Sembra proprio non avere fine il periodo maledetto dell'Ash che, dopo la terribile serie di infortuni e pesanti squalifiche che l'hanno investita a fine 2006, adesso vede addensarsi sopra di sé anche l'ombra minacciosa del doping. È stata confermata infatti ieri la notizia della sospensione cautelare nei riguardi del giovane portiere giallorosso Luca Dal Bello, risultato positivo a una non specificata sostanza al termine della gara di Forte dei Marmi dello scorso 2 dicembre.
"A seguito del controllo antidoping effettuato in data 2/12/2006 in occasione della partita del campionato di Serie A2 Forte dei Marmi-Ash Lodi - si legge nel telegramma inviato dalla Fihp alla società del presidente Fattori - l'atleta Dal Bello Luca è risultato positivo da parte della commissione di vigilanza e controllo sul doping del Ministero della salute e pertanto è da ritenersi sospeso in via cautelare da qualsiasi attività agonistica".
Un macigno, piombato improvvisamente sulla formazione lodigiana, già alle prese con molti problemi e intenta a preparare la ripresa del campionato prevista per domani. Il più frastornato è proprio il 18enne portiere lodigiano, che non riesce a darsi pace: «È stata una doccia gelata per tutti, ma soprattutto per me - dichiara Dal Bello -. Non mi capacito, non riesco a darmi una spiegazione, sto cercando di capire a cosa posso essere risultato positivo; se potessi andrei a piedi domani mattina a dimostrare che sono pulito, ma non posso far altro che aspettare».
Stupore e grande amarezza anche nelle parole del vicepresidente dell'Ash, Graziano Dal Bello, padre del portiere: «Francamente questa notizia per tutti noi è stata una vera martellata, che ci ha spiazzato. Avevamo scommesso forte su questo ragazzo, una scommessa che stavamo vincendo, e questa mazzata non ci voleva proprio. Ci siamo subito messi in moto per capire quali mosse potremo fare d'ora in avanti, ma ci è stato detto di aspettare almeno fino alle seconde rilevazioni e starcene qui con le mani in mano francamente ci snerva ancor di più. Luca ovviamente è rimasto molto scosso dalla notizia, non capisce come possa essere accaduta una cosa del genere».
La versione ufficiale della società arriva dalle parole del presidente Franco Fattori, anch'egli solidale con il suo giocatore: «Questa notizia arriva come un fulmine a ciel sereno - attacca il numero uno dell'Ash -, siamo rimasti tutti molto sorpresi e straniti per quanto accaduto. Siamo assolutamente vicini al ragazzo, una persona di 18 anni che si è sempre comportata seriamente dentro e fuori la pista, a cui non abbiamo motivo di non credere e che ora necessita di tutto il nostro appoggio. Anzi, mi sento di escludere categoricamente che l'eventuale positività possa essere causata da sostanze tese ad aumentare le prestazioni sportive. Prima di fare qualsiasi tipo di processo sommario aspettiamo l'evolversi della vicenda, dato che non sarebbe né la prima né l'ultima volta che le controanalisi ribaltano l'esito delle precedenti. Come società abbiamo intenzione di andare a fondo alla questione, soprattutto per capire bene quanto accaduto».
La sospensione cautelare di Dal Bello ha una durata massima di 60 giorni, in attesa del pronunciamento di primo grado del giudice federale (che va dalla semplice nota di biasimo alla squalifica di due anni). Il portiere lodigiano può presentare appello contro la sospensione stessa per poter giocare mentre procede listruttoria della procura antidoping, che a fine indagini potrà decidede per larchiviazione o il deferimento al giudice.
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