Stretta sugli impianti in vista del campionato
La Lega Nazionale Hockey, sull'onda delle violenze di Follonica e Trissino, ha introdotto nuove norme di sicurezza a tutela dei tifosi e di tutti gli operatori che ruotano attorno alle partite, in primis i tecnici e i giornalisti del servizio pubblico. Entro il 4 ottobre verranno rivisti tutti gli impianti della massima serie e chi non sarà in regola non avrà il nulla osta per giocare.
Scritto da Redazione
- Pubblicato il 09/09/2008
E' stato davvero un brutto inizio per l'hockey su pista italiano in questa stagione dalle grandi aspettative. A Follonica i tifosi del Lodi si sono resi protagonisti di gravi intemperanze sia dentro che fuori dall'impianto di gara; a Trissino un supporter del Valdagno ha scagliato in pista un seggiolino di plastica nel corso di una partita amichevole.
FOLLONICA-LODI
Toccherà alle competenti autorità stabilire le responsabilità personali, ma è del tutto evidente che una parte della tifoseria lodigiana si è lasciata andare oltre ogni limite. In pista con il lancio di acqua sulla pista e, cosa decisamente più grave, con il lancio di tre bengala a fine partita che hanno minato la sicurezza del Capannino. Per non parlare del danneggiamento e del furto della telecamera posta dietro alla porta: la batteria è stata sequestrata ad un tifoso lodigiano nel corso di una perquisizione, mentre la telecamera (del valore di circa 700 euro) è scomparsa. Fuori dalla pista con scontri con la polizia già nel corso dell'intervallo e con l'interruzione della corrente elettrica alle attrezzature della ditta Hot Spot, il service che cura le riprese e la trasmissione via satellite delle partite di hockey. Una interruzione che ha causato seri danni alle attrezzature elettroniche.
TRISSINO-VALDAGNO
Ancora più assurdo quanto accaduto sulla pista di Trissino durante un triangolare amichevole tra i locali, il Roller Bassano e il Valdagno. L'ultima partita della giornata, quella tra Trissino e Valdagno, ha vissuto attimi di tensione quando un isolato tifoso del Valdagno ha pensato bene, in segno di protesta, di lanciare in pista un seggiolino in plastica, appositamente divelto dalla tribuna del palasport. Un gesto sconsiderato ed ingiustificabile, tanto più in un torneo che, per regolamento, non prevedeva alcuna classifica finale.
LE NUOVE NORME
L'attenzione della Lega Hockey punta il dito sulla sicurezza di pubblico e operatori, ma anche sulla responsabilità delle società che ospitano partite importanti, prevedendo la cessione di consistenti pacchetti di biglietti alle tifoserie avversarie. Toccherà infatti alle società attrezzare i propri impianti con parcheggi riservati e vigilati da apposito personale per le troupe televisive, gli arbitri e i commissari di campo. Entro il 4 ottobre, data prevista per l'inizio della stagione, tutto dovrà essere a norma, pena il ritiro della omologazione degli impianti.
Anche nei confronti dei tifosi si va verso una maggiore rigidità, ovviamente per quanto di competenza del mondo dell'hockey. La giustizia ordinaria, infatti, sta già procedendo in modo autonomo contro i responsabili degli atti di violenza identificati.
In particolare, la Lega Hockey ha chiesto al Settore Tecnico della Federazione (che si è già mosso in tal senso) di considerare il lancio di liquidi in pista alla stregua del lancio di oggetti pericolosi (come i bengala), in quanto l'acqua in pista è fonte di grave pericolo per atleti ed arbitri. Questo significa che gettare acqua in pista comporterà prima la diffida e poi la squalifica della pista dei tifosi che si renderanno colpevoli di questo escamotage per costringere gli arbitri a fermare il gioco.
Quello che è certo è che questo inizio turbolento di stagione ha fatto salire ai massimi livelli l'attenzione della Lega Hockey sui problemi della sicurezza dentro e fuori dai palazzetti dello sport. Toccherà ora ai tifosi più caldi dimostrare di poter essere parte della crescita di questo movimento. Nel week end c'è la coppa Italia: è un primo banco di prova per verificare che cosa ci attende in futuro.
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