Un Valdagno strepitoso rimanda il verdetto a gara 3

ECO.EL. HOCKEY VALDAGNO: Vallortigara, Pace, Hernandez, Bertoldi, Nicolia, Zarantonello, Cocco, Gomez, Ventra. All. Lodi
REDIL NOVARA: Motaran S., Motaran D., Amato, Crudeli, Desponds, Karam, Monteforte, Puzzella. All. Crudeli.
Arbitri: Bisacco (Follonica) e Ferrari (Viareggio)
Reti: pt 5’35” e 12’26” Karam (N), 13’16” 14’40” Nicolia (EE), 15’01” Hernandez (EE), 20’04” Nicolia (EE); st 3’35” Crudeli (N), 18’07” Nicolia (EE).

Miracolo Eco.El.! Il team biancoceleste rimaneggiatissimo per le assenze di Ventra e Pranovi mette sotto il Novara in garadue e porta così ì piemontesi alla bella di giovedì sempre al Lido. Serata magica per Nicolia, ma anche per uno straordinario Vallortigara. Serata di gran spolvero per i numeri uno perché dall’altra parte Puzzella con una serie di interventi eccezionali ha evitato per il Novara un punteggio ben più pesante. Ma una lode particolare la merita Gomez, sceso in pista nonostante le condizioni gravi del padre e poi autore di una prestazione magistrale.
Brividi già all’1’: saetta di Cocco, palo. Avvio a ritmi infernali, ma il Novara con Karam inventa due conclusioni micidiali: 0-2. Ma l’effetto-Nicolia si fa sentire appena dopo 1’30” dal suo ingresso in pista: 13’16” tiro secco su rigore e palla nel sacco, 14’40” girata fantasmagorica da fuori area e rete che si gonfia. Il sorpasso arriva al 15’01” con un tap in di Hernandez su delizioso assist di Nicolia. E al 16’47” Vallortigara si supera parando sicuro un rigore di Desponds. Il Novara schiuma rabbia, ma l’azione dirompente di Nicolia provoca squarci nello scacchiere tattico piemontese ed il gaucho al 20’04” centra il sette con un bolide: 4-2. Ultimi brividi con un palo di Motaran (21’) e un palo di Nicolia (24’02”).
Nella ripresa il Novara da tutto, protetto da uno stratosferico Puzzella. Crudeli e Monteforte impattano, ma Eco.El. mette sui piatti della bilancia un orgoglio mostruoso. Al 18’07” il gol, decisivo, da annali: spalle alla porta, appena fuori area, Nicolia fa passare pallina sul fianco del difensore, la uncina e batte al volo e insacca a mezz’altezza. C’è ancora da soffrire, poi arriva l’apoteosi.