Cerca in hockeypista.it


Archivio completo delle notizie

Una partita perfetta: il Follonica cala il poker


Si chiude con una nettissima vittoria a favore del Follonica la più lunga ed incerta tra le finali degli ultimi anni. Il Viareggio regge un tempo, poi crolla sotto i colpi di una squadra spinta dalla classe, dalla voglia di vincere e dalla rabbia. Un successo che chiude l'epopea di un gruppo incredibile che ha conosciuto soltanto successi.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 12/06/2008
Mancava solo lui, Massimo Mariotti, a fare festa sotto la curva degli Eagles al Capannino. Il demiurgo di quello che è destinato a passare alla storia come il grande Follonica, l'artefice di una epopea sportiva con pochi eguali non solo nell'hockey su pista, ma anche nello sport italiano in generale.
Eppure è tutto suo questo tredicesimo trionfo del Follonica, questo quarto scudetto consecutivo che ribadisce il dominio di questa squadra sull'hockey di casa nostra. Sua la definizione del gioco maremmano, sua la sapiente gestione di un gruppo di fuoriclasse, suo l'imprinting mentale di una squadra che non molla mai, nemmeno quando sembra morta e sepolta.
Onore al merito. E onore ad un Follonica che solo una parola può descrivere: perfetto.
Non un errore in tutta la partita, pochissime sbavature difensive alle quali ha rimediato un Da Silva formato Torres Novas, un contropiede "alla maremmana" che non si vedeva da un paio di partite, due Bertolucci formato spettacolo, un Alessandro Michielon incontenibile, un Enrico Mariotti suggeritore preciso ed instancabile, Pallares e Farran a dimostrare ancora una volta di meritare quella maglia azzurra, persino un Marco Pagnini passato dallo scudetto juniores a quello assoluto con tanto di battesimo del gol, quasi a voler rappresentare un ideale passaggio di consegne fra generazioni differenti.
Non c'era spazio, in questa partita, per comprimari. E il Viareggio non ha retto a tanta, impressionante, inattesa voglia di vincere. Ci ha provato un tempo e qualche minuto, poi si è arreso alla magia di Mirko Bertolucci, schiacciata in rete da Farran. Una schiacciata al limite del regolamento che ha messo nel sacco non solo la pallina del 2-0, ma anche la voglia di resistere del Viareggio, crollato mentalmente quando il cronometro aveva appena iniziato la corsa del secondo tempo.
E contro una squadra ormai rassegnata, quasi appagata dall'aver costretto tutti, avversari e tifosi, ad una inattesa gara cinque, il Follonica ha trovato il suo habitat naturale e ha gestito la finale scudetto allo stesso modo in cui si gestisce la prima amichevole della stagione: mandando in pista tutti a fare passerella e mandando in gol quasi tutti gli esterni.
Ancora una volta il Follonica e Massimo Mariotti hanno smentito tutte le cassandre. E' vero: un ciclo si è concluso e a Follonica lo sanno tutti. Ma non si è chiuso come tutti pensavano (o temevano), non con un lento e mesto declino. Il ciclo si chiude in trionfo e si chiude soltanto perchè si scioglie il patto che per quattro anni ha legato questi campioni.
Il ciclo si chiude perchè l'hockey perde due tra i fuoriclasse unici come Alberto e Alessandro Michielon che hanno salutato non solo il pubblico di Follonica, ma anche quello di tutta Italia. Simpatici o meno che possano essere alle varie tifoserie, l'hockey faticherà a sostituirli con altri miti, perchè la parte che hanno recitato da 20 anni in qua è una parte di primissimo piano che richiede caratteristiche non comuni. Il ciclo si chiude perchè il futuro di Enrico Mariotti potrebbe non essere a Follonica, come non lo sarà quello di Da Silva e di Farran e forse anche quello dei Bertolucci.
Toccherà ai dirigenti del Follonica l'arduo compito di aprire un nuovo ciclo vincente, ad iniziare dallo scomodissimo ruolo di Massimo Mariotti. Che oggi non ha potuto festeggiare come avrebbe meritato, che sà di avere compiuto un'altra impresa, ma che sa anche che la prossima sarà molto più difficile.


© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo previa autorizzazione dell'autore stesso.