16 gradi, temperatura primaverile a Viareggio, ma dentro al PalaBarsacchi fa tanto caldo. Si scontravano la seconda e la terza del campionato, con i padroni di casa decisi quanto mai a vendicare la sconfitta subita a Breganze all'andata. Arbitrano i Signori Fermi di Piacenza e Silecchia di Giovinazzo.
Sembra una partita improponibile solo per la differenza di dimensioni delle 2 località. Poco meno di 70.000 abitanti Viareggio, quasi 10 volte più piccola Breganze. Eppure i rossoneri si presentano davanti in classifica. Si inizia con l'arrivo dei tifosi rossoneri, un pulman ed alcune auto, ed è impossibile non notare come il pubblico viareggino non rimanga colpito dall'entusiasmo che accompagna la squadra del Presidente Turle. "Siamo in gita a Viareggio" cantano ironici gli ultras rossoneri entrando al palazzetto. Ma anche questa sera si riveleranno l'uomo in più.
La partita. Senza tanti giri di parole il miglior Breganze della stagione. Una squadra dove tutti sono accorti ed attenti, dove tutti si sacrificano per coprire in difesa, dove tutti si impegnano per annullare i potenzialmente letali contropiedi toscani che, anche se qualche volta partono, sono sempre riassorbiti in un attimo dalle maglie rossonere. E poi dietro c'è Oviedo. Punto, non servono altri commenti. O meglio, forse basta quello di un simpaticissimo tifoso viareggino a fine gara che all'uscita gli si rivolge e gli dice (testuali parole): "ora ho capito perchè hai il numero 11; perchè tu non sei il numero 1 solo una volta, ma due volte, ma solo perchè non ti potevano dare la maglia 111".
Il primo tempo finisce 0 a 0. Le emozioni non mancano, ma soprattutto l'idea diffusa è quella che Breganze si gioca la partita alla pari, mai sembrando inferiore alla formazione di casa, anzi spesso gestendo la partita da grande squadra. Marozin fa girare la rosa e tutti rispondono presenti senza nessuna paura.
Inizia il secondo tempo. Situazione falli 9 a favore CGC 8 a favore Breganze. Subito il 10 fallo a favore CGC, Oviedo para la punizione di Motaran. Nel prosieguo dell'azione Montigel porta in vantaggio i toscani. Breganze non si scompone, guadagna subito il 9' fallo a favore al 2' minuto (ricordiamocelo bene questo secondo minuto della ripresa) e dopo un minuto pareggia con Cacau. Passano 20 secondi e Fermi fischia un rigore a favore del CGC, anche se in realtà il fallo lo fa prima più volte Montigel su De Oro. Non importa. Proprio Montigel segna e riporta in vantaggio i bianconeri. Ancora Cacau dopo altri 2 minuti pareggia e poi al 14'32" porta in avanti i leoni. Passano pochi secondi, capovolgimento di fronte e Silecchia fischia una incredibile punizione di prima a favore del Cgc, che lo stesso Fermi sconfessa decretando una semplice punizione; poco male, è il 14' fallo a favore del Viareggio che pochi secondi dopo raggiunge anche il 15' e va alla punizione di prima che Alessandro Bertolucci insacca portando il risultato sul 3 a 3. Sono passati 13 minuti dall'ultimo fallo fischiato a favore del Breganze, che è ancora fermo a quota 9 falli a proprio favore. Due minuti dopo è Silva con un missile a riportare avanti i rossoneri e, finalmente, al 22'16" arriva il tanto atteso 10' fallo a favore del Breganze, 20 minuti dopo l'ultimo fallo di squadra fischiato. Punizione di prima e rete di Cacau che fa quaterna e porta avanti i leoni 5 a 3.
Finita? Macchè! si riparte e gli arbitri vedono un fallo da blu per Cacau. Risultato: Breganze in 3 e punizione di prima. Oviedo para, poi nulla può nel prosieguo dell'azione sul diagonale di Montivero. 5 a 4 Breganze. E qua succede di tutto. CGC in avanti alla ricerca del pareggio. Normale fallo fischiato. Mancano 8 secondi alla fine. Gioco fermo. Il cronometro viene lasciato corrrere erroneamente, e si ferma a 2 secondi e 30 centesimi. Proteste vibranti dei giocatori del CGC ad accerchiare il tavolo del 3' arbitro. Lasciamo perdere quello che abbiamo visto. Aspettiamo di vedere se ci sarà qualche provvedimento disciplinare o meno. Fatto sta che la partita riprende, in 5 contro 5. Il cronometro viene tenuto incredibilmente fermo a 2 secondi e 30 centesimi e non riportato a 8, e si gioca senza che lo stesso scorra, ma l'impressione è che quelli che si giocano non siano solo i 2 secondi del cronometro più i 6 secondi persi prima, ma molti di più, non meno di 12-15 secondi, in cui la confusione regna sovrana in veri e propri scontri laddove gli arbitri non rilevano niente, nè da una parte nè dall'altra.
Finisce. Con la squadra che salta assieme ai tifosi sotto la curva, con i tifosi che vengono fatti uscire e quando arrivano fuori trovano Sergio Silva e Cacau fuori dagli spogliatoi che in dialetto veneto scherzando gli dicono "Ve casa, cossa feo ancora qua!" e li è autentico delirio.