All'indomani della sentenza della Caf che ha rimandato il Vercelli in serie A2, il presidente della società piemontese Salvatore Tarsia è un fiume in piena ed è tutt'altro che rassegnato alle decisioni assunte dalla giustizia sportiva. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per capire quali saranno le prossime mosse dell'Amatori Vercelli sia sul piano societario, sia su quello più puramente sportivo.
Presidente Tarsia, adesso come vi muoverete sul piano giudiziario?
Per adesso faremo ricorso al Coni; nella riunione di ieri sera abbiamo dato mandato al nostro avvocato di verificare tutte le possibili strade. Lunedì o martedì al massimo dovrebbero partire le carte per un altro ricorso, questa volta a un livello superiore a quello federale. E se anche questo ricorso non dovesse andare a buon fine, arriveremo fino alla giustizia ordinaria. anche se ci dovessero radiare andremo avanti lo stesso perchè vogliamo quello che ci spetta.
E cosa farà l'Amatori Vercelli sul piano sportivo?
Sabato 22 ottobre saremo regolarmente in pista con la serie A2, ma ripeto che non ci fermeremo con i ricorsi. E se vorranno buttarci fuori dal campionato in corso di stagione che lo facciano pure. Ormai ci hanno distrutto, dal punto di vista morale e da quello societario. E allora tanto vale andare fino in fondo: se ci andrà bene qualcuno pagherà; se ci andrà male pazienza, è stato un gioco che è finito male e va bene così.
Ieri si è dimesso Gianni Torazzo. A cosa sono dovute le sue dimissioni e che peso avranno?
Io credo fermamente che nella vita bisogna guardare sempre al futuro e non al passato. Torazzo nel futuro di questa società non ci ha mai creduto. E' sempre stata una persona pessimista circa il futuro della società, anche quando si ottenevano risultati. Il fatto che si sia dimesso non mi cambia assolutamente la vita nè in meglio nè in peggio.
Si parla anche di un imminente addio di Franco Amato...
Franco era, come tutti noi, convinto che avremmo preso parte al campionato di serie A1 e la decisione di rispedirci in serie A2 lo ha amareggiato come ha amareggiato tutti noi. Nei prossimi modi avrò modo di parlargli e verificheremo se ci sono le condizioni per andare avanti, altrimenti vedremo quali altre strade intraprendere.
Quale è la sua opinione su quanto è successo da giugno in poi?
C'è stata la volontà di fare un torto all'Amatori Vercelli. Prima ci hanno accusato di non avere rispettato le regole. Poi hanno rigettato il nostro primo ricorso. Poi ci hanno messo un mese a rispondere al nostro secondo ricorso perchè il Giudice non aveva mai tempo di guardare la pratica, mentre per rispondere al Prato che gli sta tanto a cuore ci hanno messo cinque giorni. E anche per salvare il Sandrigo non ci hanno messo più di una settimana. Solo i tempi dei nostri ricorsi sono sempre tempi lunghi. Adesso potrebbero metterci lo stesso tempo con il nostro nuovo ricorso e si avrebbe la sentenza prima dell'inizio del campionato, ma non sarà così. Io non ho niente contro il Prato, ha fatto enormi sforzi per costruire une buona squadra ed era giusto che rimanesse in serie A1. Ma non a scapito nostro: noi la promozione ce la siamo conquistata in pista.
Di chi sono le responsabilità per l'esclusione del Vercelli dalla serie A1?
Per me la colpa è solo della Lega.
Si parla da tempo di una cordata pronta a rilevare il Vercelli. Cosa c'è di vero?
A parlare sono tutti buoni, ma quando è ora di mettere le mani in tasca si tirano tutti indietro. Io ho detto che se c'è qualche imprenditore disposto a rilevare la società, io sarò il primo a fare un passo indietro. Ma qui non si è mai visto nessuno.
Quale è il futuro dell'Amatori Vercelli?
Abbiamo tutta l'intenzione di andare avanti, che sia A1 o che sia A2. L'unica cosa certa è che saremo costretti a ridimensionare il settore giovanile perchè, essendo in serie A2, il Comune non ci garantisce il numero di ore sufficienti per tre squadre giovanili. Pertanto ci limiteremo a under 13, under 15, serie B e prima squadra.