Il Sandrigo ha sconfitto 3-2 la capolista CS Valdagno lunedì 23 dicembre, confermando così la capacità di vincere le partite casalinghe: 3 vittorie su 3 in casa, e tutti derby (sconfitte nell’ordine: Thiene, Roller Bassano e, appunto CS Valdagno).
Formazione sandricense: Bigarella, Sperotto, Pozzato, Chemello, Menin, Barbiero, Gasparotto, Poletto, Faresin, Cortese.
La vittoria è importante e dona interesse all’intero campionato di A2: gli avversari in caso di vittoria si sarebbero portati a +10 sulla più immediata inseguitrice, il Pieve 010, e avrebbero messo già ora una seria ipoteca sulla vittoria del campionato.
E invece il Sandrigo, con una partita di sacrificio, di grande intensità difensiva e un pizzico (gli avversari diranno con dosi abbondanti) di fortuna è riuscito a spuntarla.
Passato in vantaggio con Pozzato con una bella iniziativa personale in contropiede, la squadra di casa ha subito l’immediato uno-due degli avversari (in gol Retis) capaci in poco più di un minuto di portarsi in vantaggio sfruttando qualche errore di posizionamento nella “zona” sandricense: ma ci sta quando si affrontano avversari di rango e si prova un nuovo assetto difensivo (rombo con adeguamenti) che peraltro ha dato i suoi frutti.
Sul 2 a 1 avversario è salito alla ribalta Bigarella, autore di una prova maiuscola che ha riscattato così qualche incertezza palesata nel turno precedente. il portiere sandricense ha dapprima parato una punizione di prima di Brendolin (l’ex più rimpianto dall’intero ambiente sandricense) e poi nella ripresa ha sventato il rigore di Casarotto, penalty fatto tra l’altro ripetere dall’arbitro Nicoletti.
Nel frattempo il Sandrigo aveva rimontato lo svantaggio grazie appunto a Pozzato che sorprendeva, su una ripartenza, il portiere avversario Comin (un ex) sul suo palo e a Federico Menin che suggellava una gran prova, soprattutto difensiva, con una magistrale punizione di prima concessa per il 10' fallo di squadra avversario.
Il finale era di sofferenza pura perché il CS Valdagno premeva alla ricerca del pareggio che sfiorava ripetutamente, anche perché il Sandrigo non riusciva a gestire con razionalità il possesso palla.
In qualche modo la squadra di casa riusciva a resistere, difendendo come di dice con “le unghie e con i denti il vantaggio” e si portava a casa una vittoria bella e sofferta, accettata sportivamente dagli avversari, comunque primi in classifica con largo margine, e applaudita da un pubblico un pò più numeroso del solito (e speriamo che i sandricensi comincino ad apprezzare, come merita, l’impegno che ci mette questa squadra).
Per la prima squadra, che ha giocato di lunedì per consentire al proprio allenatore Fausto Pozzan, di ritorno dagli europei femminili, di essere presente all’incontro, si prospettano festività di lavoro: questa sera è in programma infatti il recupero casalingo con il Vercelli, gara che non si era potuta disputare lo scorso 10 novembre.
Appuntamento al palazzetto di Sandrigo sperando in un bis della vittoria con la capolista: confermarsi infatti vorrebbe dire raggiungere addirittura il secondo posto in solitaria.
In ogni caso già oggi con sette partite la squadra sandricense ha raggiunto il bottino di punti dello scorso anno al termine dell’andata, 14 punti: vuol dire che, almeno sinora, una crescita c’è stata.
Si diceva degli europei femminili di hockey pista disputati a Mieres, località spagnola nella regione delle Asturie dal 17 al 21 dicembre: l’Italia ha conquistato un brillante terzo posto, medaglia di bronzo, unico alloro per le nazionali di questo 2013. Alla spedizione azzurra hanno dato il loro contributo appunto il tecnico Fausto Pozzan, in veste di collaboratore del CT Massari, ed Elena Toffanin, spesso titolare, autrice anche di una segnatura nella finale per il terzo posto contro la Francia.