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Roberto Crudeli in giallorosso, giocatore e allenatore


Sono passati undici anni da quando Roberto Crudeli guidò l’Amatori nella finale di Coppa delle Coppe a La Coruña, in uno degli atti più gloriosi della sua storia. E proprio da lui l’Amatori riparte per un progetto che riporti la squadra giallorossa ai livelli dei suoi anni migliori.

Scritto da Amatori Lodi - Pubblicato il 25/04/2007
A lui il presidente Fulvio D’Attanasio ha consegnato il timone di una squadra che, in un mix di grandi campioni e di giovani lodigiani, vuole tornare a essere protagonista in Italia e in Europa. «Ho accettato questo progetto ambizioso e motivante - commenta l’ex campione del mondo -. Abbiamo una rosa con giocatori di indubbio valore e con giovani che avranno la possibilità di crescere. Il mio impegno non si limiterà alla prima squadra, ma prevede anche una supervisione della formazione di Serie B e della Juniores. È importante che anche queste squadre pensino e giochino come la prima, perché in qualsiasi momento devono essere in grado di poter fornire un supporto importante. I giovani devono arrivare a giocare come fa la prima squadra per essere pronti al grande salto, un po’ come nel calcio avviene nell’Ajax. Il vivaio deve diventare un valore importante». E con una rosa così i tifosi possono già iniziare a sognare? «Il nostro obiettivo minimo è il sesto posto, per entrare da subito in Europa. Ovviamente vogliamo entrare nei play off per giocare da protagonisti, mi auguro di arrivare anche in semifinale. L’Amatori dovrà essere una squadra in grado di giocare a testa alta e ad armi pari su ogni pista. I risultati dipenderanno dalla mentalità con cui sapremo affrontare certi impegni». E Crudeli a Lodi potrebbe anche ritrovare qualche vecchio compagno... «So che rientreranno dai prestiti Folli e Ricky Baffelli, due giocatori che conosco bene e che possono dare ancora molto. Ci parleremo e valuteremo attentamente la loro posizione». Tra gli obiettivi di Crudeli c’è anche quello di portare sempre più gente al palazzetto: «Lodi è una città che merita squadre di alto livello - chiude il difensore toscano -. Noi abbiamo giocatori di grande classe in grado di creare entusiasmo. La società ha fatto un grande sforzo portando a Lodi nomi di grande richiamo: mi auguro di vedere sempre più gente al palazzetto, un po’ come ai vecchi tempi. Lodi manca da qualche anno dai vertici di questo sport, ma ora è arrivato il momento di tornare a essere tra i principali protagonisti».Alla conferenza stampa ha partecipato anche Franco Polverini, l’altro ex campione del mondo che vestirà la maglia giallorossa e che per primo ha sposato il progetto Amatori: «Uno dei motivi principali per il quale sono venuto a Lodi, senza conoscere ancora nel dettaglio la squadra è l’ambiente - spiega l’ex capitano del Prato -. Ogni giocatore di hockey sogna di giocare davanti a un pubblico come quello di Lodi e per me l’anno prossimo ci sarà una grande occasione».

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