L’aveva assaporato Bassano, il dolce gusto della vittoria. Ci avevano creduto gli aficionados (così li chiamano da quelle parti) giallorossi. Invece dopo un primo tempo chiuso sotto 4-1 è arrivata inevitabile la ripresa, perché le partite si sa durano 50’. Ecco allora che la festa, ancora una volta, la fa Valdagno: proprio così, perché ormai tra i supporters biancoazzurri bisogna andare a memoria (e non è detto che ci riescano) per ricordarsi di un derby perso, il tutto in una cornice di pubblico straordinaria e in una Curva Nord gremita all’inverosimile, che si è dannata l’anima per tutti e 50 i minuti per sostenere, incitare e guidare la squadra verso la vittoria a conquistare 3 punti importantissimi (peccato per i pochi bassanesi giunti a Valdagno).
LA CRONACA
Giudice arriva in riva all’Agno con la defezione Ambrosio (lesione muscolare alla schiena) e manda in pista Cunegatti tra i pali (per una volta anche lui beccato dalla curva all'inizio del match) in difesa Zen e Campagnolo, in attacco Garcia con Gimenez; Vanzo risponde con Gnata in porta, in difesa Nicoletti e Platero, davanti Nicolia con Tataranni. E’ proprio il capitano valdagnese a firmare il primo brivido: alza schiaccia a 3.04 e Cunegatti ci va di riflesso. Passano 26” e stavolta Nicolia serve per Tataranni, ma l’occasione è sciupata. Poi, a 6.35, Ferrari decreta un rigore (a molti difficile da interpretare) che Garcia realizza bucando Gnata sul suo incrocio destro, 0-1. La reazione dei campioni d’Italia non si fa attendere: a 7.57 Nicolia serve ancora una volta Tataranni che stavolta riesce a trafiggere il “Gatto”, 1-1. A 8.30 il numero 50 giallorosso fa un miracolo di casco sulla botta di capitan Nicolia e, mentre Valdagno fa la partita, Bassano, cinico, fa i gol. E' il 12.12 quando Garcia pesca Gimenez che appoggia dentro infilando Gnata sul primo palo, 1-2. Esattamente 43” dopo Cunegatti è lesto a sventare col guantone il tiro violento di Nicolia sul primo palo. A 13.37 l’occasione di Bassano di calare il tris sta nella conclusione di Zen che scheggia il montante, mentre a 14.47 è Valdagno che potrebbe pervenire al pareggio, ma Nicolia si fa neutralizzare da Cunegatti il rigore. Ci prova Festa, a 7.46 dall’intervallo, a scalfire l’estremo ospite, e a 20,02 gli ospiti trovano il terzo gol: se ne va Campagnolo, a tu per tu con Gnata, a bucarlo con una “pizzicata” sotto traversa, 1-3. Il primo tempo di sofferenza dei biancoazzurri si conclude col poker giallorosso firmato da Gimenez, a 23.03, con deviazione maligna sottoporta su tiro dalla lunga di Campagnolo. A 2” dall’intervallo è ancora Cunegatti, di gambale, a fermare Nicolia.
Per fortuna arriva puntuale, attesa, sperata e inevitabile la ripresa. Valdagno torna in pista con gli occhi iniettati di sangue e niente può fermarlo. 18” bastano per il primo gol: Nicolia per Tataranni, gol, 2-4 e neanche il tempo di respirare. Scorre il cronometro e al 40” ecco che Gnata compie il suo miracolo di serata fermando il tiro a botta sicura di Gimenez. A 2.06 Nicolia non sfrutta un delizioso tu per tu con Cunegatti che lo strega. Invece a 2.45 è Gimenez in azione personale a farsi fermare dal palo. A 3.42 Campagnolo prende un cartellino blu, ma bomber Tataranni si fa ipnotizzare dal n. 50 ospite. In power-play Valdagno non riesce a sfondare, vittima della cattiva sorte, quando a 4.57 Rodriguez manda la pallina a sbattere sul palo. A 6.36 per ospiti viene decretato un rigore, ma Gnata respinge su Garcia, dicendo che per oggi può bastare così e che da lì non si passa più. A 8.58 è Nicoletti a farsi parare il terzo rigore di serata, concesso per aggancio di Zen ai danni di Nicolia. Il tempo scorre, i campioni d’Italia non si disuniscono e colpiscono, mortiferi quando devono. E' il 13.33 e Nicolia bolla il primo incrocio alla sinistra di Cunegatti, che vede gran poco di questa bordata, 3-4. Cunegatti viene infilzato ancora a 14.12 con un gol capolavoro: il cabezon si decentra da sinistra a destra e sotto la curva la manda in delirio con un incrociato che sbatte sul legno e poi entra: 4-4 e boato tanto assordante quanto liberatorio. Non è finita: a 15.25 Campagnolo prende un secondo blu per proteste (rischiando anche qualcosa in più) e, sebbene Nicolia si faccia parare il diretto, questa volta i padroni di casa sfruttano al meglio il power play. Sorpasso firmato dal super bomber Massimo Tataranni, a 16.23, che mette in porta da pochi passi il gol del 5-4 (nell'occasione sottolinea il suo orgoglio materano). Il Palalido è una polveriera già in festa, ma la partita non è finita: a 17.11 è clamoroso come Platero non riesca a insaccare la splendida pallina confezionatagli su misura dal capitano, mentre a 18.05 Valdagno tocca quota 10 falli: Gnata spiega a Gimenez che ai suoi tifosi non si può ora rovinare la festa e para. A 4.17 dal termine Nicolia colpisce un palo clamoroso. E' il preludio alla sesta rete che arriva puntuale per mano, o meglio per stecca, dello scatenato Platero: il numero 57 fa tutto da solo, mettendo la parola fine all’incontro a 23.13 quando manda pallina a picchiare il ferro e insaccarsi malefica alle spalle di Cunegatti, 6-4.
Finisce nel tripudio, nel boato assordante, nei canti di gioia e di festa della gente del Palalido che salta e che esulta. Il derby l’ha vinto Valdagno, e con pieno merito.