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Valdagno ospita il derby sperando di fare meglio dello scorso anno


L'anno scorso, oltre che a venire a noia, la partita ha sempre detto male ai Valdagnesi: fuori in coppa grazie a Trissino, fuori inaspettatamente ai playoff grazie a Trissino.

Scritto da Enrico Acerbi - Pubblicato il 05/12/2015 - 11:11 - Ultima modifica 06/12/2015 - 16:13

Dicono anche sia un derby; quello dell'Agno, il torrente che a Valdagno va di marrone (ricordo il tempo in cui lo chiamavano il Colorado grazie alle tinte della Marzotto) e che, a Trissino, sparisce sotto terra, infido, per poi riaffiorare più a sud, cedendo anche il nome. Già perché il nostro torrente ha sempre avuto una crisi di identità, prima Agno, poi Guà, Frassine e infine si mescola al Gorzone. Così anche le due squadre di hockey ancora non hanno espresso un volto sul quale parametrare la stagione.
La facilità con cui Valdagno rimedia pareggi (talora prestigiosi) fuori casa potrebbe suggerire che gioca meglio quando è umile, difende e infuria in ripartenza, schiumando di grinta e di cuore; quando, invece, vuol fare gioco e possesso palla, a volte, rimedia passi falsi. Anche Trissino non ha identità svariando dal pareggio con i campioni d'Italia e con la doppia cifra di Monza.
I nostri cugini del Sud la cantano assai acida:
”É amaro il commento della partita del Trissino di sabato scorso a Monza. Imbarazzante è l’aggettivo accostabile alla prestazione sciorinata dalla squadra. Superficiale e approssimativa in difesa, vuota e imprecisa in avanti. Una squadra che non sapeva stare in campo e che non sapeva cosa fare....” omissis. E ancora sale sulle ferite … “Il Trissino mette in archivio una brutta figura e vede sempre più grandi i punti interrogativi sulle gare esterne.”
Quindi, alla fine, Valdagno se la passa meglio in trasferta e Trissino meglio in casa. A Trissino non hanno rafforzato molto la squadra, dopo aver “liberato” Diego Nicoletti e dopo aver assegnato a Dario Rigo i compiti di mister. In porta impera Edi Nicoletti (numero 1) assistito da Federico Lorenzato (quando capita, poiché Edi non prende mai blu e Federico assiste, appunto), dietro giocano Dario Rigo (n. 9, mister inossidabile), Alberto Greco (6), Marc Pallares (5) mentre Carlo Bertinato (4) agisce da stantuffo come Pallares. L'attacco, oltre al collaudato Manuel Pasquale (7) si avvale dei due ragazzi stranieri, il nostro ex Maxi Oruste (8), sanjuanino, Mathias Arnaez, catalano (2) e Alessandro Faccin; a ben vedere è la stessa squadra che ha fatto 2-2 con il Forte dei Marmi, se si guarda più in là di Monza.
A Trissino giurano che il derby è sempre particolare, partita diversa che spesso trova protagonisti inattesi (gli arbitri? Quelli della valle sono tutti di Trissino). Noi diamo un consiglio a Franco Vanzo ed alla sua ciurma di ragazzotti: fate finta di essere in trasferta, che Trissino di non essere in casa. Appuntamento allora a sabato, alle ore 20.45 al Palalido e che non vinca il migliore, ma quello che ne avrà buttato dentro una in più. This is Derby!

 

Parole chiave: Serie A1, Giornata 10, Valdagno, Trissino,
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