Mettendosi nei panni di uno spettatore che, tornato a casa ad ora tarda dal PalaInfoplus di Bassano dove si era disputata la partita tra Geo&Tex Bassano e Recalac Valdagno, distanziate in classifica di un solo punto, abbia dovuto rispondere alla domanda di un familiare assonnato: “Com’è andata?”, avrà senz’altro detto: “4 a 3 per il Valdagno”, aggiungendo subito dopo all’interlocutore assonnato: “Il primo arbitro ad 1’.08” dalla fine, sul 3 a 3, ha dato blu inesistente a James Taylor eloquenti le immagini televisive di Studio 7 HD) che ha deciso la partita.
Supponiamo che lo stesso spettatore avesse assistito ad un derby Milan-Inter e un qualcosa di analogo fosse successo a San Siro: un coro di 80.000 fischi, una selva di articoli in prima pagina, discussioni in Tv e bar per anni; accuse di furto dopo decenni, scudetti rimessi in bilico.
Ma la partita di ieri sera non era che una partita di hockey pista; l’interesse è relativo a qualche centinaio di persone di una città di provincia; gli arbitri, dal potere sovrano, possono sbagliare senza nessuna conseguenza, se non per la squadra umiliata, per la società che investe economie, tempo ed illusioni nell’hockey, per i tifosi che si sentono presi in giro, offesi.
Ingiustizia è fatta ancora, quindi, sulla pista di Bassano.
Come era già capitato in un passato recente, come probabilmente potrà capitare ancora, se gli arbitri possono sbagliare all’ultimo minuto senza nessuno che possa intervenire, falsando così un risultato importante per la classifica e per gli umori del pubblico; tanto, l’hockey è per pochi intimi, non smuove interessi nazionali; è uno sport minore, anche se uno sport, e allora, accettiamo sportivamente ed incassiamo!
Se poi vogliamo ancora parlare della partita: il primo tempo si è giocato con molta pretattica, chiudendo sull’1-1, con prima rete per gli ospiti.
Secondo tempo: molto più vivace, con partenze e ripartenze che hanno esaltato il gioco e fatto notare anche qualche sbavatura, dovuta probabilmente alla stanchezza (la trasferta in Spagna, per i giocatori bassanesi, deve aver influito sulla condizione atletica, alcuni giocatori inoltre non si sono mai ripresi da certe situazioni fisiche). Nel batti e ribatti, tra alcuni blu ed azioni concitate, sono fioccati i gol: due a uno per il Valdagno, due a due, tre a due per la Geo&Tex a quindici minuti dalla fine, poi tre a tre fino ad un minuto e pochi secondi dalla fine. Poi il fattaccio, a conclusione di una partita dai non molti falli assegnati (6 a 4), ma quello finale, presunto, ha cambiato tutto.
Sicuramente possiamo dire con certezza che anche ieri sera il Bassano ha dimostrato di poter giocare alla pari con squadre (Valdagno – Viareggio – Lodi) costruite per vincere in Italia e in Europa, con rose imbottite di campioni e solisti che possono sopperire a mancanze tattiche ed inventare la giocata in qualsiasi momento. A ciò la Geo&Tex risponde con grinta, cuore, organizzazione e tecnica dei suoi leoni giallorossi.
Alla prossima (sabato 21 Aprile), ancora al PalaInfoplus: altro derby vicentino, stavolta ospite sarà il Breganze. E’ opportuno inventarsi qualcosa perché il pubblico, amareggiato dal finale di ieri sera, torni a vedere una partita di hockey e non un qualcosa di diverso; altrimenti, altro che calo di interesse per l’hockey.