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Sabato sera l’addio di Riccardo Baffelli


Contro il Valdagno assisteremo all’ultima gara ufficiale del “baffo”, costretto a terminare la carriera a causa di un infortunio alla schiena. Il presidente D'Attanasio ha già fatto sapere che un posto per lui nell'Amatori ci sarà sempre.

Scritto da Amatori Lodi - Pubblicato il 13/12/2005
Quella di sabato sera contro il Valdagno sarà l’ultima gara ufficiale di Riccardo Baffelli : il numero 5 giallrosso dovrà infatti interrompere l’attività agonistica a causa di un brutto infortunio alla schiena che ne ha dapprima condizionato il rendimento, poi ha creato difficoltà anche motorie. Si è giunti così alla drastica, ma necessaria, decisione di concludere l’attività agonistica dell’atleta lodigiano, che già da quasi un mese ha smesso di allenarsi. Nato a Lodi 34 anni, il Baffo è stato “l’enfant prodige” dell’hockey nostrano, esploso in serie A2 nel 1989 nell’Hockey Club Lodi allenato da Rinaldo Uggeri, che sospinge con le sue reti alla promozione, Baffelli è stato sempre un giocatore apprezzato, sia per le sue giocate di gran classe, che per la sua correttezza in pista. Nel 1991 vince il campionato di A2 sempre con il Club (ormai scomparso) bianconero sotto la guida del grande Mario Rubio e viene convocato per gli Europei juniores di Herne Bay, in Inghilterra, che il “Baffo” conquista insieme a gente del calibro di Bertolucci e Michielon. Poi, un paio di stagioni dopo passa all’Amatori Lodi, dove va vicino alla vittoria di una Coppa Coppe (suo lo splendido gol davanti agli 11.000 del Riazor che portò l’Amatori ai rigori contro il Liçeo). Poi l’Amatori scomparì e il Baffo seguì il mister Innocenti, stimatissimo dal giocatore lodigiano, prima allo Sporting ’93, poi al Vercelli, in quella che è stata la sua unica stagione lontano da Lodi.
Poi i ritorno all’Amatori con il quale ha costruito la storia recente, la promozione di due ani fa e la salvezza dell’anno scorso.
Ora il Baffo è costretto ad appendere i pattini al chiodo,ma il presidente D’Attanasio ha già fatto sapere che un posto per lui nell’Amatori ci sarà sempre, bisogno solo scegliere quale sarà il suo prossimo ruolo. Un posto in quel mondo dove è nato cresciuto: il mondo dell’hockey a rotelle.

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