Archiviate le lunghe polemiche seguite alle semifinali e rispettata la doverosa pausa per la Final Eight di Eurolega, l'hockey su pista si prepara a vivere l'atto conclusivo della stagione 2010-2011. Domani, dalla pista dei campioni d'Italia in carica del Valdagno, parte la finale scudetto più incerta degli ultimi anni.
Diciamo subito che sarà una finale monca perchè mancheranno sempre i tifosi ospiti: i viareggini non saranno a Valdagno; i valdagnesi non andranno a Viareggio. Abbiamo sempre detto che riteniamo questa decisione assurda perchè esagerata rispetto sia ai precedenti che agli eventuali rischi per l'ordine pubblico. Lo ribadiamo ancora una volta: vietare le trasferte nell'hockey su pista è il modo più vile che le forze dell'ordine hanno di venire meno ai propri compiti, un lavarsene le mani che non è all'altezza di uno Stato degno di questo nome.
Fari pronostici sulla sfida Valdagno-Viareggio significa esporsi a figuracce: in pochi azzardano pronostici non solo sulla squadra vincente, ma anche su quanto durerà questa serie che, per quello che si è visto nel corso della regular season, potrebbe finire 3-0 pe una delle due contendenti oppure trascinarci tutti alla bella del 18 giugno.
Il Valdagno ha dalla sua una maggiore freschezza atletica (soprattutto nel procedere della serie quando anche il caldo si farà sentire) e Marozin ha a disposizione una panchina più lunga, ammesso che Antezza (uno dei protagonisti più attesi di questa finale) sia in grado di giocare con la stessa intensità mostrata in Andorra contro il Reus.
Il Viareggio può invece contare sul fattore campo (tre partite in casa che costringono il Valdagno a dover espugnare almeno una volta il PalaBarsacchi), ma soprattutto su una maggiore confidenza dei suoi uomini con appuntamenti ad altissimo tasso emotivo.
E' una finale che si giocherà molto sui nervi, non solo nei cinquanta minuti di ciascuna finale, ma anche tra un match e l'altro. E il paradosso è che Marozin, allenatore mai sopra le righe, fatica a trasmettere ai suoi quella tranquillità che servirebbe nei momenti topici (vedi i cartellini blu e rossi nel finale bollente della partita con il Reus in Eurolega). Mariotti, invece, che sopra le righe ci va per consolidata abitudine, ha a che fare con giocatori capaci di rimanere concentratissimi dal primo all'ultimo minuto.
Ci auguriamo una finale ricca di bel gioco e di spettacolo e con il minor tasso possibile di polemiche. Sarà un lavoro difficile anche per gli arbitri (Tartarellie Galoppi i primi a cimentarsi con la finale scudetto) che potranno fare bene solo se tutti collaboreranno alla riuscita dello spettacolo. Diretta su Raisport 2 a partire dalle ore 21.00
I NUMERI DELLA FINALE
Martedì sera le due squadre si affronteranno per la 43a volta nella propria storia: 20 i successi versiliesi, 4 i pareggi e 18 le vittorie vicentine. Quattro i precedenti stagionali fra le due formazioni, in campionato due affermazioni per gli uomini di Marozin, mentre nella finale di Coppa Italia sono arrivati un pareggio in terra toscana nella gara di andata e la vittoria esterna del Cgc al PalaLido nei tempi supplementari (golden gol di Marco Motaran) che ha consegnato la prima storica coccarda tricolore nelle mani dei bianconeri. Quella in Coppa Italia è lunica sconfitta interna stagionale per i campioni dItalia in carica che hanno chiuso campionato ed Eurolega imbattuti davanti al proprio pubblico. Valdagno è reduce dalla sconfitta nel quarto di finale della Final Eight di Eurolega con il Reus, entrambe le formazioni arrivano alla finale con un percorso netto (zero sconfitte) nei playoff: per i vicentini 2-0 nei quarti al Seregno e 2-0 nella serie di semifinale al Lodi, mentre i bianconeri hanno fatto fuori in due partite secche sia il Sarzana nei quarti che il Breganze in semifinale. Lultimo match giocato dai versiliesi è gara2 contro i rossoneri al PalaBarsacchi il 10 maggio scorso e culminato con il successo per 2-1 (doppietta di Orlandi) che è valso la terza finale scudetto negli ultimi 5 anni dopo le due perse nel 2007 e 2008 contro il Follonica.
PAROLA AGLI ALLENATORI
Massimo Mariotti (Cgc Viareggio): Penso sia la finale più giusta per i valori espressi dalle squadre in campionato che si sono dimostrate le più regolari. Valdagno è campione dItalia in carica e quindi parte con un leggero vantaggio. Dal canto nostro abbiamo disputato una stagione già ora eccezionale con la conquista della Coppa Italia, primo trofeo del club, adesso siamo consapevoli di poter raggiungere un traguardo che sarebbe storico per la città di Viareggio, ma abbiamo dalla nostra la tranquillità di aver disputato già una grande stagione.
Gaetano Marozin (Isello Valdagno): Arriviamo a questa finale scudetto con un po di amarezza per leliminazione in Eurolega ai quarti, ma con unaccresciuta consapevolezza dei nostri mezzi. Contro il Reus, infatti, abbiamo giocato alla pari, in alcuni frangenti anche meglio. Affrontiamo questa finale con grande tranquillità, consci di poter mettere la gara sul ritmo che è una delle nostre caratteristiche, poi sappiamo che come tutte le finali potrà essere decisa dagli episodi. Leventuale bella fuori casa? Certo per loro sarà un vantaggio giocare gara5 in casa, ma prima bisogna vedere se la serie sarà così lunga. E vero, ci siamo divorati la vittoria delle regular season perdendo allultima giornata a Molfetta, ma adesso è inutile pensarci.
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