Il roccioso fuoriclasse spiega così la sua decisione: “Alla fine delle ultime stagioni e con l’approssimarsi dei quarant’anni, più volte sono stato sul punto di lasciare, in quanto pensavo di non poter dare più un contributo importante anche perché mi trovavo con le ginocchia ormai logorate. Questo ultimo anno è stato veramente un calvario, troppi infortuni e poche apparizioni in pista. E’ stata una scelta difficile perché mi piace ancora giocare a hockey, ma il rischio di avere danni permanenti è troppo grande. Poi c’è la famiglia, sono padre di due bambine, e ho anche una azienda da seguire.”
Resterà nell’ambiente?
“Certamente – continua Eddy Randon, che ha conseguito il patentino di allenatore di 3' livello – sono stato contattato da alcune società del vicentino, mi sono stati offerti incarichi come tecnico e anche compiti organizzativi dirigenziali. Sto valutando attentamente, questo interessamento mi gratifica e nello stesso tempo mi stimola”
Eddy Randon, classe 1975, è maturato nelle giovanili dell’Hockey Trissino. Ha iniziato collezionando la prima vittoria con la conquista della medaglia d’oro ai Giochi della Gioventù nel 1989 a Roma, e continuando poi aggiudicandosi il titolo italiano nelle categorie ragazzi, allievi, primavera e per tre anni consecutivi nella categoria Juniores.
A soli quindici anni, nell’anno 1990/1991 inizia a giocare da titolare in serie A1 con il Trissino.
Giocherà con la maglia bluceleste n.3 fino alla stagione sportiva 2008/2009, a parte una breve parentesi a Breganze nel 2004/2005. Ben diciotto campionati di Serie A1 con l’Hockey Trissino, giocatore simbolo e capitano della squadra.
Nell’estate 2009 passa al Valdagno, dove in pochi anni raccoglie il premio del lavoro di una vita: tre Campionati italiani, una coppa Italia e tre supercoppe, il tutto negli anni compresi tra il 2009/2010 e il 2012/2013.
Nella sua carriera ha vestito anche l’azzurro della nazionale italiana: oltre ai Campionati europei Under 16 e atre edizioni dei Campionati europei juniores, ha partecipato ai World Games a l’Aia in Olanda nel 1993 e ai Campionati europei senior nel 1999/2000.
Nella stagione sportiva 2013/2014 il rientro nell’Hockey Trissino, la società per la quale ha dato gli anni migliori della sua carriera sportiva. Lascia un segno indelebile e non solo per le indubbie doti tecniche.