Dr. Jekill e mr. Hyde! E’ questa forse la sintesi più giusta per il Valdagno 2013-2014: bello, immensamente bello in Europa quanto dannatamente fragile in Italia. Non è servito nemmeno lo spauracchio Nicolia, che ha fatto parte della spedizione e che è anche entrato stoicamente in pista per cercare di dare una mano a un Valdagno che è uscito dal PalaFerrarin con le ossa rotte. Dal canto suo Breganze ha dimostrato una volta di più (se mai ce ne fosse stato bisogno) di essere il vero anti-Forte: una macchina perfetta in casa che non fa sconti proprio a nessuno e che può vantare in Juan Oviedo un’autentica roccia tra i pali nonostante ormai la non più giovanissima età.
LA CRONACA
Come detto Vanzo porta in panchina capitan Nicolia nonostante le precarie condizioni di salute e manda in pista Gnata in porta, e poi Nicoletti, Rodriguez e Platero a supporto di Tataranni. Il Breganze va su Oviedo tra i pali (forse il cemento armato avrebbe fatto meno male ai lanieri) in difesa Mattia Cocco e Sergio Silva davanti De Oro con Cacau. Pronti via e per i campioni d’Italia è già buio pesto: è l’1.37 quando Valdagno gioca al limite dei 45”, Nicoletti è costretto al tiro da distanza proibitiva con Mattia Cocco che è bravo a crederci e a contrastare la conclusione; in ripartenza il numero 29 sventaglia un missile che piega la traversa e s’infila in porta, 1-0. Gli ospiti colpiti a freddo rischiano di capitolare una seconda volta pochi secondi dopo, ma stavolta Gnata è bravo a chiudere sullo stesso Mattia Cocco. Il Breganze tenta di legittimare il vantaggio e al 7' è Sergio Silva, su punizione, a timbrare il montante. All’8’ si vede, finalmente, anche il Valdagno: Platero testa i riflessi di un pronto Oviedo che toglie pallina dall’incrocio. Al 14’ la conclusione si fotocopia partendo però stavolta dalla stecca di Rodriguez, medesimo il risultato col numero 11 rossonero che respinge. A 7’ dall’intervallo Oviedo in versione monstre ci va di casco per respingere su Tataranni che aveva colpito da 2 passi. Sempre col casco l’estremo di casa ferma ancora Tataranni che aveva ben raccolto una pallina rimasta vagante in area. A 4’ dalla sirena di metà tempo Platero si divora il pari: Valdagno attacca in massa e Oviedo si stende e va giù per impedire alla pallina di entrare, Matias raccoglie ma alza troppo la mira. Il numero 57 si ripete 3 minuti dopo quando, imbeccato splendidamente da Nicolia, non riesce a spingere dentro l’1-1.
Dopo 40” nella ripresa Oviedo è superbo a respingere sulla staffilata di Nicoletti e la susseguente ribattuta. A 2.42 Tataranni fa tutto alla perfezione mettendo in mezzo una pallina splendida che Rodriguez colpisce, ancora Oviedo però si distende plastico a dire no. A 21.19 l’arbitro Fronte sale in cattedra e sventaglia il rosso in faccia al massaggiatore valdagnese, il motivo rimane avvolto nel mistero ma quel che è certo è che gli scudettati restano in tre esterni per 4’ (con Vanzo che toglie Tataranni come uomo di movimento), e che Gnata ipnotizza Cacau sulla punizione di prima. In inferiorità numerica i lanieri non corrono praticamente pericoli ma a 33.43 i padroni di casa raddoppiano: Mattia Cocco da retro porta va in alza schiaccia sul fratello Giulio e su Gnata i quali in qualche modo respingono, la sfera però resta lì vagante e De Oro è il più lesto a raccogliere l’invitante bottino che va a depositare in fondo al sacco sul palo lontano alla sinistra di Ricky, 2-0. All’11’ c’è una super respinta di gambale di Oviedo su Rodriguez e a 37.38 Breganze fa tris: Sergio Silva si decentra sulla destra e fa partire una bordata che polverizza l’incrocio alla destra del numero 10 ospite, 3-0. La risposta del Valdagno arriva a 41.54: su una conclusione ravvicinata di Nicoletti Oviedo sposta la porta ma non serve, la pallina infatti varca ugualmente la linea, 3-1. L’illusione di poter riaprire il discorso da parte dei campioni d’Italia dura molto poco: a 43.44 De Oro è anche fortunato sulla sua ficcante staffilata, infatti la pallina sbatte sia su Gnata che sul palo prima di entrare, 4-1. 6” dopo super Oviedo respinge su Nicolia e ne passano altrettanti quando l’estremo numero 11 respinge di gamba il rigore di Tataranni. Al 46’ con Valdagno sbilanciato in avanti, Cacau prende pallina e viaggia spedito, da solo, indisturbato verso Gnata che capitola, 5-1. Negli ultimi 3’, a schemi completamente saltati, Tataranni colpisce il palo con la complicità di Oviedo. Gli fa compagnia Mattia Cocco che bolla il palo. A 2’ dalla fine della partita c’è un gol-no gol non decretato a Cacau, che 20” più tardi colpisce il palo. A 48” dalla sirena Ghirardello si prende il blu e bomber Tataranni ha l’occasione di rendere meno amara la sconfitta che invece resta indigesta perché il numero 8 spedisce fuori il diretto.
Finisce così una serata maledetta, cominciata male e finita peggio. Ora il Valdagno deve riorganizzarsi e capire il vero volto di questa squadra. Urgono risposte forti e concrete riuscendo magari a portare il bel Valdagno d’Europa anche qui in Italia, solo così si vedrà se i biancoazzurri sono veramente dr. Jekill o mr. Hyde con la speranza che i tifosi non debbano più vivere serate così. Sabato sera hanno festeggiato e gioito quelli rossoneri, ma ai supporters ospiti, dopo la rabbia e la delusione, basta guardarsi sul petto con quel doppio tricolore che è e resta lì indelebile come la miglior medicina che cura anche il peggiore dei mali.