La decisione del Settore Tecnico di confermare nella sostanza quanto già anticipato dalla Lega Hockey non spegne le speranze del Vercelli che, sul proprio sito internet, annuncia un altro ricorso al Giudice Unico contro la decisione di Fihp di escluderlo dalla massima categoria.
In realtà, come è ormai prassi in questa vicenda che sta assumendo sempre più i contorni della farsa, il comunicato del Vercelli fa un po' di confusione e necessita di interpretazione.
Si parla infatti di un ricorso da presentare "contro la decisione di LNH ( Presidente LNH: C. Ariatti) e di FIHP-STHN ( Segretario: E. Gasbarrone e Coordinatore nazionale STHN FIHP: C. Ariatti) di bocciare liscrizione dei vercellesi al campionato di serie A1 e riportarli in A2".
La strada del ricorso contro le Lega Hockey (il cui presidente è Leo Siegel, mentre Ariatti ne è il segretario) è nei fatti una strada non percorribile che porterebbe alla immediata espulsione del Vercelli dal stessa Lega Hockey con conseguente impossibilità di disputare non solo la serie A1, ma anche la serie A2.
Resta la strada del ricorso al Giudice Unico contro la decisione del Settore Tecnico Fihp che è un diritto del quali il Vercelli si può avvalere. In poche altre occasioni precedenti, però, una decisione Fihp è stata supportata da una così attenta e meticolosa analisi dei regolamenti e dei fatti (ben 6 pagine di argomentazioni!) e le possibilità di ottenere ragione appaiono molto scarse sia davanti al Giudice, sia di fronte ad un eventual appello in Caf.
Il ricorso del Vercelli (ma più in generale la ritrosia dei piemontesi ad accettare regole consolidate e rispettate da tutti) sta inoltre facendo montare una certa insofferenza tra i presidenti dei club di serie A che non vedono di buon occhio la situazione di incertezza che si è venuta a creare e ancora di più temono il rischio che questa azione del Vercelli possa mettere a rischio un sistema di regole che i club hanno sostanzialmente contribuito a costruire e condiviso nel corso del tempo.