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Spagna, Portogallo e Argentina le favorite di San Juan 2011


Otto giorni per eleggere la squadra più forte del mondo, l'erede della Spagna campione a Vigo due anni fa. Proprio la Spagna inaugura il mondiale di San Juan 2011 nella gara di apertura contro il Cile (fischio di inizio alle 21.30, la 1.30 in Italia). Azzurri in pista domani per l'esordio contro il Sudafrica (ore 18 locali, le 23 in Italia).

Scritto da Redazione - Pubblicato il 24/09/2011 - 15:51 - Ultima modifica 26/09/2011 - 15:54

Il Palasport Aldo Cantoni di San Juan, sede del mondiale, poche ore prima dell\'inizio di San Juan 2011.

Foto Marzia Cattini

E’ il giorno del debutto per il 40° campionato del mondo di hockey su pista. Questa sera alle 19.30 ora locale (le 0.30 in Italia) una cerimonia di inaugurazione che si annuncia fastosa darà il via ufficiale al mondiale argentino. I primi a scendere in pista saranno i campioni del mondo della Spagna e il Cile degli “italiani” Carmona e Fernandez (che vedremo rispettivamente in forza al Prato e al Molfetta) che si candida al ruolo di sorpresa di questo campionato. L’inizio della partita è fissato per le 21.30 (l’1.30 in Italia).
Spagna –Cile è una partita che interessa moltissimo all’Italia di Massimo Mariotti che questa mattina ha preso confidenza con la pista rinnovata del palasport Aldo Cantoni, vero cuore pulsante del mondiale argentino. I destini degli azzurri (e dell’Argentina) sono destinati ad incrociarsi proprio con quelli di Spagna e Cile e quali saranno gli incroci nei quarti di finale dipenderà proprio dall’esito dei due scontri diretti, dato che le altre squadre dei due gironi non dovrebbero essere in grado di creare problemi.
Gli azzurri sono arrivati soltanto ieri in una caotica San Juan dove l’attesa per il mondiale (una vera e propria febbre) si incrocia con le feste di piazza che celebrano la fine dell’inverno australe e l’arrivo del mite clima primaverile. I 750mila abitanti della città sudamericana si divideranno tra feste e hockey per i prossimi otto giorni, nella speranza di vedere l’albiceleste tornare al trionfo.

Fare pronostici su un mondiale è come sempre molto difficile; ancora di più lo è in questa occasione, dato che è la prima volta che si assegna la coppa del mondo con il nuovo regolamento entrato in vigore a livello internazionale da un anno.
Le favorite d’obbligo cono come sempre le solite tre, ma non è facile metterle in ordine. La Spagna, campione nelle ultime tre edizioni, si presenta con una formazione consolidata ed esperta in cui tutti hanno già alle spalle esperienze internazionali di questo tipo. Non fosse altro per il rispetto che si deve ad una nazionale cha ha saputo trasformare l’hockey moderno e vincere tutto quello che si poteva vincere, il ruolo di favorita va assegnato ai campioni in carica. Il Portogallo lavora su un proprio rilancio ai massimi livelli da almeno cinque anni e i risultati si sono visti nelle competizioni internazionali di questi anni. Certo è che San Juan è forse l’unico posto al mondo in cui si gioca a hockey e dove la nazionale di Rui Neto non ha una forte presenza di sostenitori. E vincere “fuori casa” per i portoghesi non è mai stato facile, come dimostrano le statistiche. L’Argentina gioca in casa, ha perso le ultime due finali mondiali contro la Spagna e ha un solo obiettivo: riconquistare il titolo mondiale che manca dall’edizione di Reus del 1999. Per riuscirci, Martinazzo ha lavorato sodo per due mesi e ha caricato di attese all’inverosimile l’ambiente sanjuanino: un mondiale a San Juan garantisce una alta presenza di pubblico anche per le partite più impensabili, ma quando giocherà l’Argentina ci sarà da fare letteralmente a cazzotti per trovare uno dei 6.500 biglietti disponibili.

Oltre alle squadre citate ci sono almeno quattro formazioni che puntano a fare bene e che hanno i mezzi tecnici e tattici, sulla singola partita, per mettere in difficoltà anche le squadre più scafate. In prima fila c’è il Cile, nazione in fortissima crescita dal punto di vista hockeystico. La nazionale vive in collegiale permanente da sempre: in pratica è un vero e proprio club che lavora 365 giorni all’anno con collegiali continui e regolari. Una situazione che favorisce una intesa tra i vari giocatori superiore alla media. Il Cile può inoltre contare su atleti di ottimo livello che ben conosciamo, a partire dal gioiellino Fernandez che ha fatto nella scorsa stagione le fortune del Molfetta. Anche l’Angola si presenta a San Juan forte del buon risultato di Vigo e intenzionata a confermarsi nella zona alta del ranking mondiale.  Anche  perché proprio in Angola (a Luanda) dovrebbe disputarsi il primo mondiale africano nell’estate del 2013. A dispetto dei problemi economici del paese (l’Angola è una delle aree più povere del mondo), la nazionale di hockey non ha grossi problemi di budget e, come accaddealla vigilia di Vigo 2009, la nazionale africana ha trascorso un lungo periodo di preparazione in Catalogna prima di trasferirsi in Argentina. Sullo stesso livello ci sono il Brasile e la Francia, eterne incompiute dell’hockey internazionale ma pur sempre squadre di alto livello. Il Brasile pesca su una base di praticanti decisamente limitata e tutto sommato riesce ancora a stare al passo con le grandi, anche se l’età media continua ad avanzare e alle spalle dei soliti noti non si vedono atleti di uguale livello. La Francia ha un numero di praticanti superiore, ma ancora non è riuscita a trovare continuità e a fare quel salto di qualità che sarebbe nelle potenzialità dei trasalpini.

E l’Italia? E’ inutile negarlo: in questo mondiale siamo la vera incognita su cui nessuno vuole o può esprimersi. Paradossalmente, pur avendo portato a San Juan atleti di caratura internazionale che tutti conoscono, siamo la squadra più indecifrabile in assoluto. Caratteristica che farà certamente piacere a Massimo Mariotti che ha limitato al minimo indispensabile il numero di amichevoli premondiali proprio per non scoprire le carte in vista del debutto di domani con il Sudafrica, ma soprattutto in vista del big match con l’Argentina di martedì sera.

 

Parole chiave: Nazionale Senior, Mondiale San Juan, Italia, Spagna, Portogallo,
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