Travasino-Italia: pace fatta, si va avanti

Non ci sono (nè ci saranno) comunicati ufficiali, ma la pace tra Juan Travasino e la nazionale italiana è ormai cosa fatta. E, stando a voci molto vicine al clan azzurro, è una pace vera e destinata a durare, basata su un confronto chiaro e senza reticenze su quanto avvenuto nei giorni scorsi.
Dopo il forfait di Travasino alla prima parte della preparazione e al torneo di Blanes, in casa Italia c'era stato un forte risentimento ed era stata chiaramente manifestata la volontà di chiudere un rapporto iniziato un anno fa e fortemente voluto proprio dalla Federazione Italiana. A cambiare le carte in tavola è stato lo stesso Travasino che, vistosi ad un passo dall'esclusione, ha tentato di giustificare la propria posizione. E' stato proprio lui, una manciata di minuti dopo la pubblicazione su hockeypista.it delle dichiarazioni del vicepresidente Fihp Bicicchi da Blanes, a mettersi in contatto con lo stesso Bicicchi per chiarire la propria posizione. E, come nel famoso spot, quella telefonata gli ha allungato la vita... in azzurro.
Sul contenuto della chiacchierata, che si è svolta giovedì sera a Viareggio, emergono soltanto poche indiscrezioni. Travasino si sarebbe scusato per quanto accaduto, ribadendo la propria volontà di continuare a far parte del progetto azzurro alla pari degli altri compagni di squadra. A sua discolpa avrebbe però addotto alcune difficoltà logistiche legate al suo rientro in Italia.
E' probabile che sullo sfondo di questa galleria di equivoci abbiano un ruolo anche gli strascichi di una stagione che ha creato un po' di scompiglio all'interno del CGC Viareggio (tra società, atleti e tecnico), che ha portato alle dimissioni del CT Alessandro Cupisti da allenatore dei bianconeri, e le cui ripercussioni hanno comportato qualche problema di comunicazione tra le parti.
Alla fine ha comunque prevalso la volontà di tutelare il progetto azzurro iniziato lo scorso anno e del quale Travasino è uno dei punti fermi. La Fihp non procederà nei confronti del giocatore italo argentino che, a sua volta, dovrà gestire con maggiore attenzione il proprio ruolo in azzurro, scindendolo dalla sua esperienza di giocatore di club.
Si chiude in questo modo una vicenda che ha distolto l'attenzione degli appassionati da quello che da oggi diventa l'obiettivo principale: portare l'Italia più in alto possibile ai campionati europei di Oviedo 2008.