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Trissino, aperta la caccia grossa al quarto posto


Colpo grosso del Gemata Trissino al Casa Mora di Castiglione, tre punti d'oro arrivati dopo una partita ben giocata e gestita dai vicentini che lancia Oviedo e soci in un solitario quinto posto in classifica modificando così in corso d'opera l'obbiettivo stagionale trasformandolo in una caccia al quarto posto per una griglia play-off più favorevole.

Scritto da Hockey Trissino - Pubblicato il 25/02/2008
Risultato in bilico per tutta la partita per merito di un super Fontana che tiene a galla i suoi sventando almeno cinque grandissime occasioni agli ospiti, tra testa a testa e conclusioni ravvicinate di De Oro, Abalos e Tataranni. Anche Oviedo dall'altra parte non è da meno e dice no in modo impeccabile ai toscani che si vedono parare una punizione diretta ed un rigore dal portierone argentino tornato già da alcune partite in forma mondiale. Sblocca il “Tata” su punizione di prima eseguita magistralmente con la palla che si infila in mezzo alle gambe di Fontana. Il Trissino controlla e si rende molto pericoloso sulle ripartenze, anche il Castiglione ha le sue occasioni ma difetta della necessaria precisione per battere Oviedo.
Il secondo tempo segue la traccia lasciata dalla prima frazione con il controllo del gioco in mano ai trissinesi che colpiscono nuovamente con un contropiede gestito da De Oro in modo perfetto e finalizzato da Abalos che raddoppia il vantaggio. Subito dopo De Oro, su assistenza di Tataranni, prende il palo a portiere battuto e sfuma il 3 a 0 che avrebbe permesso una gestione più tranquilla del finale che invece si accende dopo il missile di Martelli che ruba palla a metà campo e caccia la bomba all'incrocio dei pali. Questo anima la rincorsa dei padroni di casa che però non si concretizzerà con il pareggio che sarebbe stato il giusto premio per l'impegno messo in campo dagli uomini di Paghi, ma che forse non avrebbe rispecchiato i valori visti in pista e premiato la netta superiorità dimostrata dal Gemata.
E Valdagno deve ora ben guadarsi alle spalle.
Tra le note positive della serata il famoso terzo tempo così difficile dal vedersi applicato nei più famosi campi di calcio di serie A e che invece nell'hockey pista, sport certamente più maschio e duro, è da sempre coronamento di tutte le partite, da quelle domenicali dei più piccoli a quelle del campionato di A1. Al Casa Mora l'incontro si è prolungato tra i tavoli della tensostruttura adiacente, dove atleti, dirigenti e tifosi di entrambe le squadre con la presenza del direttore di gara, hanno apprezzato un menù di pesce che ha subito fatto recuperare a tutti le energie profuse in partita. Questo deve essere un bell'esempio che il nostro sport dà a tutti in un periodo in cui la cultura sportiva si fa sempre più rara e preziosa.

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