“Se devo pensare alla grande occasione perduta di questa stagione, non posso che ricordare la partita al Centro Polivalente contro il Valdagno; il pensiero che Pedro Gil, Carlos Nicolia e Sergio Silva erano sotto di tre reti a metà secondo tempo al Vecchio Mercato contro quattro ragazzi del nostro vivaio, mi mette un misto di orgoglio e rabbia per non aver compiuto un impresa che sarebbe stata epocale - dichiara il presidente Corona – Il Valdagno in questa stagione pone come obiettivo societario quello di aggiudicarsi il cosiddetto “Triplete”. La squadra veneta ha una rosa formata oltre che dai tre fuoriclasse citati anche da giocatori come Diego Nicoletti, Dario Rigo, Mattia Cocco, Eddy Randon, Riccardo Gnata che non hanno certo bisogno di presentazioni. Noi andremmo in terra veneta a fare la nostra partita senza farci troppo condizionare dai nomi altisonanti, consapevoli che non passerà certo per Valdagno il crocevia che porta alla salvezza”.
I ragazzi del presidente Centomo, neo consigliere Federale, sono reduci dal pareggio conquistato a Bassano, ma soprattutto dalla vittoria nell’ultimo turno del girone di Champions League al Palalido a spese dei Campioni d’Europa del Liceo La Coruna; successo che ha consolidato la formazione di Franco Vanzo al primo posto del proprio girone nella massima competizione europea. In questa stagione i valdagnesi hanno già messo in bacheca la loro prima Coppa Italia della loro storia.
La squadra, a detta del primo dirigente vicentino, è stata costruita per vincere tutto, e il vulcanico presidente non nasconde l’ambizione di poter portare la seconda Champions Leauge in Italia, dopo quella vinta dai galattici del Follonica, purtroppo unica sino ad ora nelle bacheche delle squadre italiane. In campionato la squadra biancoceleste occupa il secondo tempo posto in classifica con 49 punti, forte del miglior attacco della serie A con 144 reti segnate.
La formazione di mister Franco Vanzo affronta il Sarzana priva di tre elementi della rosa infatti oltre a Mattia Cocco e a Marco Vallortigara, fermi al palo per infortunio, i biancocelesti dovranno fare a meno del fuoriclasse lusitano Sergio Silva che deve scontare il secondo turno di squalifica. Sarà un squadra certamente corta quella che affronterà i rossoneri sabato sera al Palalido, anche se il quintetto che scenderà in pista può considerarsi uno dei migliori al mondo in assoluto a partire dal portiere Riccardo Gnata, il giovane breganzese, classe 92, medaglia di bronzo con la nazionale under 20 al mondiale di Barcelos lo scorso anno dove da tutti i critici è stato considerato il miglior portiere del mondo della sua categoria. Dopo due anni strepitosi a Breganze, la scorsa stagione si è messo in gioco in una grande squadra come il Valdagno, pur sapendo di dover far quasi certamente un anno di anticamera alle spalle di un mostro sacro come Juan Oviedo. Il giovane portiere si è ritagliato comunque il giusto spazio nella conquista del secondo scudetto biancoceleste, vestendo la maglia azzurra da titolare nella Coppa Latina under 23 e il ruolo di vice Barozzi agli Europei di Paredes con la nazionale Senior. In difesa c’è Dario Rigo, un monumento dell’hockey italiano, classe 1969; ancora oggi, nonostante la sua veneranda età, è considerato da tutti uno dei migliori difensori del campionato italiano e per scrivere il suo palmares, tra cui spicca l’oro ad un campionato del mondo, non basterebbe una pagina intera; cecchino infallibile dal dischetto per lui 14 le reti segnate. Con lui Diego Nicoletti, 30 anni, giocatore simbolo del Trissino, arrivato due anni orsono e accolto con molto scetticismo dagli ultras biancazzurri, ma, dopo la stagione scorsa esaltante per rendimento e gol, (anche in questa stagione per lui già 18 reti), il difensore è diventato un beniamino dei supporter valdagnesi; giocatore di notevole esperienza che vanta un eccellente curriculum, tra cui un mondiale senior disputato e l’ultimo europeo dove a detta di molti è stato il miglior giocatore azzurro. La coppia d’attacco è guidata dal top dei top Pedro Gil Gomez, spagnolo, nato nel 1980 a San Sadurnì de Noya, attaccante di razza. In Spagna è soprannominato “Pedrito”, mentre in Argentina lo hanno battezzato come “El Pelado”. Le doti che lo esaltano sono velocità, agilità, visione di gioco; Pedro Gil ha debuttato proveniente dalle giovanili nella squadra del Noya Freixenet nel 1998. Dal 2000 il trasferimento in Portogallo, prima con l'Infante de Sagres e poi con il Porto. Nel 2007 il ritorno in Spagna con il Reus Deportivo con il quale ha vinto la Coppa Campioni. Quindi l'esperienza al Porto e la vittoria del campionato nazionale. Con la maglia della Spagna, oltre ad aver vinto cinque Campionati del Mondo, ha conquistato il record, mai raggiunto prima, di sette campionati continentali consecutivi vinti. È un autentico funambolo, uno dei più forti giocatori del pianeta in attività, probabilmente il migliore sulla piazza; la tifoseria del Valdagno è già ai suoi piedi e lui è il capocannoniere del campionato con 44 reti. Principale antagonista nella speciale classifica marcatori del massimo campionato il suo compagno d’attacco Carlos Nicolia, che di reti ne ha messe a segno 39: il ventisettenne giocatore argentino, vicecampione del mondo con la nazionale biancoceleste all’ultimo mondiale, idolo incontrastato della tifoseria valdagnese, al punto che quando il tecnico Marozin due estate orsono decise di metterlo alla porta insorse con manifestazioni pubbliche come mai avvenuto prima nel mondo dell’hockey. Per lui settima stagione in maglia biancazzurra, con la quale “il fenomeno”, così soprannominato dalla tifoseria biancazzurra, ha conquistato da protagonista i due scudetti della storia della società. I due cambi della rosa principale a disposizione per domani sono Eddy Randon, difensore inossidabile, da sempre colonna della formazione del Trissino, quarta la stagione per lui a Valdagno, e Davide Piroli, talento valdagnese classe 90, ultima stagione disputata con la maglia del Trissino; per lui molte le presenze nelle varie nazionali giovanili. Mancheranno Sergio Silva, classe 1974, cresciuto nelle giovanili del Barcelos, approdato nel 2004 a Follonica dove è rimasto per tre stagioni vincendo tutto quello che quello che era possibile vincere in Italia e in Europa compreso la Champions League. Dopo l'esperienza toscana Sergio Silva ha imboccato la direzione Bassano, trascinando i giallorossi alla conquista del secondo scudetto, poi è tornato in patria per militare due stagioni nel Candelaria per poi passare al Benfica dove ha vinto Coppa Cers e Supercoppa Europea. Oltre ai tre fuoriclasse mister Vanzo ha tra le mani autentici campioni che fanno del Valdagno la migliore rosa di giocatori del campionato italiano e una delle primissime nel panorama europeo come Mattia Cocco, 29 anni; per lui un ritorno a casa la scorsa stagione, dopo i due anni passati a Breganze, in tempo per cucirsi sulla maglia il secondo scudetto. Cocco è un prodotto del vivaio valdagnese, giocatore dalla tecnica sopraffina, ha vestito tutte le maglie azzurre delle nazionali giovanili, disputando anche numerosi tra Europei e Mondiali con la nazionale senior. A seguire Marco Vallortigara, classe 1982, valdagnese, portiere di notevole esperienza che dopo l’ultima stagione giocata a Trissino dopo una vita con la maglia del Valdagno, è rientrato dove tra l’altro ha vinto anche il primo scudetto della storia della squadra veneta alle spalle di Oviedo. I sostituiti saranno tre giovanissime promesse: Andrea Bicego classe 1995, il portiere Davide Pertegato e l’attaccante Giulio Cocco, ambedue classe 1996 e reduci dall’Europeo Under 17 dello scorso autunno in Francia.
I precedenti tra Carispezia Hockey Sarzana e Recalac Hockey Valdagno riguardano solamente le tre stagioni in serie A1: quattro sfide nella prima stagione, due nella regular-season e due ai play off , con quattro vittorie dei veneti. La seconda stagione, invece, un vittoria ciascuno con l’impresa dei rossoneri che batterono la squadra di Marozin al Centro Polivalente per 8 a 7, con una rete di capitan De Rinaldis a una manciata di secondi dal termine. Mentre nella scorsa stagione due volte vincitore ancora il Valdagno. Sino all’ultima sfida in questa stagione vinta dai veneti 10 a 8 al Centro Polivalente dopo essere stati sotto di tre reti per buona parte della gara. Nella gara contro il Valdagno i rossoneri cercheranno di sfruttare le assenze della squadra di Franco Vanzo, e la stanchezza accumulata dalla doppia sfida di sabato scorso in Champions League e quella di martedì a Bassano. La squadra si presenta alla sfida con il roster al gran completo che vuole almeno riscattare la prestazione non felice espressa nel derby a Forte dei Marmi. La squadra, archiviata l’amarezza della partita contro il Forte dei Marmi, pur conscia della forza dell’avversario, è decisa a non recitare la parte dell’agnello sacrificale.