Il campionato di A1 si è fermato in questo fine settimana, per dar modo alla nazionale italiana di iniziare la preparazione ai Campionati del Mondo che avranno luogo in Angola dal 20 al 28 settembre prossimi. L’appuntamento della nuova Italia di Massimo Mariotti era di quelli importanti: una amichevole zeppa di significato e nel ricordo di Stefano Dal Lago a 25 anni della sua scomparsa. Una partita tra gli azzurri di oggi e quel gruppo di atleti che resero grande l’Italia e i club italiani negli anni passati, molti dei quali ancora in attività come Dario Rigo, Massimo Cunegatti, i fratelli Bertolucci, Alberto Orlandi, Roberto Crudeli, Enrico Mariotti, tanto per citarne alcuni.
Ritornando a casa nostra, il Trissino attuale si deve inchinare dinnanzi a tanto splendore, abbassare la testa e meditare sulla propria pochezza. Anche a Giovinazzo è scesa in pista una squadra con poche idee e senza quella cattiveria agonistica necessaria per fare risultato, fuori casa mai protagonista, insomma il solito copione purtroppo quest’anno già visto.
Martedì 5 marzo l’intero direttivo con in testa il presidente Andrea Greco ha parlato a lungo con i giocatori e con il tecnico, richiamando tutti alle loro responsabilità e cercando di dare una scossa all’ambiente che permetta la permanenza in categoria. La critica classifica attuale non consente distrazioni, chi gioca e chi entra in pista deve dimostrare quanta rabbia e voglia abbia in corpo. Ci si aspetta il segnale di un gruppo che si sente squadra, che non è assolutamente morto. E’ ora di cambiare registro e vogliamo credere di essere ancora in tempo. Per il bene dell’Hockey Trissino.