KO ai rigori dopo aver tenuto testa alla Germania, quinta nell'ultimo mondiale. Non si può mai essere soddisfatti per una sconfitta, ma in questo caso per l'Italia femminile è la conferma dei progressi e del valore.
Le azzurre, che tornano al mondiale dopo 8 anni dall'ultima apparizione nel 2006 (l'Italia di allora finì undicesima), hanno tenuto testa alle tedesche, alcune delle quali militano nel campionato spagnolo che è quello più competitivo del mondo. Hanno chiuso i tempi regolamentari sul 2-2, ma ai rigori si sono dovute arrendere soprattutto alla bravura del portiere tedesco.
Da notare che la regola che impone i rigori al termine delle partite del girone di qualificazione è stata inserita recentemente dai vertici del CIRH (comanda impunemente il tedesco Harro Strucksberg), modificando il regolamento internazionale approvato dallo stesso Comitato Internazionale in assemblea plenaria. Una decisione per lo meno dubbia sul piano del diritto che conferma ancora una volta l'inadeguatezza dei vertici mondiali nella gestione dei grandi eventi (una cosa simile era accaduta anche al mondiale maschile in Angola, lo raccontammo in questo articolo).
Questa sera azzurre di nuovo in pista alle 19.30 contro il temibile Portogallo che ieri ha battuto l'India 24-0. Le lusitane sono arrivate quarte all'ultimo mondiale e per le azzurre sarà un'altra partita ad altissima intensità.