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Questa volta il Lodi non delude e chiude la partita nei primi minuti


Il Lodi annichilisce il Follonica, dominando la gara per tutti i 50’ e conquistando con pieno merito la semifinale scudetto contro Valdagno o Bassano. Strepitoos Leonardo Squeo, in uno stato di forma super. Ottima la prestazione di tutto l’Amatori, che dopo le paure maturate in gara 2, si riprende il ruolo di favorito per il titolo.

Scritto da Paolo Virdi - Pubblicato il 17/05/2012 - 10:22 - Ultima modifica 19/05/2012 - 06:21

L’Amatori Lodi vince 9-2 contro il Follonica e vola in semifinale scudetto. La prestazione dei giallorossi è racchiusa tutta nel punteggio finale, mentre alla squadra di Polverini restano i complimenti per aver portato i vincitori della regoular season fino a gara 3.
La formazione di Pino Marzella gioca una gara in scioltezza, con aggressività e determinazione, ben decisa a raggiungere le semifinali. Ma si vede già dal riscaldamento che la serata sarà ben diversa rispetto a gara due: i volti degli uomini di Marzella sono più distesi, rilassati, si nota anche qualche sorriso, cosa che sabato scorso non trapelava, celato dietro ad una tensione che ne ha condizionato il rendimento.
D’altro canto il Follonica ha giocato com’è nelle sue corde, con grinta e la verve dei suoi giovani, buoni ma ancora da plasmare, che si sono arresi con l’onore delle armi.

Passiamo al match: Marzella schiera a sorpresa Festa titolare insieme ai tre argentini, mentre Polverini propone uno starting five, con Saavedra in panchina.
L’ordine di Marzella è di aggredire e i padroni di casa partono all’assalto, con una tattica che porta subito a buoni risultati. Perché dopo 1’24” siamo già 1-0: Polverini scaglia una sfera senza pretese che viene recuperata a centro pista da Romero, il quale parte in velocità, tira ma Menichetti respinge; sulla ribattuta il più lesto è Festa che insacca all’incrocio.
La rete galvanizza il Lodi, che azzanna ogni pallina, giocando con una persistente intensità. Così al 4’ nasce il raddoppio: Romero parte sulla sinistra e mette in mezzo una sfera che Montigel, in controtempo infila ad una mano, beffando il portiere maremmano.
Al 6’ arriva il primo tiro del Follonica, grazie a Malagoli che gira debolmente da centro area. I toscani faticano perfino ad arrivare vicino all’area giallorossa, soffocati da un pressing tanto incisivo, quanto redditizio. Così a 6’11” matura il 3-0, grazie a Festa, che da sinistra incrocia un gran diagonale. Poco dopo Montigel salva sulla linea una sfera gettata in mezzo da Marco Pagnini e al 10’ Polverini schiera i suoi a zona, nel tentativo, rivelatosi vano, di bloccare la foga dei giallorossi. Ma uno sprazzo di Follonica lo si vede al 14’: filtrante di Polverini, deviazione di Malagoli, ma Losi è strepitoso col guanto sinistro. Passano tre minuti e l’Amatori trova il quarto gol, con un con un contropiede da manuale: Motaran scarica per Squeo, il quale fornisce un perfetto assist per Montigel, che firma una doppietta a suggello di una prova maiuscola ed autoritaria. Squeo intanto scalda i motori, in attesa di un finale di gara stratosferico. Ma la standing ovation, piena d’ammirazione sia per l’atleta che  per l’uomo, arriva al 24’ per Gigio Bresciani, autore del 5-0 su assist di Motaran.

Nella ripresa si gioca per lo spettacolo e il pubblico gradisce. Dopo pochi secondi un rovescio potente di Festa viene deviato da un Menichetti strepitoso. Il giovane portiere, ha dimostrato in questi quarti di finale d’esser pronto per un hockey ad alto livello.
Al 1’18” Saavedra trova un preciso rasoterra all’angolino e fa 6-1. Poco dopo Bresciani prende un blu: stranamente al tiro si presenta Salvadori e non lo specialista Marco Pagnini. La conclusione è fuori, mentre nel power play la sfera resta per più tempo sul bastone dei lodigiani, che sono con l’uomo in meno. E di pericoli per Losi nemmeno l’ombra. Così non appena si torna ad esser cinque per parte, Antezza da sinistra segna con un gran diagonale il 6-1.
Al 7’ è puro spettacolo: Montigel parte in un prorompente coast to coast, scarica un missile che Menichetti devia la sfera, smorzandola. Sembra che la pallina debba scivolare in rete, invece con il bastone, al volo, la toglie dal sacco con ottimi riflessi.
Il secondo gol dei toscani giunge al 12’, grazie al decimo fallo, trasformato con precisione da Marco Pagnini. Il giovane toscano, ancora un a volta dimostra di esser in assoluto uno dei migliori battitori da fermo in Italia.
Ma il Lodi gioca in velocità ed al Follonica inizia a mancare la convinzione. Assistiamo anche a qualche bastonata gratuita, come nel caso di Malagoli, che sferra un colpo in piena schiena a Montigel, mentre Barbarisi è impegnato a parlar con Polverini in panchina. Peccato che un giocatore così pulito si lasci andare a gesti plateali inutili. Annotiamolo tra i peccati di gioventù.
Gli ultimi 5 minuti sono uno show che da solo vale il biglietto. E il protagonista assoluto è Leo Squeo, che chiude in totale trance agonistica. A 4’44” dalla fine infila il 7-2 con una tremenda sassata dal limite. Poco dopo parte in 1 contro 2, gancio, finta e conclusione allargandosi a sinistra che si stampa sulla traversa. Passano pochi secondi e arriva anche il decimo fallo degli ospiti: Squeo s’ncarica del tiro, alza la sfera e l’appoggia al volo in rete. A 21’52” il pugliese, incontenibile, parte centralmente, si allarga a sinistra, zona dove si trova alla perfezione, alza, palleggia, schiaccia al volo con la sfera che esce di poco. Sempre da sinistra compie un capolavoro: su una sfera che sembra lunga, Leo arriva in corsa, in tuffo con il bastone ad una mano, riuscendo a piazzare una conclusione che si stampa sul palo. Ma ad 1’ dal termine segna la sua tripletta personale con un diagonale. Segnaliamo anche il primo gol di Malagoli nei play off ad 1” dal termine. Considerando che a dicembre giocava in serie B, è già un ottimo traguardo, per un giocatore di grande prospettiva.

Il dopo partita
Volti sorridenti, soddisfatti e rilassati tra i padroni di casa. C’è anche Romero che sorride ai molti bambini che fanno festa con i loro beniamini. Moltissimi, per una scena che rende il Lodi ed il suo pubblico unici in Italia. A fine gara ci avviciniamo all’argentino, che abbozza un sorriso, senza tre denti, al piccolo Leonardo. Leo, maglietta argentina e tanta emozione, arrossisce timidamente e sibila un “facciamo il triplete”.
La domanda la teniamo per buona e la giriamo ad Ariel Romero. In fondo i bambini dicono sempre la verità “quando abbiamo iniziato questa avventura in pochi credevano che potessimo arrivare fino a questo punto. Abbiamo una Coppa Italia in tasca - continua Romero - siamo in semifinale scudetto e dobbiamo giocarci qui le Final8. Che sono un grande regalo per i nostri tifosi.”
Il piccolo Leo, il “nome” più gettonato della serata dopo lo spettacolo mostrato da Squeo, lo ammira,  soddisfatto. Da Romero ci facciamo raccontare quali sono le differenze tra l’Amatori scialbo di sabato e quello vivace di questa sera “perdere la prima ci ha sicuramente messo addosso della pressione. E sabato l’abbiamo sentita molto. Ma siamo un gruppo unito, abbiamo cercato di lottare anche quando le cose non venivano e alla fine l’abbiamo portata a casa. Invece - continua il Principito - questa sera eravamo molto più sciolti, meno contratti. Poi con il mister in questi giorni abbiamo fatto un grande lavoro, abbiamo parlato, discusso e visto quali sono stati gli errori fatti in gara 2. In pista abbiamo messo molta umiltà, lottando su ogni pallina, con una grande voglia di vincere”.
Il piccolo Leo sorride, come il fosse simbolo di un Amatori che ha ritrovato se stesso e la consapevolezza della sua forza. Ora attenderà giovedì per conoscere l’avversario, che sarà il Valdagno o il Bassano. Poi sabato gara uno di semifinale in veneto, che sia in riva all’Agno o in riva al Brenta poco importa. Questo Lodi ha dimostrato di esserci.  

Parole chiave: Serie A1, Play Off Scudetto, Quarti di Finale, Gara 3, Amatori Lodi,
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