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Serie A1 in bilico: si attende il verdetto della Caf sul caso Vercelli


Giovedì pomeriggio si dovrebbe concludere l'iter giudiziario del caso Vercelli con la decisione definitiva (perché il tempo è ormai scaduto) su quale debba essere il campionato giusto per la squadra piemontese. Il Giudice Unico ha ribaltato la decisione del Settore Tecnico e non è escluso un ulteriore ribaltone che riporti il Vercelli in serie A2.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 10/10/2011 - 17:53 - Ultima modifica 13/10/2011 - 15:35

Che sarebbe stata una storia molto lunga lo si era capito da tempo: da una parte le aspettative dell'Amatori Vercelli, promossa sul campo al termine dell'ultimo campionato di serie A2 e bocciata all'atto della verifica dei requisiti imposti dalla Lega Hockey e dalla Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio; dall'altra le istituzioni dell'hockey su pista, decise a far valere "erga omnes" le regole stabilite dalle società stesse per poter partecipare alla massima serie. In mezzo la giustizia sportiva che rischia, a sua volta, di uscirne spaccata (cosa che non sarebbe una novità) nel caso in cui la Caf riformasse sostanzialmente la sentenza del Giudice Unico.

L'Amatori Vercelli ha fatto valere le sue ragioni davanti al primo grado di giudizio in due distinte occasioni. La prima volta ha impugnato la decisione della Lega Hockey rischiando l'espulsione dalla stessa e restando con un pugno di mosche in mano, data la autoproclamata incompetenza del Giudice Unico che ha respinto il ricorso senza entrare nel merito. La seconda volta ha impugnato la decisione del Settore Tecnico davanti allo stesso giudice (pienamente competente davanti ad un atto federale), trovando in questa occasione pieno accoglimento delle proprie richieste.
Il Giudice Unico ha riammesso il Vercelli in serie A1 riconoscendo l'insussistenza per i piemontesi degli obblighi riferiti alle squadre di serie A1 fino al termine formale della stagione di serie A2 (30 giugno). Una sentenza che, in futuro, farà delle squadre neopromosse delle vere e proprie "privilegiate": se non interverranno modifiche alla normativa, infatti, le squadre di serie A1 dovranno rispettare tutte le scadenze previste per la massima categoria entro il 30 giugno; quelle provenienti dalla serie A2, invece, potranno spostare quel limite temporale in modo indeterminato, dato che la norma nulla dice a riguardo.

Per arrivare a questo verdetto, il Giudice Unico ha impiegato tempi biblici se riferiti alla giustizia sportiva. Il Settore Tecnico ha deliberato l'esclusione del Vercelli dalla serie A1 il 4 agosto; nei giorni successivi la società piemontese ha inoltrato ricorso. La decisione del Giudice è arrivata il 4 ottobre: esattamente due mesi dopo. Troppi per uno sport che il 22 ottobre deve iniziare il massimo campionato e che ora si trova con 15 squadre legittimamente autorizzate a giocare in serie A1: il Vercelli da una sentenza di primo grado, il Prato in virtù di atti del Settore Tecnico e della Lega Hockey che la sentenza non annulla nè riforma e che quindi hanno ancora pieno valore. Per di più, il tutto accade tre giorni dopo la chiusura del mercato per le squadre di serie A rendendo difficile non solo la situazione della serie A1, ma anche quella della serie A2, rimasta per ora con sole 11 partecipanti.

Di fronte a questo scenario da commedia degli equivoci, la Lega Hockey era già pronta a convocare una assemblea straordinaria delle società per decidere il da farsi. Assemblea "congelata" dal ricorso presentato dal Prato alla Caf contro la decisione del Giudice Unico. I toscani, che hanno allestito una formazione per il massimo campionato, non vogliono correre il rischio di essere ricacciati in serie A2, categoria nella quale dovrebbero rinunciare ai tre stranieri e rivedere molte delle scelte fatte fin qui (il tutto a mercato chiuso...).
La sentenza della Caf è attesa per giovedì pomeriggio. Le ipotesi sono soltanto due: se la Caf conferma la decisione del Giudice, Lega e Fihp dovranno decidere in quattro e quattr'otto se rispedire in A2 il Prato e confermare una serie A1 a 14 squadre, oppure se tenere in A1 sia Prato che Vercelli, predisporre un nuovo calendario per una serie A1 a 15 squadre ed eventualmente ripescare dalla B all'A2 lo Scandiano. Se, al contrario, la Caf dovesse smentire nuovamente il Giudice Unico (è accaduto più volte nel corso della stagione di fronte alle squalifiche e alle multe spropositate comminate in primo grado) allora i campionati inizierebbero come stabilito e a quel punto sarebbe praticamente impossibile fermarli: il tempo per un nuovo ricorso, ammesso che sia possibile farlo, non c'è.

Parole chiave: Serie A1, Caso Vercelli, Amatori Vercelli, Hockey Prato 54, Giudice Unico,
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