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Rivoluzione arbitri: da sabato 25 volte più severi


Domenica mattina i fischietti italiani e gli allenatori di serie A1 e A2 si sono riuniti a Bologna dove sono state definite interpretazioni più severe di alcune norme, in particolare quelle relative al gioco scorretto e al gioco violento. L'ordine è: tolleranza zero da subito. Il possibile effetto: cartellini (blu e rossi), tiri diretti e rigori in quantità. Il rischio: tante simulazioni.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 30/01/2008
Giro di vite contro l'hockey falloso e, in particolare, verso l'hockey violento.
25 casi, corredati da immagini, nei quali si chiede agli arbitri maggiore uniformità di giudizio, ma anche una maggiore severità, nell'applicazione delle norme esistenti e, in particolare, degli articoli 35 e 36 del regolamento tecnico di gioco (che riportiamo in coda all'articolo).
E' quello di cui si è discusso domenica scorsa a Bologna in una riunione convocata dal Settore Tecnico e riservata agli arbitri e agli allenatori di serie A1 e A2.
Nulla di nuovo nel regolamento che è e resta quello di sempre. Ciò che cambia è l'interpretazione che diventa molto più rigida (e, a dirla tutta, più attinente a quanto effettivamente disposto dal regolamento stesso).

Qualche esempio?
Il portatore di palla va all'angolo della pista; il suo avversario, nel tentativo di rubargli palla, lo spinge o lo colpisce con il bastone (non necessariamente in modo violento). E' la tipica situazione che si verifica nei finali di partita quando il risultato è ancora in bilico. Fino ad oggi veniva assegnata una punizione dell'angolo; da ora in avanti è tiro libero diretto accompagnata da 5' di espulsione per chi commette il fallo.
Anche alla balaustra non saranno più permessi contatti. La semplice spinta sarà punita con tiro libero diretto e 5' di espulsione, mentre l'entrata con gomito alto (se il gomito colpisce il giocatore avversario) è punita con tiro libero diretto e cartellino rosso.
Cartellini blu e tiri liberi diretti continueranno ad essere assegnati nei casi che già oggi molti arbitri (ma non tutti) puniscono pesantemente: aggancio della gamaba o del pattino avversario, sgambetto, bastonata sulle mani. A questa casistica si aggiunge il colpo di bastone sul pattino avversario che ne provoca la caduta (anche senza l'aggancio).

Che cosa accadrà?
Difficile dirlo a priori perchè molto dipenderà da come si comporteranno i giocatori in pista e da quanto gli arbitri saranno in grado di applicare da subito le nuove norme, riconoscendo le diverse casistiche non in un video ricco di riprese ravvicinate e replay al rallentatore, ma in situazioni di gioco estremamente veloci e complesse.
Di certo si corrono due rischi. Da una parte quello di assistere, almeno in una prima fase, ad un eccesso di zelo che potrebbe portare a cartellini sventolati come coriandoli (del resto siamo a Carnevale) con squadre messe in seria difficoltà. Dall'altra, essendo la caduta dell'avversario un requisito di quasi tutte le casistiche prese in esame, di assistere all'esibizione di simulatori e tuffatori così bravi da mettere in seria difficoltà i direttori di gara.

Un'ultima curiosità. Quello che si prospetta è un cambio di atteggiamento repentino e generalizzato. Ciò che fino a ieri veniva punito in modo lieve, da oggi sarà punito pesantemente. Di questa "tolleranza zero" sono stati avvisati gli arbitri (ovviamente) e gli allenatori di serie A1 e A2 (che hanno una settimana per adeguare l'atteggiamento dei propri giocatori ove difforme da quanto prescritto. Sarà interessante vedere la reazione del pubblico che arriverà sugli spalti sabato sera, praticamente all'oscuro di tutte queste novità.

Riportiamo il testo degli articoli 35 e 36 del regolamento tecnico di gioco oggetto della reinterpretazione nella riunione di domenica scorsa.

Art. 35) GIOCO SCORRETTO
a) DEFINIZIONE: è da considerarsi gioco scorretto ogni atto inteso ad ostacolare intenzionalmente in modo non lecito l’azione degli avversari.
b) AZIONI SCORRETTE E SANZIONI:
trattenere l’avversario per la maglia o in qualsiasi altro modo. Questo tipo di scorrettezza va punito sempre con sanzione disciplinare (ammonizione) e con tiro libero indiretto o diretto se chi commette il fallo è individuato dall’arbitro come l’ultimo avversario tra la sua porta ed il giocatore danneggiato.
Colpire o trattenere il bastone dell’avversario per impedirgli di eseguire un tiro. Questa scorrettezza va punita con un tiro libero diretto (o di rigore se commesso nell’area di rigore) e con sanzione disciplinare articolo 44 (espulsione temporanea).
Giocare la palla con le mani (escluso il portiere nella propria area). L’infrazione va punita con sanzione tecnica commisurata alle caratteristiche dell’azione di gioco.
Bloccare la palla con le mani. L’infrazione va punita con sanzione disciplinare (ammonizione) e con sanzione tecnica commisurata alle caratteristiche dell’azione di gioco.
Lanciare il bastone per interrompere un’azione di gioco. Il fallo va punito con sanzione disciplinare articolo 44 (espulsione temporanea)se non è stato colpito alcun giocatore oppure definitiva nel caso in cui invece il bastone abbia colpito un giocatore indipendentemente dal punto in cui il bastone lo abbia colpito e con sanzione tecnica (tiro libero diretto o di rigore).
Tutti i falli, indipendentemente dalla loro gravità, fischiati nell’area di rigore a carico della squadra difendente devono essere sempre puniti con un tiro di rigore.

Art. 36) GIOCO VIOLENTO
a) DEFINIZIONE: è considerato tale ogni fallo o tentativo di fallo intenzionale di contatto, diretto o tramite il bastone o qualsiasi altro mezzo, portato con violenza o che comunque determini una situazione di pericolo per l’incolumità fisica. I falli di gioco violento devono essere puniti sempre con la sanzione disciplinare abbinata alla sanzione tecnica come di seguito specificato.
b) AZIONI VIOLENTE E SANZIONI
- Colpire o tentare di colpire l’avversario con il bastone o in qualsiasi altro modo. Questi falli vanno puniti con sanzione disciplinare (espulsione) e con sanzione tecnica (tiro libero diretto o di rigore).
- Sgambettare o comunque far cadere o tentare di far cadere un avversario, sia usando il bastone o in qualsiasi altro modo, oppure “caricarlo” od ostacolarlo in modo violento o pericoloso. Questi falli vanno puniti con sanzione disciplinare (espulsione) e con sanzione tecnica (tiro diretto o di rigore).

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