Sebastian Molina: 'Il mio futuro non sarà a Viareggio'
All'indomani dello 0-0 di Follonica e alla vigilia dei play off più incerti ed interessanti degli ultimi anni, abbiamo chiesto a Sebastian Molina di parlarci del futuro suo e del suo CGC Viareggio. Un matrimonio destinato ad interrompersi a fine stagione per il mancato accordo tra la società bianconera e l'atleta, ormai alla ricerca di altre destinazioni e pezzo pregiato del mercato.
Scritto da Redazione
- Pubblicato il 09/04/2008
E' finito 0-0 il big match della 24esima giornata tra Follonica e Viareggio. Sulla carta era l'unica partita in grado di modificare significativamente la classifica da qui al termine della regular season, causando l'ennesimo ribaltone al secondo posto tra Bassano e Viareggio. Il pareggio, però, fa il gioco dei giallorossi vicentini che restano avanti di un punto e, a meno di prestazioni da suicidio con Breganze e Giovinazzo, hanno in tasca la seconda posizione ed il vantaggio della terza partita in casa in una eventuale semifinale, proprio contro il Viareggio.
Molina, che cosa è mancato al Viareggio martedì sera per battere il Follonica?
"Ci è mancata la capacità e la fortuna di fare gol. Purtroppo contro una squadra come il Follonica non puoi commettere errori e invece noi abbiamo fallito alcune occasioni importanti. Peccato perchè avevamo impostato bene la partita in difesa e abbiamo avuto dalla nostra un Barozzi in grado di opporsi a tutti gli attacchi del Follonica. In ogni caso abbiamo dimostrato di poter competere alla pari con i campioni d'Italia anche sulla loro pista".
Questo risultato dimostra che il Viareggio è uscito definitivamente dalla crisi?
"Il mese nel quale abbiamo avuto risultati non all'altezza è stato il tributo che abbiamo pagato alla nostra preparazione. E' stata una crisi dovuta alla stanchezza accumulata negli allenamenti perchè abbiamo lavorato molto fisicamente. Credo che sia stato meglio pagare questo prezzo che rischiare di andare in crisi adesso che ci sono i play off e si inizia a fare sul serio".
Secondo te Follonica-Valdagno e Bassano-Viareggio saranno le semifinali anche di questa stagione?
"Queste sono certamente le quattro squadre favorite, ma secondo me non mancheranno le sorprese e le difficoltà per arrivare a queste semifinali. In particolare c'è un agguerritissimo Trissino che nei quarti di finale creerà molti problemi ai cugini del Valdagno che, tra l'altro, dovranno affrontare una impegnativa trasferta in Francia per la Final Four di Coppa Cers. Credo però che non sia ancora finita la lotta per il secondo posto tra noi e il Bassano: dobbiamo stare concentrarti e conquistare i sei punti in palio... questa stagione ci ha ormai abituato a fare sorprese".
Ci sono le condizioni per interrompere il dominio del Follonica in campo nazionale?
"Battere il Follonica è difficile, ma non impossibile. Il problema è che nei play off devi riuscire a farlo per due volte e in finale addirittura in tre occasioni: davvero una impresa molto difficile per chiunque".
Parliamo di te e del tuo futuro. Si parla di difficoltà con il Viareggio per il rinnovo del contratto: c'è un addio all'orizzonte?
"Nelle settimane scorse ho parlato con la società, ma effettivamente non siamo arrivati ad un accordo. Di fatto il mio futuro è ancora tutto da decidere, ma quasi certamente non sarà con la maglia bianconera del CGC. Di certo c'è che fino alla fine di giugno io sono un atleta di questa società e farò il massimo per contribuire ai successi del Viareggio... poi si vedrà. Certo è che mi dispiace andare via da qui, da questa società e da questi tifosi, perchè mi sono sempre sentito come a casa. Tra me e il Viareggio c'è ancora un piccolo spiraglio, ma io devo pensare anche al mio futuro e sono pronto a valutare da subito altre ipotesi".
Se dovessi lasciare Viareggio la tua destinazione sarebbe comunque l'Italia, oppure qualche altro club europeo, oppure il ritorno in Argentina?
"In Argentina direi proprio di no; almeno per altri due o tre anni vorrei restare da questa parte dell'Oceano. Ci sono proposte sia dalla Spagna che dal Portogallo, oltre che dall'italia, ovviamente. Ma la mia speranza è quella di restare un altro anno in Italia".
a cura di Marcello Bulgarelli
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