E' amarissimo il finale del campionato europeo di Luso per gli azzurri. La nazionale di Colamaria rovina tutto nell'utlima partita e dai sogni d'oro si trova ad avere appesa al collo una scomodissima medaglia di legno. Gli azzurrini chiudono quarti alle spalle del Portogallo campione, della Spagna che strappa l'argento e della Francia che, battendoci oggi, ci ha soffiato pure il bronzo.
Che sarebbe stata una pessima giornata lo si era già capito durante Italia-Francia quando gli azzurri, per demeriti propri, hanno lasciato sulla pista i tre punti alla Francia. A salvare la situazione ci poteva pensare il Portogallo, ma la squadra lusitana ha ottenuto il suo obiettivo, quello di vincere il titolo, con un pareggio in rimonta. Dopo l'1-0 per la Spagna a fine primo tempo, i padroni di casa hanno pareggiato su tiro diretto a metà ripresa. E su tiro diretto a meno di 2' dalla fine avrebbero potuto trascinare gli azzurri nel loro trionfo: in caso di vittoria portoghese sulla Spagna, infatti, gli azzurri sarebbero stati secondi. Il Portogallo, però, quella punizione l'ha sbagliata e gli ultimi 2' con l'uomo in più li ha gestiti badando al sodo. Ha rischiato tantissimo (la Spagna ha colpito il palo all'ultimo secondo), ma ha avuto ragione.
Ovviamente il Portogallo non ha alcuna responsabilità nel deludente risultato degli azzurri, che si presentavano a Luso da campioni d'Europa. La colpa è tutta di una partita maledetta che gli azzurri dovevano vincere per sognare l'oro e invece hanno perso confermando un europeo di alti e bassi.
La partita contro la Francia è stata molto simile a quella contro l'Inghilterra, con la differenza che i transalpini sono molto più scafati degli inglesi e ne hanno approfittato; anche se questa Francia non ha certo brillato in questo europeo, partita di questa sera compresa. L'Italia ha fatto quasi tutto da sola; basti dire che, se si eccettua la bagarre finale in cui gli azzurri hanno provato il tutto per tutto lasciando ampi varchi in difesa, le incursioni della Francia si contano sulle dita di una mano.
La partita l'ha fatta l'Italia, ma contro la massiccia formazione francese gli uomini di Colamaria non sono riusciti a metterci quella velocità che avrebbe certamente messo in difficoltà i colored francesi, in particolare Tshilombo e Mfuekani. Come già in passato, la squadra si è intestardita a cercare conclusioni da fuori con annesse deviazioni, senza riuscirci. E quando gli azzurri hanno provato a tagliare la difesa avversaria si sono trovati davanti i fisici possenti dei francesi che nell'uno contro uno hanno quasi sempre avuto la meglio.
Il tabellino della partita è un susseguirsi di tentativi italiani di sfondare il muro francese, tutti inutili. Nel primo tempo la Francia ha trovato il gol in apertura di Tshilombo e su quello ha campato per tutta la partita, aspettando che fossero gli azzurri a giocare e a perdere una pallina dopo l'altra, quasi ininterrottamente per 30'. E quando, nella ripresa, l'Italia ha dovuto forzare nel tentativo di recuperare, la Francia è stata brava ad approfittarne: prima costringendo Ninci al fallo da rigore su Tshilombo (che ha raddoppiato); poi, dopo il gol di Compagno che ha riaperto i giochi, inducendo nel finale lo stesso Compagno a un fallo da espulsione, trasformando la successiva punizione e chiudendo la partita.
FRANCIA-ITALIA 3-1 (primo tempo: 1-0)
MARCATORI: 3.17 Tshilombo. Nella ripresa: 5.28 Tshilombo, 12.42 Compgano, 13.48 Mfuekani.
FRANCIA: Martinato, Duault, L.Savreux, Zanato, Demey, Avondo, Mfuekani, Tshilombo, Rousseau, Abdou-Alfa. All. F.Savreux.
ITALIA: Perroni, Costenaro, Sgaria, Nadini, Ninci, Deinite, Compagno, Toniolo, Ehimi, Zampoli. All. Colamaria.
ARBITRI: Tavera e Gonzales (Spagna).
ESPULSI PER 2' Compagno nella ripresa