Non poteva capitare in un momento migliore questa finale di andata di coppa Italia. Viareggio e Valdagno, le due protagoniste, sono già in uno stato di forma eccellente, come dimostrano i risultati di campionato e delle coppe Europee e la doppia sfida sarà senz'altro ad alta intensità.
Per il Valdagno, che ha già alzato la supercoppa italiana battendo il Lodi, si tratta del secondo appuntamento con la storia in una stagione che vuole i vicentini favoriti in tutte le competizioni (almeno sul suolo patrio). Per il Viareggio è l'occasione, più unica che rara, di mettere un trofeo in bacheca in una stagione iniziata in un clima di generale sfiducia che sta rapidamente mutando a suon di risultati positivi.
Toccherà al Viareggio fare la partita in gara 1 e, possibilmente, prendere un po' di vantaggio in vista della gara di ritorno dato che, al contrario di quanto accade nei play off scudetto, la differenza reti conterà eccome. Del resto non sarebbe la prima volta che il Viareggio alza la coppa in quel di Valdagno: accadde appena due stagioni orsono. Certo che il Valdagno di oggi è squadra molto diversa da quella di allora; Franco Vanzo può estrarre dal mazzo il jolly che serve da un momento all'altro, tanta è ampia e di qualità la rosa che la società gli ha messo a disposizione. Massimo Mariotti, invece, deve fare affidamento su un gruppo più limitato, ma decisamente più esperto e più affiatato.
Sull'economia della partita potrebbe pesare anche quello che accadrà nei prossimi giorni: il Viareggio sabato gioca a Reus, il Valdagno va a La Coruña; la squadra che tiene di più a questa coppa Italia sarà quella che si risparmierà di meno in vista degli impegni di Eurolega del week end.
Come detto, per il Viareggio è l'occasione per stoppare tutte le voci critiche e dare un segno positivo alla stagione (anche perchè chi vince la coppa Italia si assicura la partecipazione alla prossima Eurolega, comunque vada il campionato). Anche il Valdagno, però, ha una forte motivazione per portare a casa il trofeo: a parte la voglia di "triplete" che si respira da quelle parti, la Coppa Italia è uno di quei trofei che nella bacheca laniera ancora non c'è e la voglia di colmare quel vuoto è davvero tanta.
I NUMERI DELLA FINALE (a cura di Giorgio Tomaino, ufficio statistiche LNH)
Per il Valdagno si tratta della terza finale dopo quelle perse nel 2008-’09 contro il Follonica e nel 2010-’11 proprio contro il Cgc Viareggio. Per i bianconeri si tratta della quarta finale, la prima fu nel ’76 contro l’Hockey Novara, la seconda nel 2009-10, persa contro il Follonica, e poi quella vincente di due stagioni fa.
Le due squadre si affrontano in Coppa Italia per la nona volta con 4 vittorie toscane, 1 pareggio e 3 successi veneti. Il bilancio complessivo fra le due squadre (campionato, playoff e Coppa Italia) vede in vantaggio il Cgc con 31 vittorie, solo 5 i pareggi, 25 i successi del Valdagno.
In pista i due recordman di presenze a una finale di Coppa Italia saranno i due capitani: Alberto Orlandi per il Centro e Dario Rigo per il Valdagno, entrambi alla 13a finale, con 9 successi per il viareggino (di cui 7 consecutivi con l’Hockey Novara) e 5 per il vicentino.
Il recordman assoluto di presenze è il tecnico del Cgc Viareggio Massimo Mariotti, giunto alla 16a finale (12 da giocatore, 4 da tecnico). Da quando è allenatore ha sempre vinto: nel 2007-08 e nel 2008-09 con il Follonica e due anni fa con il Cgc.
Il capocannoniere di questa Coppa Italia è il catalano Pedro Gil della Recalac Valdagno con 10 centri, seguito da Babick (Forte dei Marmi) e De Pietri (Correggio) con 9. Gil è andato a segno in tutte le partite finora giocate in questa stagione, Coppa Italia e Supercoppa italiana comprese. In 11 gare ha già realizzato 22 gol.
Entrambe le squadre si presentano a punteggio pieno in campionato: sabato il Valdagno ha sommerso 13-4 il Trissino nel derby, mentre il Cgc si è “accontentato” di un 9-1 sul Matera. I vicentini sono a punteggio pieno in Coppa Italia: 6 vittorie in altrettante partite fra quarti e semifinale, mentre i bianconeri sono stati sconfitti nel girone di semifinale dell’Hockey Novara, rischiando l’eliminazione.
I RISULTATI ECLATANTI
Il risultato con il minor numero di reti segnate in una finale (con andata e ritorno) risale al 1981, Bassano – Pordenone 0-0.
Il risultato col maggior numero di reti segnate (20) in una finale (con andata e ritorno) risale al 1989, Roller Monza - Hc Monza 12-8.
Il risultato col maggior scarto risale al 1970 Breganze – Novara 2-9 e nel 1976 Novara - Cgc Viar eggio 7-0 .
IN A1 SI RECUPERA FOLLONICA – FORTE DEI MARMI
Questa sera si gioca anche un recupero della terza giornata di serie A1. L’Alimac Forte dei Marmi, dopo aver anticipato la gara di Coppa Cers con il Dornbirn e aver staccato il pass per gli ottavi sarà di scena al Capannino di Follonica. Versiliesi a punteggio pieno dopo i successi di Thiene e in casa con l’Hockey Novara. Il Follonica è al debutto davanti ai propri tifosi: dopo aver posticipato a febbraio la prima di campionato con il Giovinazzo, alla seconda giornata è uscito sconfitto 6-1 dalla pista di Bassano. La passata stagione doppia vittoria di misura (2-1 in casa e 3-4 a Follonica) dei versiliesi che espugnarono il Capannino dopo 26 anni. Il bilancio in Maremma parla di 12 vittorie dei padroni di casa, 7 pareggi e 13 successi del Forte.