LA PARTITA - LA FESTA
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Valdagno non fallisce il match point casalingo, chiude la serie in gara 4 e si laurea campione d'Italia vincendo la partita contro il CGC Viareggio il risultato di 7-4 e la sfida scudetto per 3-1.
E' un successo meritato quello della squadra di Franco Vanzo che ha chiuso la stagione regolare al quarto posto, destando dubbi e perplessità per una cronica incostanza nelle prestazioni, ma ha messo il turbo ai play off senza praticamente sbagliare nemmeno una mossa.
Gara 4 ha avuto la stessa matrice di tutte quelle precedenti, con il Valdagno a fare la partita, a giocare di più e a meritare la vittoria. Se non fosse stato per un Barozzi strepitoso, la partita sarebbe terminata con un punteggio più ampio. A differenza di tutte le finali precedenti, la partita è stata condizionata da decisioni arbitrali discutibili giusto per ricordare un problema che resta all'ordine del giorno.
E' bene dirlo a scanso di equivoci: non c'è certo lo zampino degli arbitri nel successo cristallino del Valdagno che ha meritato di più questa sera e, complessivamente, nella serie.
E dire che la partita si era messa subito male per il Valdagno con Orlandi (il miglior viareggino di tutta la serie di finale) a segnare il gol del vantaggio CGC dopo nemmeno 5'. Sullo 0-1 il Valdagno impegna ripetutamente Barozzi: ci provano nell'ordine Cocco, Nicolia e ancora Cocco senza nessun esito. Poco prima di metà tempo c'è una grande occasione per Mirko Bertolucci che non concretizza e su azione di contropiede Nicolia serve una pallina a mezza altezza che De Oro mette alle spalle di Barozzi per l'1-1. La fase centrale del primo tempo è quella migliore per il Valdagno che però non riesce a sfondare la saracinesca messa lì da Barozzi.
Il finale di primo tempo è caotico e farà discutere a lungo perchè gli arbitri perdono completamente il controllo della partita: entrambe le squadre avranno modo di lamentarsi e non certo a torto. 20.16 blu a Garcia, 20.59 blu a Cocco, 21.10 rigore per il Valdagno, 22.06 blu a Motaran, 23.35 blu per A.Bertolucci. Tra tiri sbagliati e trasformati siamo sul 3-2 per il Valdagno quando il tavolo perde il controllo di espulsioni e powerplay. Motaran entra prima del tempo; il viareggio rischia il doppio rosso (a Motaran, per l'entrata in pista; a Massimo Mariotti quale responsabile della panchina). Gli arbitri se ne accorgono solo dopo una trentina di secondi quando la panchina vicentina a il pubblico rumoreggiano (eufemisticamente...). Tutti addosso all'arbitro ausiliario (fisicamente), battibecchi tra le panchine, arbitri interdetti: tutto quello che non dovrebbe succedere. Si decide di riavvolgere il nastro: il cronometro viene portato prima a -1.52, poi a -0.52, il pubblico non ci capisce nulla e protesta e il primo tempo finisce.
Quello che è successo (e non è la prima volta) è semplice. Il powerplay generato dall'espulsione di Motaran viene annullato dal gol del 3-2 di Nicolia, mentre il giocatore resta in panchina a scontare la sua espulsione. Quando anche A.Bertolucci esce con il blu, Nicolia non segna il gol su punizione e il Viareggio resta in inferiorità. Finisce l'espulsione di Motaran che può rientrare in pista, ma un suo compagno deve uscire perchè il powerplay in corso è dovuto all'espulsione di Bertolucci e non è terminato. Questo non accade. Se la colpa fosse stata della panchina viareggina ci sarebbe stato il doppio rosso; evidentemente il tavolo si è preso la responsabilità dell'errore riportando indietro il tempo.
A inizio ripresa è ancora Orlandi a suonare la carica per i suoi segnando uno splendido gol su invito di Garcia e portando le squadre in parità sul 3-3. La partita prende una piega favorevole al Valdagno tra il 6' e il 7' minuto. A 6.02 Nicoletti sbaglia completamente il tiro, ma il rimpallo della balaustra di fondo finisce sul bastone di Tataranni che segna il 4-3. Un minuto più tardi il Viareggio si affida a Motaran per battere la punizione del 10' fallo, ma Oviedo para. A 11.31 Orlandi prende un blu e Tataranni allunga trasformando la punizione di prima. A 14.15 c'è un altro blu per il Viareggio, il secondo di Alessandro Bertolucci; Nicolia, però, fallisce la trasformazione. Lo scudetto del Valdagno prende forma per la prima volta a 17.04 quando Tataranni mette in gol sul secondo palo una veloce azione di contropiede. Sulle tribune del Palalido inizia la festa scudetto, smorzata subito da un indomabile Orlandi che trova il 6-4 a 17.45. A 18.18 c'è il terzo blu per Alessandro Bertolucci che si vede sventolare il cartellino rosso ed è costretto ad abbandonare la pista. Il Valdagno, però, non sfrutta nè la punizione nè il powerplay e tiene vivo il Viareggio. Nemmeno a 22.57, quando il Viareggio commette il decimo fallo, il Valdagno riesce a chiudere la contesa. Il gol che scatena la festa del Valdagno arriva a 23.50 quando De Oro scappa in contropiede e segna a una mano spezzando l'ultimo punto che teneva lo scudetto cucito sulle maglie bianconere del Viareggio.
Per la seconda volta Vanzo batte Mariotti in finale scudetto (era già successo con il Bassano). Per la prima volta la quarta classificata in regular season vince lo scudetto. Per la seconda volta il Valdagno si laurea campione d'Italia. Per la prima volta lo fa sulla pista di casa. La festa, è proprio il caso di dirlo, è al Palalido.