che la buona volontà c'è da parte loro e ovviamente nostra…
E’ una frase fatta, ma siamo convinti che l’UNIONE FA LA FORZA.
Un’unica grande realtà porta indiscutibilmente moltissimi vantaggi: necessità di meno personale amministrativo, disposizione di più materiali e attrezzature (ora poche cose divise fra molti..), maggior risorse UMANE… Questo sport è fatto da volontari, genitori e simpatizzanti che nel loro piccolo aiutano, danno una mano, organizzano… se queste risorse si sparpagliano in più società è inevitabile che tutti “spendano” più energie che non si fosse tutti raggruppati.
Io personalmente e la Società che rappresento, abbiamo come obiettivo di avere una UNICA, GRANDE VALDAGNO, soprattutto per nostri ragazzi, i ragazzi della nostra Città che sono il nostro futuro. Questo è il nostro obiettivo: Costruire qualcosa insieme e non divisi, solo così, ne siamo convinti, i nostri ragazzi possono avere grandi prospettive in questo sport e soprattutto, se così non fosse per tutti loro, un grande insegnamento: Lavorare insieme.
Credo fortemente a questo progetto: se così non fosse, non lotterei per la Città di Valdagno...
Ci vuole ovviamente il buon senso e la voglia di tutti.
I nostri ragazzi del 1938 e Roller, già loro danno un esempio insieme con i rispettivi tecnici: Lavorando tutti, insieme.
Ribadisco: non importa la maglia... Anzi, mi piacerebbe che nelle maglie di questi ragazzi, ci fosse una sola scritta: "VALDAGNO". Solo questo.
Solo così si può costruire un gran futuro.
Bisogna mettere da parte i rancori, i falsi orgogli e i dispetti ed essere tutti uniti sotto un’unica bandiera. Questa divisione non fa bene a nessuno, io ci credo e con la buona volontà si può creare una UNICA GRANDE VALDAGNO.
Ci credo..
Il Coordinatore del Settore Giovanile Hockey Valdagno 1938
Jordi Valverde