Tocca a Massimo Giudice togliere il Bassano dai guai

"Una sensazione tutta nuova venire qui a Bassano - esordisce Massimo Giudice al suo arrivo a Bassano nella serata di ieri, dove ha firmato per adesso un contratto annuale fino a fine stagione - L'entusiasmo è tanto, ho preso l'occasione al volo. Sarà un compito difficilissimo sbrogliare una matassa intricata ma sono arrivato qui per questo compito. Stasera sarà difficile, faremo un allenamento stamattina per conoscerci, ma abbiamo davanti 10 giorni per lavorare con grande intensità. L'obiettivo è vincere e sfruttare al massimo tutte le nostre capacità".
Ex giocatore del campionato italiano con le squadre granata, l'Hockey Salerno e il Roller Salerno, all'età di 32 anni ha scelto la carriera di allenatore e fino adesso è senza dubbio uno dei migliori tecnici che possiede il comparto hockeystico italiano. Dal 1999 in panca a Salerno, ha condotto un'ambiziosa società sino alla Champion's League, e nel 2003-2004 raggiunge la semifinale ed il terzo posto in Campionato, con personaggi come Farran, Ortis, Marimont e Guerrero. E' nominato miglior allenatore della Campania dai Veterani dello Sport, e nel suo palmares anche due bronzi come allenatore della Nazionale Juniores. L'ultimo anno si è salvato dalla retrocessione, vincendo alla penultima giornata contro il Roller Bassano (2-5), poi travolto dalla crisi economica della stessa società e la conseguente ripartenza dalla Serie B, nonostante il secondo posto nel Campionato Italiano Under 23. Quando stava per costruire una squadra di giovani salernitani, la chiamata della società bassanese e l'accordo avvenuto in pochissimo tempo, dimostrando una grande determinazione ed entusiasmo di approdare in una squadra quotatissima. La scelta è ricaduta su Giudice, padre di 3 bimbi che probabilmente lo raggiungeranno sino a Bassano, per il carisma e la professionalità che ha sempre dimostrato negli anni scorsi. Nel suo passato oltre al rilancio del Salerno anche il lancio nell'hockey che conta del miglior attaccante under 30 che l'Italia possiede, quel Valerio Antezza nato a Matera ma già a 19 anni in granata proprio sotto le direttive del tecnico salernitano. Sei anni di lavoro insieme e la consacrazione per uno dei migliori attaccanti, non solo di tecnica ma anche di visione di gioco.
Mercoledi' pomeriggio la conferenza stampa di presentazione, dopo il match di domani contro Prato.