A Sarzana arriva un campione, uno che di questo sport ha scritto un pezzo di storia. Il presidente Maurizio Corona, quando parla di quella “generazione di fenomeni”, dice che non bisogna guardare la loro carta d’identità. Questi, tra cui spicca Francesco Dolce, sono campioni navigati che sembra abbiano fatto un patto con la dea Ebe nel segno dell’eterna giovinezza; atleti mai sazi di vittorie che mettono ancora in pista l’entusiasmo dei ragazzini.
"Francesco Dolce -dichiara il presidente Corona– è stato il primo obiettivo societario dopo la partenza di Gonzalo Gomez. –prosegue Corona- che Dolce diventerà presto un beniamino dei tifosi locali. Ora il nostro mercato potrebbe essere concluso, sempre che qualche partner economico non sposerà la nostra causa; in tal caso guarderemo di mettere l’ultimo tassello al mosaico rossonero ingaggiando ancora un giocatore. E’ tutto nelle mani di Cupisti –conclude Corona- anche perché il mister vuole valutare Alessandro Rossi e Felipe Sturla, rimasti inattivi la scorsa stagione. Sarzana intende continuare a fare bene sempre con un occhio di riguardo per i propri giovani; non a caso Francesco Dolce rivestirà anche il ruolo di allenatore di una squadra giovanile, compito che l’atleta viareggino ha accettato con entusiasmo in quanto è sua intenzione in futuro intraprendere la carriera di allenatore, essendo già in possesso del patentino di terzo livello. L’esperienza di “mister” non è nuova per lui: a Viareggio nel 2008/09 guidò la serie A1 del CGC assieme a Palagi e Orlandi. ”
Francesco Dolce nasce hockeysticamente nella squadra della sua città,, Viareggio e precisamente nelle giovanili del CGC Viareggio, società che ha formato altri campioni di questo sport come i suoi coetanei Alessandro Bertolucci, Mirko Bertolucci, Alberto Orlandi e molti altri ancora. Anch’egli è cresciuto nella scuola del "Maestro" Creso Bacherotti con gli insegnamenti del quale il CGC ha sfornato, generazione dopo generazione, decine di atleti di livello assoluto, veri e propri professionisti di questo sport. Il curriculum di Dolce parla da solo: a soli 17 anni esordisce in prima squadra, dopo aver già vinto vari titoli di Campione d'Italia a livello giovanile. Nell'estate del 1994 lascia la "sua" Viareggio per trasferirsi ai piemontesi dell' Amatori Vercelli, cominciando un lungo girovagare in Italia (Bassano, Prato, Novara) e in Europa, fra cui i prestigiosi campionati nazionali di massima divisione spagnola (con Cp Alcobendas e Cp Tenerife) , Portoghese (con il Seixal di Lisbona) e Francese (con Scra St.Omer ) dove la scorsa stagione ha vinto il titolo di Campione di Francia. Nella sua carriera ha vestito anche i colori azzurri della Nazionale Italiana Giovanile con la quale è Campione d’Europa Junior nel 1991 e della Nazionale Senior dal 1994 al 2006. Francesco è uno dei classici attaccanti che giocano davanti alla porta. I suoi punti di forza sono rapidità e velocità di esecuzione, oltre chiaramente al suo "fiuto" del gol che gli ha permesso, fra l'altro, di fregiarsi del titolo di capocannoniere dei Campionati Europei di Monza del 2006, con la maglia azzurra.
Queste le sue prime parole da giocatore rossonero.
Arrivi a Sarzana a 40 anni: come dice il Presidente Corona sei un bomber senza età, ti senti di dare un contributo importante per la salvezza?
E' vero, fra meno di un mese compirò 40 anni, fortunatamente ho ancora molta voglia di allenarmi e lo stesso entusiasmo di quando ne avevo 20. Darò il massimo per raggiungere questo obbiettivo.
Alessandro Cupisti è stato importante per la tua scelta?
Sicuramente, con lui c'è un rapporto di stima ed amicizia che va anche al di fuori della pista. Ha un grande carisma e riesce a trasmetterlo ai suoi giocatori.
Conosci la squadra e i tuoi compagni della prossima stagione?
Si, con Squeo abbiamo condiviso gli anni di Viareggio e ci conosciamo bene. Gli altri, per le sfide negli anni passati.
Sarzana ha un pubblico molto caldo trainato dai ragazzi della Curva Milani, vuoi dire qualcosa a loro?
Sarzana è palazzetto "caldo" e la spinta del pubblico molto importante. Sarà fondamentale il loro apporto per raggiungere il nostro obbiettivo.
Sei uno dei migliori giocatori prodotti dal maestro Creso Bacherotti ora la società punta che tu possa trasferire il tuo bagaglio tecnico ai giovani atleti ti stimola la cosa?
E' molto stimolante ma allo stesso tempo è una grande responsabilità. Farò del mio meglio per trasmettere ai giovani gli insegnamenti del Creso e delle mie esperienze vissute in tanti anni in pista.