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Troppe assenze: l'Azeta Artprint Correggio esce dalla coppa


Si chiude con un bilancio di una vittoria e una sconfitta la trasferta dell’Azeta Artprint Correggio per il concentramento di coppa di Lega di Matera: troppo poco per centrare la qualificazione alla finale che è stata conquistata dal Molfetta. Senza Jara e Civa la squadra ha pagato i troppi errori commessi in attacco.

Scritto da Correggio Hockey - Pubblicato il 14/09/2008
MOLFETTA - AZETA ARTPRINT CORREGGIO 2-5 (primo tempo: 2-3)
MARCATORI: Persia, Papapietro, Persia, Papapietro, Sinisi. Nella ripresa: D.Vianna (2).
MOLFETTA: De Pinto, Bocassini, Persia, Piscitelli, Cirilli, Azzolini, Agrimi, Sinisi, D.Vianna, Trombetta. All. J.Vianna.
AZETA ARTPRINT CORREGGIO: Morlini, Farina, Malavasi, Siberiani, Papapietro, Carboni, Lanaro, Sologni, Ferrari. All. Caricato.
ARBITRI: Strippoli di Bari e Silecchia di Giovinazzo.
NOTE : espulso Carboni per 5’.

MATERA - AZETA ARTPRINT CORREGGIO 1-3 primo tempo: 0-1)
MARCATORI: Papapietro. Nella ripresa: Vivilecchia, Farina, Papapietro.
MATERA: Picca, Barbano, Reho, Cellura, Nicoletti, Vivilecchia, M.Xiloyannis, Gaudiano, G.Xiloyannis, Matera. All. Massari
AZETA ARTPRINT CORREGGIO: Morlini, Farina, Malavasi, Siberiani, Papapietro, Carboni, Lanaro, Sologni, Ferrari. All. Caricato.
ARBITRI: Strippoli di Bari e Ciccolella di Molfetta.
NOTE: espulso Vivilecchia per 2’

La squadra di Nino Caricato paga a caro prezzo le assenze di Civa e di Jara e le non perfette condizioni fisiche di capitan Carboni. Ma paga anche e soprattutto per i tanti errori commessi davanti alla porta avversaria che avrebbero potuto dare alla trasferta lucana il sapore dell’impresa.
Nel match d’apertura contro il Molfetta l’Azeta Artprint Correggio non ha avuto la freddezza di chiudere una partita giocata meglio degli avversari, almeno nella fase di costruzione della manovra. Le occasioni sono state numericamente a vantaggio degli emiliani, ma i pugliesi hanno avuto la capacità di trasformarle in reti, mentre Carboni e compagni hanno contribuito all’otto in pagella per il portiere De Pinto, migliore in pista dei suoi. Basti citare i quattro rigori e la punizione di prima sbagliati che avrebbero dato al risultato tutt’altra forma.
Anche la sfortuna ci ha messo del suo quando, sul 2-2 a fine primo tempo, il tiro di Sinisi si è infilato nella porta di Ferrari attraverso un buco nella rete, fatto piuttosto raro che però è costato il 3-2 alla squadra biancorossoblù dato che il direttore di gara, pur rilevando il buco e invitando un inserviente a ricucirlo, ha ritenuto di dover confermare il terzo e definitivo vantaggio pugliese.

Nella seconda partita della giornata l’Azeta Artprint Correggio si è rifatta battendo i padroni di casa del Matera per 3-1. La superiorità correggese è apparsa evidente sin dai primi minuti, ma la stanchezza ha impedito ai biancorossoblù di cercare una vittoria con largo margine che avrebbe lasciato aperta la porta ad una tenue speranza di qualificazioni. Con un’intera partita sulle gambe e solo cinque giocatori a disposizione (Ferrari, Carboni, Farina, Lanaro e Papapietro il quintetto iniziale con Siberiani unico cambio vero e i baby Malavasi e Sologni in panchina), in un clima tropicale con più di 30 gradi e umidità elevatissima, i ragazzi di Caricato sono crollati ad inizio ripresa e sono stati raggiunti sul pari ad un minuto dalla fine, trovando nei secondi finali i due contropiede che hanno consegnato agli annali la prima vittoria stagionale.

Nonostante la mancata qualificazione alla final four, il clima in casa correggese resta assolutamente sereno. C’è la consapevolezza che, a ranghi completi, le cose sarebbero andate diversamente e che il recupero degli infortunati ha tempi contenuti: Jara dovrà stare fermo ancora una settimana, ma riprenderà ad allenarsi proprio alla vigilia del campionato; Civa è ormai avviato sulla strada di un completo recupero e entro ottobre sarà a completa disposizione di Caricato. A Matera si è visto ancora un ottimo Papapietro, a segno per quattro volte ed estremamente determinato. Anche Farina, nel cuore della difesa, inizia a prendere maggiore confidenza con i compagni di reparto. Ce n’è abbastanza per essere ottimisti e per guardare agli impegni futuri con una certa serenità.

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