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Sarà durissima, ma il Valdagno ci crede e sogna la coppa


Scritto da Hockey Valdagno - Pubblicato il 27/05/2010
ISELLO ALL’ASSALTO DELLA FINALE DI EUROLEGA

Il grande momento è arrivato e per l’Hockey Valdagno, che per la prima volta nei suoi settantadue anni dalla fondazione entra nella finale della massima competizione europea, si tratta di una grande pagina di storia. Oggi, giovedì 27, al PalaLido, è in programma la prima giornata della Final Six di Eurolega, ma si tratterà di una vetrina esclusiva per tre delle quattro catalane (Reus Deportiu, Noia, Barcellona) e l’unica rappresentante portoghese (Porto). Isello Vernici e Patì Vic, invece, entreranno in competizione nella seconda giornata, domani venerdì 28. In prospettiva di finale è un calendario che sta creando sottili polemiche, soltanto i biancocelesti e i biancorossi infatti sono costretti a due partite consecutive prima dell’ultimo atto della rassegna europea. Calendario fatto ad arte per mettere in condizioni più favorevoli qualche società? Nel gruppo E sono state inserite Isello Vernici Valdagno, Barcellona e Porto; nel gruppo F il Reus Deportiu, il Patì Vic e il CE Noia. Oggi il via alle 18 con Reus Deportiu-CE Noia e conclusione alle 20 con Porto-Barcellona. Domani, venerdì 28, alle 18 Patì Vic-Reus Deportiu e alle 20 Isello Vernici Valdagno-Porto. Sabato 29 ultima giornata con CE Noia-Patì Vic (ore 18.30) e Isello Vernici Valdagno-Barcellona (ore 20.30). Modificato, invece, l’orario della finale in programma domenica, anticipata di mezzora, quindi il via alle 16.30 ufficiosamente per motivi di riprese tv. Di conseguenza slittate anche le premiazioni, alle 18.30.
-Cosa pensa del gruppo dov’è inserito il Valdagno?
“Siamo stati senza dubbio collocati nel girone più difficile –argomenta il tecnico Jorge Valverde-. Come dobbiamo allora affrontare due squadroni come Barcellona e Porto primattori nei loro campionati e in grande forma? Andando in campo tranquilli e cercando di dare il massimo delle nostre possibilità. Queste partite di Final Six devono essere finalizzate esclusivamente come preparazione per la coda di campionato. Lo scudetto è il vero obiettivo irrinunciabile di tutta la stagione”.
PRIMA VOLTA PER UNA FINAL SIX. Per la prima volta nella storia della Eurolega l’atto conclusivo della manifestazione si chiude con la Final Six. Negli ultimi tre anni si sono sempre modificate le finali, da quattro nel 2008, a otto di un anno fa, a sei per questa edizione. Si passa quindi dalla tradizionale eliminazione che ha quasi sempre contraddistinto le finali, a gironi a concentramento con prologo di finalissima tra le prime due classificate. I gironi nella fase finale furono applicati per la prima volta nel 2006 a Torres Novas, in quella occasione ce ne era solo uno con quattro squadre, e ad aggiudicarsi l’ambito e in questo caso storico trofeo, fu il Follonica di Massimo Mariotti. Ancora una volta sono le squadre spagnole a fare la voce grossa, l’anno scorso a parteciparvi furono cinque su otto, mentre nel 2008 fecero l’en plein quattro su quattro al Palau di Barcellona.
LE CINQUE AVVERSARIE. I campioni in carica del REUS DEPORTIU ritornano dove appena dodici mesi fa avevano alzato al cielo il trofeo. I rossoneri grazie ad un rigore di Pedro Gil batterono il Vic, e la gioia attesa dopo 47 anni è esplosa di nuovo. Nella discutissima finale (10-2, 0-11) contro il Novara nel 1972 c’era in pista Joan Sabater, ora è il presidente del sodalizio. Il Reus in questa stagione ha messo in bacheca la Supercoppa Europea e la Coppa Intercontinentale unico trofeo che gli mancava in bacheca. Ora i catalani possono vantarsi di essere l’unica società ad aver vinto tutti i trofei disponibili al mondo (al Barcellona manca il Mondiale per club). Nel Reus dopo dieci anni c’è ancora un po’ d’Italia. Nel nuovo millennio furono Enrico Mariotti e Crudeli a giocare nella squadra catalana, ora troviamo i due Bertolucci.
E cosa dire di un BARCELLONA che conta diciotto coppe campioni in bacheca, di cui otto nelle ultime tredici edizioni? Il nuovo corso è targato Fernando Pujalte grande giocatore del Barcellona prima e ottimo allenatore dopo con Vilafranca e soprattutto col Vic (vice campione d’Europa). I blaugrana è da due anni che non vincono la coppa campioni, faranno tutto il possibile per non farsi scappare un’altra occasione. Dal 1997 ad oggi hanno “steccato” solo due anni consecutivi nel 1998 e 1999. Borregan e compagni devono riscattarsi della prestazione dello scorso anno perché sono stati eliminati ai rigori e subito ai quarti di finale proprio dal Reus.
Altro avversario non meno ostico il CP VIC vice campione d’Europa con il dente avvelenato: perdere la finale ai rigori brucia tantissimo, per i biancorossi c’è voglia di riscatto. Barcellona, Reus e Vic sono alla terza presenza consecutiva nella fase finale della ex Coppa Campioni. I biancorossi catalani in questa stagione hanno vinto la supercoppa spagnola proprio contro il Barcellona degli ex Pujalte e Jordi Adroher. Inoltre a febbraio ha messo le mani sulla Coppa del Re per il secondo anno consecutivo battendo in finale la sorpresa Vilanova. Un appunto sulla squadra di Quim Lopez: tra le sei finaliste ha la l’età media più giovane, solo 27 anni. Sorprendente il CE NOYA, che ha vinto il proprio girone eliminatorio mettendosi alle spalle i campioni in carica del Reus, con quest’ultimi che sono entrati dalla porta secondaria battendo il Lloret nei preliminari. E’ la terza volta, seconda consecutiva, che centra la fase finale, e per la seconda volta affronta l’atto conclusivo in un girone. Nel 2006 era a Torres Novas, mentre l’anno scorso fu eliminato subito dal Liceo ai quarti. Il confermato Ferran Lopez sulla panchina ha mantenuto 5/10 di quella squadra, con due giocatori chiave e d’esperienza come David Caceres e Guillem Cabestany. Con quest’ultimo che vorrà chiudere nel migliore dei modi la sua grande e prestigiosa carriera. Per ultimo, ma non certo quanto a credenziali, l’FC PORTO. Ha chiuso con largo anticipo il proprio campionato conquistando il nono scudetto consecutivo. I portoghesi sono gli unici che stanno tenendo alto il blasone portoghese nella ex Coppa Campioni da alcuni anni a questa parte. I lusitani con un organico collaudato da alcune stagioni e con un Pedro Gil in più (per due stagioni al Reus) hanno timbrato la loro presenza grazie ai preliminari. La squadra guidata da Franklim Pais nel girone eliminatorio è stata battuta in entrambe le gare dal Valdagno. Questo è un record storico per una formazione italiana, nessuno era riuscito nell’impresa di battere i portoghesi nel doppio confronto. L’Fc Porto ha concluso quindi al secondo posto il girone eliminatorio, e nei successivi preliminari ha battuto il Follonica in entrambe le gare. L’ultima finalissima giocata dal Porto risale al 2005, quando venne sconfitto dal Barcellona.
BIGLIETTI DISPONIBILI. Mentre la corsa abbonamenti sta andando a gonfie vele, la società biancoceleste ha inteso tranquillizzare gli altri appassionati comunicando che c’è ancora a disposizione un congruo numero di biglietti per ognuna delle tre serate della Final Six. Il biglietto intero (€ 15) e il biglietto ridotto (€ 12) sono validi per le due partite della serata. Due le fasce per quanto riguarda il biglietto della finale: intero a € 20 e ridotto € 15.
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