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Verso il campionato di A1: l'opinione di Paolo Virdi


Scritto da Paolo Virdi - Pubblicato il 10/10/2013 - 08:18 - Ultima modifica 13/10/2013 - 10:55

Siamo alle porte della nuova stagione ed archiviato il primo trofeo stagionale, la Supercoppa finita nella bacheca del C.G.C. Viareggio, proviamo ad analizzare il nuovo campionato che partirà sabato sera.
L’unica certezza è data dall’equilibrio, che indubbiamente potrà dare un valore aggiunto ad un torneo che si presenta spaccato in due, con sette formazioni che puntano ai vertici ed altrettante che eviteranno l’ultimo posto verso l’oblio.
Ma c’è anche una costante per tutte le quattordici squadre, una sfaccettatura che potrebbe finalmente regalare sorprese positive. Il rafforzamento di molte squadre prevede infatti un quintetto di alto livello, con incognite che riguardano i primi cambi: mai come quest’anno, il ruolo di sesto/settimo uomo verrà ricoperto dai giovani, che potrebbero risultare decisivi e che finalmente potranno ritagliarsi uno spazio ad alto livello.

Sette sorelle in  cerca di un tricolore
Nel complesso c’è stato un livellamento tecnico generale verso l’alto dell’intero movimento, con l’ingaggio dall’estero di “top players” che regalano qualità alla serie A1. Parliamo del rinforzo del Forte dei Marmi Enric Torner, campione del Mondo con la Spagna,  di Martin Montivero, ritornato al Viareggio e già decisivo sabato scorso in Supercoppa e Cacau, prelevato dal Benfica dall’ambizioso Breganze .
I favori del pronostico non possono non pendere per il Forte dei marmi, anche solo per un motivo particolare: avere in squadra due campioni del Mondo, un lusso che solo il Liceo La Coruna ed il Barcellona (con tre trionfatori in Angola) possono vantare.  I rossoblu hanno alle spalle una struttura societaria solida e un gruppo che l’appoggia, quel G.S.O. che molto sta facendo per l’hockey fortemarmino. Così alla corte di Crudeli sono giunti Pedro Gil, stecca d’oro e trascinatore del Valdagno nella passata stagione, oltre a Enric Torner, figlio d’arte e dotato di classe sopraffina. In rossoblù è giunto anche Alberto Orlandi, in uno dei più clamorosi trasferimenti della storia. Al Forte però non mancano le incognite, che vanno dalla tenuta fisica di Stagi in porta, che dovrà reggere su ben quattro fronti, campionato, play off, Coppa Italia con una Final eight ravvicinata e Coppa CERS, manifestazione nella quale i versiliesi partono con i favori del pronostico attribuitigli anche della “prensa” spagnola.
Molto  dipenderà anche dalla tenuta ad alto livello del metronomo Pablo Cancela e di Alessandro Verona, il golden boy lanciato definitivamente nell’élite del campionato.
Ma non avranno vita facile i toscani ed il derby con il C.G.C Viareggio vive già di un’attesa spasmodica. I bianconeri infatti, innamorati dell’hockey e del loro “Centro”, si sono mobilitati per costruire una squadra di primo livello, così sono arrivati gli innesti di Montigel e Montivero, che ritorna a vestire bianconero dopo la parentesi dal 2006 al 2010.
Sullo stesso piano troviamo il rinnovato Valdagno: l’estate dei campioni d’Italia in carica è stata burrascosa, con miriadi di voci, cambi di denominazione e la costruzione di un’altra società cittadina in A2. Eppure i biancazzurri hanno mantenuto un alto profilo; confermato il terzetto Gnata – Nicolia – Nicoletti, Vanzo ha   a disposizione un trio di ottimi giocatori: il rientrante Tataranni, Platero e Rodriguez, maturati al punto di portare l’Argentina nella finale del mondiale africano, oltre a Sergio Festa, settimo uomo che potrebbe far pendere i valori proprio per i veneti, in un torneo con panchine corte, giovani ed inesperte.
Ma questo trio non avrà affatto vita facile: il Breganze del bravo D.S. Stevan ha impostato una squadra solida e ricca di qualità: in porta confermato Oviedo, sinonimo di sicurezza, che si ritrova di fronte quattro giocatori nuovi ma ricchi di qualità come Sergio Silva, indiscusso leader, Cacau, che sfoggia il titolo di campione d’Europa in carica con il Benfica, oltre a Cocco e De oro, che insieme al confermatissimo Ghirardello formano una squadra temibile e che può contare su numerose variabili offensive.

Il Veneto sempre protagonista
Il Bassano dal canto suo ha costruito una squadra con due gioielli di livello assoluto come Emanuel Garcia e Alvaro Borja Gimenez, un vero spauracchio per le difese avversarie, che fornisce un potenziale offensivo da oltre ottanta reti, mentre il Giovinazzo di Caricato oltre al solido blocco storico comandato dal capitano Depalma, sfoggia il bomber cileno Fernandez e Valerio Antezza, in cerca di una rivalsa, dopo l’amara retrocessione patita con il Matera. In Veneto troviamo una terza formazione di alto livello, il Trissino, che ha riportato a casa un trio di “trissinesi doc” come Edy Nicoletti, Eddy Randon e Dario Rigo, che insieme a Gimenez alzano l’asticella degli azzurri veneti e li lanciano verso la riconquista di un posto nelle coppe europee.
Queste “sette sorelle” sembrano fare corsa a sè e non ci meraviglieremmo se a metà campionato il distacco dall’ottava fosse cospicuo. Ma attenti alle sorprese.

Final eight di Coppa Italia e Play off il sogno proibito
Teoricamente, solo sulla carta, si lotta per l’ottavo posto, che a fine girone d’andata garantirebbe la partecipazione nella nuovissima final eight di Coppa Italia e al termine del torneo regalerebbe l’accesso ai play off.
Il drappello delle rimanenti è capeggiato dal Prato del Presidente Giardi, che ha confermato buona parte della rosa, dal bravo Dal Zotto tra i pali, ad Andrea Malagoli, del quale si attende l’esplosione definitiva (ahi, come manca all’Italia un grande bomber…) ed acquistando Francesco “Chicco” Rossi, in cerca di riscatto dopo l’anno trascorso a Forte; il Sarzana ha perso Gomez, Di Donato (in Francia) e De Rinaldis, ma ha acquistato il bomber viareggino Francesco Dolce, rientrato in Italia dopo l’esperienza in Francia al Saint Omer. Un ruolo di outsider spetta anche al Follonica di Polverini, al quale va il merito di aver lanciato molti giovani nell'ultimo biennio (Pagnini, Banini e Menichetti su tutti) e con una squadra consolidata e rodata (e con un anno di esperienza in più) parteciperà alla lotta per un posto tra le otto "regine".
Chi invece ha subito un netto ridimensionamento è il Lodi. In casa Amatori sono i finiti i tempi di vacche grasse e di rivoluzioni insulse, così alla guida dei giallorossi ha fatto ritorno Aldo Belli, la cui scelta è stata elogiata anche da Antonio Rossi, canoista olimpionico, nonché Assessore alla Regione Lombardia. In casa giallorossa sono partiti i “pezzi storici” in primis Alberto Losi, (in Cina, ha sospeso l’attività), Platero e Festa (voluti proprio da Belli tre anni fa) e Motaran, “emigrato” in Svizzera al Biasca. Nella rivoluzione estiva sono giunti giocatori in cerca di conferma (Mauro Dal Monte in porta e Brusa da Novara) e di riscatto (De Rinaldis dal Sarzana e Filippo Dal Monte), oltre Platero Jr., del quale da oltreoceano si parla molto.
In lizza per la salvezza ritroviamo le neopromosse Correggio e AS Viareggio, che si basano rispettivamente sulle reti del bomber Samuele De Pietri e sull’asse difensivo Bandieri (ottimo portiere, che continua ad ottenere premi in serie A2, fate attenzione) e Palagi, rientrato dopo l’anno di inattività.
Ad evitare l’ultima posizione ci sarà anche anche il Matera di Pino Marzella, che cerca un miracolo salvezza dopo la promozione a tavolino avvenuta in luogo del Novara. I piemontesi si sono ritirati ad iscrizione alla A1 avvenuta, gettando ancora del fango su un movimento che necessità come il pane di certezze e di entusiasmo per il futuro.

 

Parole chiave: Serie A1,
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