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Tosi: 'Truffato e tradito per il trasferimento di Videla al Bassano'


Duro sfogo del presidente del Forte dei Marmi all'indomani del definitivo trasferimento di Videla al Bassano. Piero Tosi accusa il Bassano e il suo presidente Eros Merlo di avere approfittato in modo scorretto di un banale cambiamento burocratico introdotto dalla Lega per sottrarre Videla dalla proprietà del Forte dei Marmi. Probabile ricorso alla giustizia ordinaria e tempi lunghi per una decisione che terrà con il fiato sospeso non solo il Bassano, ma tutti i protagonisti del prossimo campionato di serie A1.

Scritto da Hockey Forte dei Marmi - Pubblicato il 11/08/2007
E’ con molta amarezza che ho letto di come la Società Bassano 54 abbia annunciato in pompa magna l’allungamento del contratto di Videla e la risoluzione della querelle con il Forte dei Marmi; amarezza perchè, se l’epilogo è stato questo, è solo per la grossa ingenuità della Società che ho il piacere di presiedere ha compiuto, o meglio, per la fiducia mal riposta verso una Società, quella giallorossa, che ritenevamo amica e che così non si è rivelata.
Quello che sto per esprimere è un sentimento personalissimo ma non credo sia poi così lontano dalla realtà. Mi sento truffato e tradito, di sicuro ho perso fiducia in molte delle persone che lavorano in questo sport e in maniera altrettanto sicura lavorerò per far valere i miei diritti e quelli della mia Società; come si vede la querelle non è risolta ma è solo all’inizio.
Il Sig. Merlo, Presidente del Bassano 54 ha saputo ben giocare le sue carte. Allo scadere del prestito del giocatore argentino, che avevamo stabilito solo a parole, come si fa tra persone corrette, il Sig. Merlo si è sempre rifiutato di incontrarci per parlare del rinnovo; poi abbiamo saputo da Videla che lo stesso non era più intenzionato a pagare alcun chè per questo prestito, tanto da demandare allo stesso Videla, ospite per due settimane a casa mia, di patteggiare un possibile svincolo.
Un atteggiamento, se vogliamo, ragionevole, solo che non è andato a buon fine, perchè lo stesso Merlo ha invitato Videla a non pagare in quanto, a suo parere, non aveva più alcun vincolo con il Forte dei Marmi.
E questo, adducendo che non avevamo alcun contratto con il giocatore, cosa che non abbiamo mai contestato, poichè puntavamo tutto su altri due documenti a tutti noti e che in genere tutelano in questi casi, vale a dire il modulo AT5 e un nulla a pretendere, tutti debitamente compilati a mano dal Sig. Merlo, timbrati, firmati dello stesso e sottoscritti da Videla.
Peccato che nel giro di pochi giorni da quelle firme, era il maggio 2006, la Lega ha provveduto a cambiare quel modello, facendo di fatto perdere ogni valore alla documentazione in nostro possesso e di conseguenza, abbiamo perso anche quel minimo di garantismo su cui facevamo leva.
Però una persona corretta avrebbe preso atto dell’errore ed avrebbe provveduto a sostituire il documento ormai in disuso con quello nuovo, invece questa è stata l’occasione per sbatterci in faccia la porta e gongolarsi del risultato acquisito.
Tanto più che il Sig. Merlo è, e lo era un anno fa, consigliere e Vice Presidente della Lega Hockey, quindi probabilmente, già a conoscenza che il modello AT5 che lui ci sottoscrisse, avrebbe perso valore nel giro di poco tempo.
Mi dispiace che in questo sport dove poche Società possono permettersi di spendere e molte altre di sopravvivere, una cosa che poteva essere risolta tra amici invece dovrà finire a rimpinguare le casse di qualche avvocato, ma l’alternativa non esiste, e visto che Lega e Federazione si sono giustamente chiamate fuori, potremo fare solo ricorso alla giustizia ordinaria.

Piero Tosi
Presidente ASD HC Forte dei Marmi
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