CGC VIAREGGIO: Barozzi (Bacci), Guidi, Squeo, Travasino, Montivero, Dolce, Lenci, Orlandi, Deinite. Allenatore: Alessandro Cupisti.
CONSORZIO ETRURIA FOLLONICA: Bargallò (Tosi), F. Pagnini, M. Pagnini, Bresciani, Molina, M. Bertolucci, A. Bertolucci. Allenatore Giancarlo Fantozzi.
ARBITRO: Fermi di Piacenza.
RETI: p.t. al 1 Montivero, al 5 M. Bertolucci, al 16 A. Bertolucci; s.t. al 3 Travasino, al 18 A. Bertolucci.
NOTE. classifica finale del concentramento: Follonica 9, Cgc Viareggio 4, Bassano 3, Lodi 1. Consorzio Etruria Follonica qualificato per la finale contro il Toyota Valdagno (28 ottobre a Valdagno, 2 dicembre a Follonica).
Signori, noi ci siamo ancora. E voi? Non pervenuti, stando allesito della semifinal four di coppa Italia. Lodi? Poco più che sparring partner. Bassano? Tre punticini quando non contava più nulla. Viareggio? Ancora sceso una fermata prima del capolinea. Non conta dove si gioca, quando cè da tirare fuori gli attributi la maglia azzurra riesce a dare quel qualcosa in più difficile da spiegare. Quando il Follonica mangia la nocciolina di Superpippo non basta la panchina corta, non basta la squalifica quantomeno opinabile di Velasquez nella gara decisiva, non basta tenere fuori dai palazzetti lallenatore Massimo Mariotti. Quando insomma cè da scrivere la storia, la penna in mano ce lhanno sempre quelli dellEtruria. Per la quinta volta in finale di Coppa Italia.
A Viareggio si consuma il delitto perfetto: una dopo laltra cadono sotto i colpi di Mirko ed Ale Bertolucci, semplicemente fantastici in pista e fuori ma tutta la squadra è stata perfetta, le pretendenti al trono. Ultima vittima sacrificale il Cgc di Cupisti, costretto dai risultati precedenti a vincere per arrivare in finale: invece ha vinto il Follonica, 3-2, lennesima riprova di come laspetto mentale e lunità del gruppo contino maledettamente a questi livelli. Un paio di mesi di lavoro, e nemmeno tranquillo, e il nuovo Etruria è già squadra, capace di non perdere un grammo di qualità nei (pochi) cambi e di trasformarsi di colpo per assecondare le qualità dei singoli. Nemmeno il gol di Montivero in apertura di partita, tiro accompagnato con deviazione decisiva, turba più di tanto i sonni degli azzurri. LEtruria gioca, penetra, trova spazi, apre le difese, e una volta che arriva davanti al portiere è micidiale, quasi come lanno doro 2006. Al contrario, invece, sembra che il Viareggio preferisca aspettare tempi migliori e lasciar giocare il Follonica, una tattica che alla fine darà ragione proprio agli azzurri. In nemmeno dieci minuti infatti Mirko ed Ale Bertolucci mettono la freccia: gol del pareggio su tap in dopo conclusione di Bresciani, vantaggio azzurro del secco su precisa conclusione allangolino, il sorpasso al Viareggio è cosa fatta e i valori in campo sono tornati al punto giusto. Lulteriore mancanza di un giocatore mette lEtruria sempre sotto scopa e il cartellino blu beccato da Mirko potrebbe far girare la sfida, invece non cambia quasi nulla in pista, la partita rimane in mano al Follonica che nel secondo tempo controlla la sfuriata del Viareggio.
Il pari di Travasino in contropiede arriva con difesa del Golfo sbilanciata, poi un pizzico di fortuna e le straordinarie parate di Bargallò, che neutralizza due tiri di prima potenzialmente devastanti per le sorti azzurre, mantengono la sfida in perfetto equilibrio. Con un Mirko Bertolucci a mezzo servizio, a causa di uno stiramento rimediato nel primo tempo, il Follonica riesce comunque a non perdere la calma, permettendosi alla fine il tris ancora per mano del capitano su assist di Mirko a 100 secondi dalla sirena. Semplicemente fantastici.
La grinta e lorgoglio del capitano come specchio dellimpresa di Viareggio. Ale Bertolucci è stanco, fiero, orgoglioso ma anche realista dopo il miracolo in riva alla Darsena che ha regalato al Follonica la quinta finale di coppa Italia consecutiva. La voglia di vincere e la possibilità di fare bene nel breve periodo non labbiamo mai persa conferma il secco nonostante questa impresa che ha del miracoloso alla lunga potremmo comunque avere qualche problema, perché in ogni caso la squadra rimane sempre corta. Con un giocatore per darci qualche cambio ogni tanto, non serve Nero Paez tanto per capirci, saremmo di gran lunga la squadra da battere per tutti, con ottime chances anche in Europa. Noi non smettiamo mai di combattere, è questo il nostro segreto: sabato siamo stati tutti fantastici, i complimenti vanno a tutto il gruppo che è stato bravo a gestire limpegno nel migliore dei modi.
Nemmeno gli imprevisti dellultimora, come lespulsione di Velasquez contro il Bassano e i due tiri di prima parati da Bargallò nel finale della sfida contro il Viareggio, hanno scalfito la resistenza dellEtruria. Siamo stati perfetti anche a controllare situazioni come queste, che in altre circostanze potrebbero rompere definitivamente un meccanismo continua il capitano la maturità di questo gruppo e lamicizia che si respira nello spogliatoio sono da sempre la nostra arma in più e lo saranno anche questanno. Perché, è bene ricordarlo a tutti, sarà il Follonica a decidere quando il suo ciclo sarà finito. Tranquilli, data la scadenza è ancora molto lontana
Michele Nannini