Questa volta il Molfetta resta a guardare

Molta attenzione in casa bianco-rossa per rientrare sui binari più adatti alla squadra e riprendere il cammino interrotto tra le mura amiche con la vittoria di misura ai danni del Modena.
Quindici giorni per ritrovare convinzione nei propri mezzi, freschezza atletica e cattiveria agonistica e ripartire meglio di prima in due partite che decideranno il futuro prossimo della nostra formazione.
Nell’attesa il Molfetta aspetta i risultati che domani sera giungeranno dai campi più caldi della 24^ giornata: Matera e Bassano.
Nei due parquet le antagoniste del Molfetta cercheranno punti preziosi per avvicinare la capolista e ridare fiato alle speranze di rimonta.
Le due compagini di vertice sabato scorso hanno diviso equamente la posta in palio con un pareggio (2-2) che lascia più amaro in bocca in casa Castiglione per aver sciupato in casa una buona occasione.
Nel caso in cui entrambe le formazioni dovessero raccogliere i tre punti domani, il Molfetta sarebbe costretto a raccogliere quattro punti contro Castiglione e Sarzana.
In casa Promove però la situazione rimane sotto controllo. Mister Poli ha ribadito in varie occasioni di essere ancora sicuro di essere in pole-position in questo finale di stagione in virtù della posizione di classifica.
Se è vero infatti, che il Molfetta è atteso da due sfide impegnative, non certo andranno incontro a passeggiate le altre due pretendenti al salto diretto in A/1.
La convinzione deriva anche dalla forza che questa squadra ha sempre dimostrato e con la quale ha saputo superare momenti difficili per esempio vincendo e convincendo proprio a Bassano.
Gli uomini del Pres. Fiorentini si stanno allenando alla grande per ritrovare quella condizione che a causa dei numerosi impegni fisiologicamente si è persa.
Tutti a disposizione del mister, con un Picca alla grande e un Azzollini pronto a rientrare nei ranghi e superare definitivamente il problema alla caviglia che ha limitato il suo utilizzo a Firenze.
Quindi non resta altro da fare che attendere il responso del campo con la convinzione di non essere capolista per caso e di avere ancora in serbo l’arma segreta: gli “occhi di tigre” che accompagnano i ragazzi dalla prima giornata di questa cavalcata indimenticabile.

Adriano Nappi