Mariotti vince il lodo arbitrale, avrà 100mila euro dal Follonica

L’allenatore-giocatore lamentava il mancato versamento di vari stipendi e i danni Il collegio lo riconosce creditore della società dalla quale era stato allontanato nel 2009.

Scritto da Il Tirreno Grosseto - Pubblicato il 12/07/2013 - 15:38 - Ultima modifica

Lui si dice amareggiato, ma non pentito. E non solo è pronto a fare di nuovo tutto ciò che ha fatto per vedere riconosciuti i propri diritti, ma è intenzionato a chiedere sanzioni sportive nei confronti della società se non verrà pagato.
Massimo Mariotti, ex giocatore e allenatore dell’Hockey Follonica, quello stellare che mieteva allori in Italia e in Europa, ha vinto. Un lodo arbitrale gli ha riconosciuto oltre centomila euro tra stipendi dovuti e non riscossi, risarcimento danni, spese, compensi e interessi. E adesso la Asd Follonica Hockey deve pagare. Il collegio arbitrale ha messo la parola fine a una querelle che durava da anni, all’inizio della stagione 2009-2010, quando Mariotti era stato allontanato. Conferenze stampa, polemiche, lettere, telefonate, non erano riuscite a ricomporre la vicenda. Così il plurimedagliato campione si era rivolto agli avvocati Luciano Giorgi e Alessandro Sorace. Il Tribunale, esaminato lo statuto della Federazione hockey, aveva demandato la questione a un collegio arbitrale, che nell’arco di poche settimane ha prodotto il lodo: il ragioniere Daniele Moretti e l’avvocato Roberto Cerboni arbitri, l’avvocato Francesco Amerini presidente. L’Asd Follonica Hockey (il presidente Massimo Pagnini era rappresentato dall’avvocato Franco Ciullini) ha resistito, ritenendo infondate e non provate tutte le richieste.
Ma il collegio ha ritenuto di decidere in modo favorevole a Mariotti, che chiedeva complessivamente 200mila euro, di cui 50mila per corrispettivi per il periodo 2005-2009. Al coach della nazionale, che ha prodotto il contratto e che è stato riconosciuto creditore, è stato riconosciuto di aver «comunque adempiuto ai propri obblighi collaborativi allenando la squadra nel migliore dei modi, preparandola ad affrontare con successo le partite e i tornei vinti dal Follonica», a prescindere dal Daspo ricevuto. E mai l’Asd aveva contestato il contratto e-o il comportamento. «È davvero rimarchevole che il comprensibile disappunto che ognuno matura non venendo pagato per il lavoro svolto con onestà - e che pertanto anche Mariotti avrà sicuramente sviluppato nel corso dell’ultima stagione con il Follonica - non abbia compromesso il rendimento della squadra», scrivono gli arbitri.
Ancora per la parte del danno subito, il collegio ha riconosciuto che anche se non aveva riscosso lo stipendio, Mariotti aveva continuato con professionalità il proprio lavoro, senza compromettere il rendimento della squadra, comunicando «passione sportiva e trasmettendo stimoli positivi», nonostante la situazione di disagio. Esaminate le carte, il collegio ha deciso (in termini di equità) riconoscendo a Mariotti i 50mila euro; il totale era superiore ma Massimo ha tralasciato alcune questioni, non avvalendosi di un documento di cui aveva disconosciuto la firma.
Una volta lasciata Follonica, Mariotti aveva trovato un altro ingaggio «essendo stato chiamato ad allenare una squadra importante, percependo compensi che s’immaginano allineati alle condizioni di mercato consentite nel contesto attuale». Dunque, il danno viene limitato al 2009-2010, stagione «trascorsa senza aver potuto ottenere ingaggi remunerativi». E «considerando che il compenso atteso dall’allenatore era di 50mila euro l’anno e che questo importato avrebbe tuttavia richiesto un lavoro che invece non è stato fatto, il collegio stima equo liquidare per questa causale la somma di 35mila euro».
Più i 50mila euro per i compensi dovuti e non riscossi, con interessi al 3 per cento sempre dal 1° gennaio 2009. L’Asd Follonica Hockey è stata condannata a pagare 3.000 euro di spese processuali e quelle del procedimento arbitrale; i compensi per il collegio sono di 5.000 euro, da ripartire tra presidente e arbitri.

Pierluigi Sposato

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