Il Valdagno crolla in casa al primo appuntamento con il CGCG Viareggio nella finale scudetto. I toscani si portano sull'1-0 nella serie e sono vicinissimi al titolo che potrebbero conquistare davanti al pubblico amico se non sbaglieranno le due partite interne consecutive che il calendario concede loro. Ai campioni d'Italia in carica, invece, serve un deciso cambio di passo e la capacità di sbancare per almeno due volte il PalaBarsacchi.
Partiamo da un sentito ringraziamento a tutti i protagonisti di gara1 di finale. Finalmente una partita importante giocata pensando solo ed esclusivamente all'hockey e non alle proteste, alle plateali sceneggiate e a tutto quel corollario di espedienti che l'una e l'altra squadra avevano messo in mostra in passato. Ne è uscita una partita spettacolare e ricca di colpi di scena, con azioni e reti da manuale da una parte e dall'altra, ben diretta dalla coppia Tartarelli-Galoppi che ha sbagliato davvero poco.
Ha vinto il Viareggio perchè è riuscito a stare concentrato dal primo all'ultimo minuto, concendendosi soltanto un paio di black out ben sfruttati dal Valdagno per recuperare prima da 0-2 a 2-2, poi da 2-4 a 4-4. Ma la squadra di Marozin ha ceduto nel finale di fronte ad un Viareggio capace di tenere sempre molto alto il ritmo gara, cercando di sfruttare ogni spazio nella difesa Valdagnese e qualche errore di troppo dei suoi uomini a centropista.
L'inizio della partita è un monologo viareggino. Il Valdagno parte con Oviedo, Tataranni, Rigo, Nicolia, Travasino; il Viareggio risponde con Barozzi, Motaran, Orlandi, Palagi, M.Bertolucci. Pronti-via e il CGC è già scappato sul 2-0 con due lampi di Mirko Bertolucci dopo il palo di Nicolia. Prima va in gol su assist di Motaran in contropiede, poi beffa Rigo su assit di Orlani. Marozin corre ai ripari, chiama subito il time out e riesce a riportare il Valdagno in carreggiata. La sua squadra resiste anche per 2' all'inferiorità numerica per l'espulsione di Tataranni. Il 2-1 lo segna Antezza con una magistrale trasformazione di una punizione di prima concessa per fallo di Motaran; il 2-2 è una magia di Nicolia che gira dietro porta battendo in velocità Enrico Mariotti.
Con la partita di nuovo in equilibrio il Viareggio rallenta i ritmi e ragiona di più; l'errore del Valdagno è quello di adeguarsi e di non sfruttare il momento di sbandamento. Mariotti sistema la sua difesa a zona e dà a Motaran il tempo di riprendersi dagli errori di inizio partita (molti i richiami per lui da parte del tecnico maremmano): sarà lui, assieme a Barozzi, il pilastro su cui il Viareggio costruirà l'impresa e il primo tassello Motaran lo mette nel finale di primo tempo quando si beve Antezza con una finta e da 12 metri giustizia Oviedo con un missile imprendibile.
L'inizio del secondo tempo è la fase più emozionante e spettacolare della partita. Il Viareggio prova a chiudere il discorso con Motaran che elude la marcatura di Nicolia, mette a sedere Oviedo e infila in rete il 4-2. Il Valdagno, sorretto da un Palalido esaurito, rialza ancora la testa e prima segna con Rigo da fuori (forse il solo errore nella partita di Barozzi), poi trova con Nicolia il gol del 4-4 con l'ennesima azione da dietro porta eseguita in velocità a beffare un Enrico Mariotti troppo lento. Barozzi si rifarà subito dopo respingendo un tiro a botta sicura di Rigo, prima che il Valdagno si giochi la partita con due ingenuità. La prima la commette Tataranni che si fa rubare pallina a centropista innescando un contropiede che Alessandro Bertolucci non sbaglia; sull'azione si fa male anche Oviedo che pochi minuti dopo lascierà il posto a Vallortigara. Non prima, perà, di parare per due volte il rigore di Orlandi "regalato" da una inutile stecca alta di Nicolia nel cuore dell'area valdagnese. Il colpo decisivo al Valdagno lo dà di nuovo l'ex di turno Davide Motara con un tiro dalla media distanza favorito da un intervento a vuoto di Nicolia. La partita vera finisce qui perchè il Valdagno non riesce più a reagire e il suo gioco diventa prevedibile. Prima della tripletta finale del Viareggio (gol di Alessandro e Mirko Bertolucci e di Orlandi sulla sirena finale), c'è il tempo per l'unica azione in cui la decisione arbitrale appare dubbia: a 4.30 dalla fine Ale Bertolucci stende un avversario, Tartarelli mette mano ai cartellini ma è anticipato dal collega Galoppi che assegna un semplice fallo di squadra.
Alla fine entrambe le squadre escono tra gli applausi della maggioranza del pubblico e la sensazione che accomuna ai presenti è che il Viareggio abbia fatto qualcosa in più di un semplice passo verso il suo primo scudetto. Appuntamento a martedì 31 maggio al PalaBarsacchi per la seconda partita della serie.
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