Sulla pista di Follonica si è conclusa, nel migliore dei modi per l’ASD H. Sandrigo, una quattro giorni di gare che ha assegnato, dal 30 maggio al 2 giugno, i titoli italiani di hockey pista nelle categorie under 13, under 15, under 17 e under 20. Il Veneto (o meglio la provincia di Vicenza) l’ha fatta da padrone: 4 titoli su 4.
Ma il più importante, lo scudetto più prestigioso a livello giovanile è sandricense!
E questo è qualcosa di più di un “semplice scudetto”: è stata una vittoria netta, ottenuta da una squadra che ha, di fatto, surclassato gli avversari.
Il Sandrigo under 20 ha vinto tutte le partite disputate in stagione.
Dalla prima gara del girone di qualificazione, giocata in trasferta contro il Bassano 54 B lo scorso 12 novembre 2012, alla finale di domenica 2 giugno 2013, sono state tutte vittorie e, quasi sempre, ottenute con molti gol di scarto. Solo col Thiene in casa il Sandrigo ha vinto per un solo gol di distacco; in tutte le altre partite il Sandrigo ha dominato. Si tratta certamente di un record non superabile.
Da inizio stagione si era detto che questo era l’obiettivo stagionale.
Il vero obiettivo. E che la società ci tenesse lo dimostra il fatto che la trasferta è stata organizzata cercando di assicurare le migliori condizioni possibili: si è partiti infatti mercoledì 29 maggio per consentire alla squadra di riposare adeguatamente e poter “scattare dai blocchi” sin dalla prima partita giocata il 30 maggio. E così è stato. Il merito del successo va condiviso con tutto il direttivo societario, con dirigenti accompagnatori presenti Bratos, Bigarella e Gasparini, col meccanico Menin e, in particolare, col presidente Dario Scanavin. Era lì da venerdì 31 maggio, la voleva fortemente questa vittoria: se l’è meritata.
Da più parti si era detto che il Sandrigo era la favorita e che lo scudetto lo poteva solo perdere.
Ma la storia dello sport insegna che non sempre chi è accreditato alla vigilia poi trionfa. Esserci riusciti (e in che modo!) dimostra che questa squadra ha anche saputo affrontare le pressioni e i problemi, che ci sono stati. Perché non tutto è filato liscio. Si sono, infatti, disputate le finali con alcuni atleti non in perfette condizioni fisiche. Acciacchi superati: la voglia di coronare un sogno è stata più forte di tutto. E in più si giocava a Follonica contro la squadra che, dopo il titolo under 23, puntava al bis. E lasciamo stare altri discorsi sul fattore “ambientale”
La scelta di dare fiducia agli atleti under 20 anche nel campionato di serie A2 ha pagato
Bigarella, Pozzato, Brendolin, F. Manfrin e Menin sembravano avere una marcia in più degli avversari, semplicemente. Si spera che i responsabili tecnici delle squadre nazionali giovanili della FIHP presenti a Follonica lo abbiano capito. Questi ragazzi se lo meritano. Ma anche De Toni, Scanavin e Battilana, quando sono stati chiamati in causa, hanno dato un contributo di qualità. E Sean Sasso ha dato quasi sempre il cambio nel finale di partita a Bigarella. Non è stato, insomma, solo lo scudetto dei titolari, anzi.
Massimo Pozzato, vincendo a Follonica, ha completato il suo curriculum di allenatore delle giovanili.
Ha infatti vinto, nel corso della sua carriera, tutti gli scudetti, in tutte le categorie junior. Ha sempre tenuto in pugno la situazione, preparato bene le partite, spronato i ragazzi quando c’era da farlo e “calmato i bollenti spiriti” di qualcuno allorchè in “trance agonistica” si rischiava di perdere il necessario equilibrio. Perché giocare a hockey su pista è difficile, non dimentichiamocelo. Dopo la finale Massimo ha detto che se avesse potuto immaginare una finale perfetta sarebbe andata esattamente così. Così com’è andata. Ha ragione.
LE PARTITE
Formazione: portieri Andrea Bigarella e Sean Sasso, esterni: Federico Menin, Fabio Manfrin, Alberto Pozzato, Andrea Brendolin, Giacomo Scanavin, Matteo Battilana, Gian Paolo De Toni.
Allenatore Massimo Pozzato, con la collaborazione tecnica di Fausto Pozzan.
Meccanico: Giuseppe Menin.
Dirigenti al seguito: Francesca Gasparini, Giambattista Bigarella, Bruno Bratos.
Partite di qualificazione
giovedì 30 maggio 2013 Sandrigo batte Bassano Hockey 9-4;
venerdì 31 maggio 2013 Sandrigo batte Correggio 10-1;
sabato 1 giugno 2013 Sandrigo batte Follonica 6-3.
Semifinale
sabato 1 giugno 2013 Sandrigo batte Breganze 8-1.
Finale scudetto
domenica 2 giugno 2013 Sandrigo batte Forte dei Marmi 10-2.
I PROTAGONISTI
Andrea Bigarella, classe 1994: capitano, semplicemente il miglior portiere visto a Follonica nella categoria Under 20… Dopo i play off di A2 era parso stanco… Ci si sbagliava… Stava “ricaricando le pile”… Se saprà mantenere la concentrazione e la voglia di imparare e migliorare, oltre alla passione che dimostra per questo sport, può avere un futuro….
Alberto Pozzato, classe 1994: a Follonica si è visto solo parte di quello che questo atleta può fare perché qualche acciacco l’ha condizionato…. Ma avrà segnato, durante le finali, una decina di gol, tanto per dirne una…. Implacabile difensore, fenomenale nel conquistare palla e ripartire, tiro al fulmicotone… Tutto perfetto? No, errori gratuiti e giocate forzate ne compromettono, a volte, il rendimento, così come l’eccesso di emotività: sa esaltarsi ma può anche deprimersi nel volgere di poco tempo e nel corso della stessa partita… In parole povere: la razionalità non è (ancora..) il suo forte: riuscisse a disciplinarsi un poco l’hockey su pista italiano avrebbe trovato l’erede di Roberto Crudeli…. Sì pare un’esagerazione, forse, ma ne riparliamo… Ecco, facciamo così: ne riparleremo tra qualche anno….
Federico Menin, classe 1994: è nato attaccante, per questa squadra ha saputo adattarsi a difensore e, visti i problemi fisici di qualche compagno, a Follonica è stato, spesso, il primo a rientrare in difesa per coprire le avanzate avversarie…. Ma ha trovato anche il tempo per segnare più di un gol e fornire assist ai compagni….. Durante la stagione “Fede” ha avuto più di un problema, fisico e di rendimento: ma non nelle finali Under 20…. Dove è stato, praticamente, quasi perfetto…
Fabio Manfrin, classe 1995: attaccante, anche lui condizionato da qualche problema fisico, “croce e delizia” di Massimo Pozzato che lo sa “pungere” al momento giusto, come contro il Correggio quando è uscito, ha discusso col suo allenatore, si è “caricato, ed è rientrato segnando, subito, il gol del 2-1…. O come in finale, quando ha segnato la doppietta che ha consentito al Sandrigo, che pure era passato in svantaggio con il Forte dei Marmi, di allungare sul 3-1 dopo il pareggio di Abe Pozzato… Fantasia, buona tecnica di palleggio, ottimo incontrista nell’uno contro uno difensivo, dove sa spesso rubare palla all’avversario e involarsi verso la porta avversaria, il suo problema è riuscire a trovare costanza di rendimento… Ci riuscisse sarebbe uno dei migliori talenti giovanili in circolazione… Speriamo ci riesca….
Andrea Brendolin, classe 1994: nato per segnare….. Sì, forse…. Ma non solo… Nelle finali si è visto Brendolin fare assist e difendere, a volte (non è certo la difesa il suo forte…), bene….
Andrea ha voluto fortemente venire a Sandrigo e a Sandrigo ha trovato il suo ambiente ideale… Perché ha un feeling particolare con i compagni di squadra e si è visto: d’altra parte con loro aveva già giocato qualche anno fa…. Il suo quindi è stato un ritorno: gradito per entrambe le parti…. Sarebbe bello, veramente, se potesse restare…. Intanto “Brendo” e il Sandrigo si godono questo “scudo”… Meritato e bellissimo…. E Andrea ha dato un contributo enorme per raggiungere questo trionfo… Non solo con i gol, che pure sono stati tantissimi…. Andrea ha fatto di più… Ci ha messo il cuore….
Gian Paolo De Toni: mancino, giocatore estroso e fantasioso, capace di giocate “impossibili” ma con il limite, purtroppo, di distrarsi… “Skippy” è così: ma sotto, sotto a lui l’hockey pista piace, eccome…. E sa fare cose importanti: come la gara contro il Follonica ha dimostrato (che gol!!!). Un talento potenziale, classe 1997: da stimolare e osservare…. Per vederlo crescere…..
Giacomo Scanavin: anche lui in gol in queste finali (contro il Correggio) ragazzo disciplinato e capace, deve lavorare sui fondamentali ma sta crescendo…. Eccome: è più di un rincalzo… Non avrebbe affatto sfigurato in una formazione della categoria Under 17 (la sua categoria è del 1997….) candidata al titolo…
Matteo Battilana, classe 1996: è un bravo ragazzo, buon difensore, desideroso di migliorare e di imparare…. Fosse più intraprendente darebbe un contributo ancora maggiore alla squadra ma ha già dimostrato di essere all’altezza dei compiti tattici che gli vengono affidati… E non potrà che crescere nel rendimento: tra l’altro prima dell’arrivo di “Brendo” era proprio lui a partire titolare…
Sean Sasso: ottimo portiere, buon talento, mai una polemica, sicura spalla per il “Biga” come anche queste finali hanno dimostrato…. E avrebbe potuto tranquillamente difendere la porta di una squadra Under 17 candidata al titolo…. Visto che è del 1997…
È già tempo, dopo i dovuti festeggiamenti, di iniziare a programmare la nuova stagione. Ma bisognerà valorizzare, come merita, questa vittoria. È un’occasione importante: per tutto lo sport sandricense e per lo stesso Comune di Sandrigo. Non sprechiamola!