Poche ore di lavoro (ma molto intense) per il bigliettaio del CGC Viareggio. I 2000 biglietti in vendita per la finale scudetto sono finiti quasi subito, lasciando a bocca asciutta centinaia di appassionati che avrebbero volentieri assistito all'evento e che dovranno accontentarsi di seguirlo grazie alla diretta TV di Raisport Satellite.
Mercoledì 2 maggio ci sarà il tutto esaurito al palaBarsacchi di Viareggio e certamento lo stesso accadrà martedì 8 maggio al Capannino di Follonica in gara 2.
Improvvisamente l'hockey su pista si accorge di non avere a disposizione impianti abbastanza capienti per eventi di questa portata e, per uno sport che appena cinque anni fa agonizzava senza pubblico, senza tv e senza sponsor significa dover fare i conti con problemi nuovi e quasi piacevoli.
Viareggio-Follonica interessa anche per la novità che rappresenta. Che la squadra di Mariotti sia in finale non è una novità; che ci sia quella di Cupisti, invece, è proprio la sorpresa inaspettata, la dimostrazione che il campionato italiano non è bloccato su valori consolidati (come lo è quello spagnolo con il Barcellona che domina o quello portoghese con il Porto da tempo immemore ai vertici). Ed è innegabile che le novità e le sorprese contribuiscano ad aumentare l'interesse del pubblico.
Una finale inedita che apre scenari inediti di cui sono ben consapevoli anche i due condottieri Massimo Mariotti e Alessandro Cupisti che, dopo avere condiviso i migliori anni dell'hockey azzurro con la maglia della nazionale (i due hanno giocato insieme a Vercelli e a Prato, in Nazionale hanno vinto insieme due Mondiali, un Europeo e un bronzo a Barcellona 92) , oggi si trovano a guidare le opposte fazioni. E forse non è un caso che i tecnici finalisti provengano proprio da quella generazione che ha fatto grande l'hockey italiano nel mondo.
Quando si arriva alla finale non cè mai una favorita dobbligo commenta Massimo Mariotti, allenatore-giocatore dei maremmani forse noi abbiamo più esperienza e abbiamo giocato più partite di questo tipo, ma dallaltra parte cè grande entusiasmo per un risultato storico, tanto che forse gli stessi viareggini non si aspettavano di arrivare dove sono arrivati, fra laltro con pieno merito, giusto premio per un piazza storica come Viareggio. Sono particolarmente contento che ad allenare la squadra avversaria ci sia un amico come Alessandro che si è veramente meritato questo traguardo con la squadra della sua città. E pensare che allinizio qualcuno aveva storto il naso, ma lui ha dimostrato di essere bravo e capace e non ho mai avuto dubbi, perché una persona carismatica, che è stato il miglior portiere del mondo, non perde il proprio valore sulla panchina.
Alessandro Cupisti che, con le due vittorie esterne a Bassano, ha infiammato i cuori di unintera città: A Viareggio cè un grandissimo entusiasmo che pervade anche nei giocatori. Entusiasmo che andrà portato in pista, per noi si tratta di una grande opportunità, non abbiamo pressioni, né tanto meno lobbligo di fare risultato. Personalmente ho raggiunto lobiettivo che mi ero posto quando ho smesso di giocare: centrare la finale scudetto con la squadra della mia città. Sappiamo di affrontare quella che a mio parere è la migliore squadra dEuropa e che in questi anno ha scritto pagine importantissime. Noi però abbiamo fame e questo nellhockey conta moltissimo e nellarco delle tre partite sono sicuro vincere la squadra più forte. Ringrazio Massimo per le belle parole, tra me e lui cè un rapporto veramente intenso, e lui ha dimostrato di essere un grande allenatore, non a parole ma con i fatti.
Quattro i precedenti ai playoff fra le due squadre, culminati sempre con la vittoria del Follonica. Anche in campionato in questa stagione due vittorie per gli uomini Mariotti (2-1 a Viareggio e 7-1 al Capannino).
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