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Torna il figlio prodigo, sarà Simone Corona a difendere la porta del Sarzana


Sarà il giovane sarzanese, di ritorno dall’ottimo campionato disputato in serie A2 nell’ AS Viareggio, a difendere la porta del Carispezia Hockey Sarzana nel prossimo campionato di serie A1. “Vestire questa maglia da titolare è un sogno che si avvera, ciò che chiedo è che la gente mi giudichi per quello che riuscirò a dare in pista senza pregiudizi in quanto figlio del presidente”.

Scritto da Hockey Sarzana - Pubblicato il 19/06/2012 - 08:42 - Ultima modifica 23/06/2012 - 16:35

Simone Corona con la maglia dell'SPV Viareggio.

“Personalmente non mi entusiasma che il figlio giochi nella squadra del padre -esordisce il presidente Maurizio Corona presentando il figlio Simone come nuovo portiere- questa scelta, che è uscita dal Consiglio Direttivo della Società all’unanimità ed è avallata dall’ allenatore,  è stata dettata  da un’esigenza di bilancio unita all’ottima stagione che Simone Corona ha disputato a Viareggio. Puntando sul portiere del nostro vivaio abbiamo la possibilità di investire su due top-player, un difensore e un attaccante, e provare ancora a centrare la salvezza nella massima serie.”

Simone Corona, portiere, nato a Sarzana nel 1992, hockeysticamente cresciuto nell’Hockey Sarzana, due volte nazionale under 15, vice campione d’Europa con la nazionale under 17, ha conquistato due titoli titolo Italiani Under 20 e due Coppe Italia Under 23 da protagonista, è stato secondo portiere nella formazione di Serie A1 come vice Stagi con parecchie apparizioni in pista e terzo portiere nella nazionale italiana agli Europei 2010 under 20 di Viareggio e terzo ai mondiali under 20 di Barcelos.
Un ritorno a Sarzana che arriva dopo una stagione  magica per l’atleta sarzanese che la scorsa stagione ha lasciato i colori dell’Hockey Sarzana per approdare alla corte dell’AS Viareggio, in serie A2, dove ha disputato un campionato da assoluto protagonista con la squadra toscana che, partita con l’obiettivo della salvezza, ha chiuso la stagione regolare  al terzo posto in classifica, poi eliminata nei play-off dal Roller Bassano, ed è stata la vera rivelazione del torneo cadetto. Simone Corona ha giocato un’ottima stagione che lo ha visto, sempre con la formazione viareggina, raggiungere il titolo di vice campione d’Italia under 23. Della positiva stagione a Viareggio ne  sono lo specchio la speciale classifica portieri della Lega Nazionale Hockey che lo ha visto per molte settimane addirittura al primo posto e la convocazione, da parte di mister Massimo Mariotti, nelle selezioni della nazionale under 23 per la Coppa Latina.

Simone hai dichiarato che  vestire da titolare la maglia del Carispezia Hockey Sarzana è un sogno che si avvera.
"Vestire la maglia della propria città è qualcosa di speciale, la società che mi ha visto crescere   e che mi ha fatto esordire in serie A2 quando non avevo neppure 16 anni contro il Matera. Proprio in quella stagione culminata con la promozione in serie A1, complice l’infortunio di Gianassi,  giocai 5 partite da titolare.  Poi l’esordio in serie A1 contro il Trissino la stagione successiva  e  numerosi spezzoni di gara nelle due stagioni come vice Stagi. Ora è certo che la responsabilità è maggiore però mi sento pronto a raccogliere questo pesante fardello".

A proposito di Federico Stagi,  che è rimasto nel cuore degli hockeysti sarzanesi, cosa ti hanno lasciato due anni con lui.
"Federico è una persona speciale, da lui ho cercato d’imparare il modo di approcciarsi alla gara senza cadere nelle ansie e nelle paure. La sua bravura come  portiere poi è facile da giudicare, basti vedere il Forte che è stato fuori dai play-off lo scorso anno e che quest’anno con lui è arrivato a un passo dalla finale scudetto. Mi auguro che i tifosi sarzanesi non mi confrontino con Federico, che oltre ad essere un top, ha 38 anni e io neppure 20 e certamente ho ancora molto  da imparare".

Dopo i due anni di Vice Stagi la scelta  di Viareggio  e un’annata straordinaria per te.
"Volevo mettermi in gioco e giocare, avevo detto con la società e con mister Cinquini che, a seconda del portiere che sarebbe arrivato a Sarzana, sarei andato via. Avevo un’offerta in serie A1 e due in serie A2. Quando la società ha scelto Fontana, ho deciso di cambiar aria e ho scelto Viareggio, perché sia il Presidente Bicicchi sia mister Facchini avevano mostrato da subito un interesse forte nei miei confronti e poi anche perché Viareggio è vicino alla mia sede di studio. Voglio ringraziare la società A.S. Viareggio e mister Facchini che hanno creduto in me e mi hanno saputo ricostruire dopo l’esclusione dai Mondiali di Barcelos under 20 dello scorso anno che è stata per me una grandissima delusione sportiva. A Viareggio ho trovato un gruppo di compagni meravigliosi capitanati da Nicola Polacci e dentro e fuori lo spogliatoio abbiamo creato un gruppo unito che ci ha portato a raggiungere risultati insperati alla vigilia. Un abbraccio speciale al “mitico” Alberto Vecoli  che proprio in questa stagione, dopo anni di assenza dalle piste da gioco,  è ritornato all’hockey in veste di dirigente e che dalla panchina mi ha spronato per tutta la stagione".

A Viareggio hai anche trovato Alessandro Cupisti  che ti ha seguito come portiere e ora lo ritrovi come allenatore a Sarzana, sei contento della scelta?
"Io posso dire di essere stato molto fortunato nella mia  carriera perché sono sempre stato seguito da ottimi preparatori dei portieri  a cominciare da Alessandro Ricci che mi ha costruito, poi Gionata Coppola e ancora Raffaele Zemmi. A Viareggio ho trovato  Alessandro Cupisti che  mi ha dato tantissimo, mi ha corretto alcuni errori e  mi ha fatto ritrovare fiducia nei miei mezzi, mi ha dato quella continuità che prima mi mancava. Ora lo ritrovo come allenatore; che dire, la sua carriera da atleta e il suo curriculum da allenatore parlano per lui. Sono felicissimo di averlo ma posso dire che sarei stato felice anche se fosse rimasto Paolo De Rinaldis: tutti gli esordi più importanti della mia carriera li ho fatti con Paolo anche a lui devo molto".

Cosa vuoi dire ai tifosi sarzanesi
"Che io per questa maglia sono disposto a sputare sangue, il diavolo rossonero lo sento tatuato dentro di me. Chiedo solo a loro di giudicarmi come Simone Corona e non come il figlio del presidente, quello è indubbiamente il peso più grande che mi porto addosso e non voglio assolutamente che mi condizioni la stagione. Per me questa è la grande occasione farò di tutto per non deluderli".


Parole chiave: Serie A1, Mercato, Sarzana, Simone Corona,
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